ART. MANOVRA D'ESTATE IL GOVERNO SEMPLIFICA IL LAVORO
L'Esecutivo approva le prime semplificazioni degli adempimenti di natura formale nella gestione dei rapporti di lavoro come sollecitato da Confartigianato
Si semplifica il panorama degli adempimenti di natura formale in tema di gestione dei rapporti di lavoro: addio ai libri paga e matricola, alle dimissioni volontarie on-line, agli indici di congruità e ad altri adempimenti formali che certo gli imprenditori non rimpiangeranno.
A sfoltire la selva di adempimenti ha provveduto il Governo, con il DL n. 112/2008 convertito dalla legge n. 133/2008, mantenendo così l'impegno preso con Confartigianato di tagliare il più possibile i lacci e laccioli che soffocano le imprese. In particolare, la manovra triennale ha previsto l'istituzione del "Libro Unico del Lavoro", in sostituzione dei libri matricola e paga che il datore di lavoro doveva istituire ai sensi della normativa previgente. Semplificate le formule di tenuta del registro e anche il tempo di conservazione dello stesso: cinque anni, contro i dieci dei due registri abrogati. L'obbligo di tenuta del Libro Unico riguarda tutti i datori di lavoro del settore privato, con l'unica eccezione del lavoro domestico.
L'ingresso del Libro Unico, oltre a cancellare i libri paga e matricola, taglia anche altri due documenti: il registro del lavoro a domicilio e il libretto personale di controllo.
Il nuovo apparato sanzionatorio introdotto è decisamente meno penalizzante per le imprese. Cancellate le maxi sanzioni previste per l'omessa istituzione e per la mancata esibizione del Libro: se in precedenza la sanzione era compresa tra 4 mila e 12.000 euro, oggi la stessa parte da 200 euro e ha un tetto massimo di 2.000 euro. Inasprite le sanzioni nell'ipotesi di omessa o infedele registrazioni dei dati, se la stessa determina differenti trattamenti retributivi, previdenziali o fiscali: sanzione da 150 a 1.5000 euro. Se la violazione si riferisce a più di 10 lavoratori, la sanzione va da 500 a 3.000 euro.
Una seconda semplificazione operata dal Governo nella manovra triennale, di interesse per le imprese artigiane, riguarda le dimissioni volontarie. Anche a seguito delle sollecitazioni di Confartigianato, il Ministero del Lavoro ha cancellato il sistema di trasmissione delle dimissioni volontarie on line. Dalla data di entrata in vigore del decreto, convertito in legge a fine agosto, la lettera di dimissioni può essere presentata al datore di lavoro senza ricorrere alla macchinosa procedura informatizzata. Tra le altre abrogazioni che Confartigianato aveva indicato come prioritarie rientrano gli indici di congruità che il Decreto abolisce. Tali indici avrebbero fissato un rigido rapporto tra la qualità dei beni e dei servizi prodotti e la quantità di ore di lavoro necessarie per la loro realizzazione: congrue le prestazioni che rientravano nelle tabelle, non congrue le altre. Il decreto 112/2208 introduce ulteriori modifiche in ordine ad altri adempimenti formali. Il datore di lavoro che consegna al lavoratore una copia del contratto di lavoro, completo di tutte le informazioni richieste dall'articolo 1 del DL 152/97, assolve anche l'obbligo di fornire al lavoratore copia della comunicazione anticipata di assunzione. Cancellato l'obbligo di inviare una volta all'anno il prospetto informativo che riepiloga i lavoratori in forza, il numero e i nomi di quelli in 'riserva', nonché i posti di lavoro e le mansioni disponibili. L'invio andrà effettuato solo in caso di variazione di organico. Semplificata anche una norma in materia di lavoro dei disabili: l'attestato di regolarità rispetto alle norme sul lavoro dei disabili ora può essere sostituito da un'autocertificazione del datore di lavoro.