Disabili gravissimi. Basta assisterli. Perchè? “fondi finiti”...!

Un‘ autentica doccia fredda, quella che si sta prospettando per le persone con gravissime disabilità residenti in provincia, alle quali era stato assegnato un contributo di 1000 euro mensili per l’assistenza. I fondi sono finiti, da questo mese l’ASL non è più nelle condizioni di erogare il contributo. E’ quanto è emerso nel corso di un incontro che si è svolto ieri con la Direzione dell’Azienda, incontro che avevamo richiesto proprio per fare il punto della situazione.

Si tratta di cinquantacinque persone di cui 14 affette da SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) 4 in stato vegetativo e 37 con altre malattie gravissime, e quindi bisognose di assistenza continua, alle quali, dopo una rigorosa valutazione, era stato concesso il contributo, peraltro ampiamente pubblicizzato dalla Regione.
L’esaurimento del budget assegnato a questo capitolo di spesa,  mentre per altri si prospettano degli avanzi dei fondi assegnati, potrebbe anche dipendere dalla maggiore incidenza, nella nostra provincia,  di persone con SLA  o altre malattie gravissime rispetto a quella di altre province; questo ha determinato una spesa più alta di quanto inizialmente previsto.
Una situazione inaccettabile, alla quale però la Regione, secondo quanto riferito dallo stesso Direttore Generale dell’ASL, non ha ancora dato alcuna risposta positiva, nonostante sia stata segnalata per tempo.
Non è possibile pensare che persone e famiglie che già devono affrontare enormi problemi restino senza contributo solo perché risiedono in una provincia nella quale il loro numero è superiore, anche perché si tratta comunque di numeri estremamente ridotti, e conseguentemente anche la spesa necessaria per adeguare i fondi esauriti facilmente affrontabile, se esiste la volontà di farlo. Il costo complessivo,  per i sei mesi mancanti, sarebbe infatti di circa 330.000 euro. 
Chiediamo quindi alla Regione Lombardia di provvedere e di non lasciare 55 famiglie in condizioni di ulteriori, gravi, difficoltà; in una regione che si vanta di essere all’avanguardia nell’assistenza socio sanitaria, sarebbe una schiaffo che non si meritano
Sondrio, 19 giugno 2014
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