ART. ASSEMBLEA CONFARTIGIANATO: "CIÒ CHE VA BENE ALLA PICCOLA IMPRESA VA BENE ALL'ITALIA TUTTA INTERA"

Il Premier Silvio Berlusconi e il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, intervenendo all'Assemblea di Confartigianato, hanno illustrato la ricetta per liberare il mercato dai vincoli che soffocano l'impresa

Semplificazione burocratica, riduzione della pressione fiscale sulle imprese, deregolamentazione del mercato del lavoro. Ma anche, e soprattutto, valorizzazione della micro e piccola impresa. Su questi impegni c'è una "totale sintonia tra le sollecitazioni di Confartigianato ed il programma del Governo".

Lo ha detto a chiare lettere il Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi intervenuto ai lavori dell'Assemblea di Confartigianato svoltasi giovedì 12 giugno a Roma.

"Semplificate il Paese!" ha chiesto nella sua lunga ed articolata relazione il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini. E il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi e lo stesso premier Berlusconi hanno risposto che "Ciò che va bene per le piccole imprese va bene per il Paese. Il nostro è un governo di fatti e buonsenso, un Governo artigiano che vuole lavorare per cambiare l'Italia. Lasciateci lavorare per cambiare l'Italia. Da noi avrete tutto il supporto possibile ". Parole confermate appunto dal Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali Maurizio Sacconi che nel suo apprezzato intervento ha detto: "Vogliamo riuscire a costruire un clima più favorevole al fare, all'impresa e al lavoro" ed ha annunciato una serie di interventi, articolati in 5 aree all'insegna della "deregolamentazione", per liberare il mercato del lavoro dai troppi vincoli che lo ingessano e che soffocano l'attività d'impresa, senza però ridurre le tutele per i lavoratori".

Ad applaudire ripetutamente gli interventi del Presidente Guerrini, del premier Berlusconi e del Ministro Sacconi una platea gremita da oltre 1.200 persone tra delegati provenienti dalle Associazioni del Sistema Confederale, Ministri, Sottosegretari, Parlamentari di maggioranza e di opposizione, leader delle forze economiche e sociali.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al Presidente Giorgio Guerrini un messaggio in occasione dell'Assemblea alla quale era presente il Presidente del Senato Renato Schifani.

All'assemblea Generale ha preso parte anche una rappresentanza dell'Unione di Sondrio guidata dal Presidente Fabio Bresesti e composta dai vicepresidenti Gionni Gritti e Rosalba Acquistapace, dai presidenti delle sezioni di Chiavenna, Stefano Coldagelli e di Grosio Giancarlo Rodolfi, dal vice presidente di Morbegno, Antonio Trivella oltre al segretario provinciale Ornella Moroni, al vicesegretario Alberto Pasina e al direttore di Unidata Francesco Maletti.

"L'annuale assemblea generale di Confartigianato - ha sottolineato il Presidente Bresesti - rappresenta sempre una straordinaria occasione per il nostro sistema di far sentire la voce della nostra categoria. In questa occasione le attese nei confronti del nuovo Governo erano molte e non sono state disattese. Il Ministro Sacconi è stato molto incisivo nel preannunciare i primi provvedimenti. Abbiamo sentito più volte il termine "deregolazione" delle norme in materia di lavoro. Da sempre e ad ogni livello ci lamentiamo dei troppi vincoli e dei tanti adempimenti. Forse è la volta buona. Le condizioni politiche ed economiche ci sono, ora spetta alla maggioranza di Governo il compito di non deludere le nostre aspettative".

"Il nostro è un Governo artigiano che vuole cambiare l'Italia"

"Il nostro è un Governo di fatti e buonsenso, un Governo artigiano che vuole lavorare per cambiare l'Italia". Con queste parole il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha salutato l'assemblea di Confartigianato. Berlusconi ha ricordato la totale sintonia tra la categoria degli artigiani e il governo da lui presieduto. "Qui davanti a voi - ha detto - ci sono tanti Ministri e tanti Sottosegretari segno di una attenzione particolare verso gli artigiani. Anche io mi sento di dire che ciò che va bene a voi deve andare bene al Paese". "Con la relazione del presidente Guerrini - ha detto Berlusconi - c'è la totale sintonia da parte del Governo.

Quando ebbi occasione in campagna elettorale di intervenire a un vostro incontro sottoscrissi pagina per pagina il vostro programma. Siamo rimasti di quella opinione e ora tradurremo quegli intendimenti in fatti concreti". Il premier ha poi spiegato di riconoscersi in pieno nelle parole del Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi, "applaudito come non è mai accaduto prima".

Totale sintonia tra le sollecitazioni di Confartigianato e gli impegni del Governo

Con la semplificazione e le riforme un nuovo miracolo economico e' possibile, ma servono coraggio e orgoglio delle decisioni da parte del Governo. Questo il messaggio dell'assemblea di Confartigianato, lanciato dal presidente Giorgio Guerrini, che chiede al Governo di "allentare la pressione fiscale, che oggi è al 43,3% del Pil ed è divenuta insostenibile'', e di "eliminare la burocrazia superflua, che pesa per ben 11,4 miliardi di euro l'anno sulle piccole e micro imprese italiane".

Le Micro e Piccole Imprese, ha detto Guerrini, "rappresentano circa il 98% del sistema imprenditoriale italiano". Le MPI sono però ''una risorsa schiacciata da tasse e burocrazia, ma anche - ha sottolineato Guerrini nella sua relazione - dai costi dell'energia, superiori del 38% rispetto alla media europea, e da quelli della giustizia, che pesano per 2,3 miliardi di euro l'anno''. In materia fiscale i piccoli imprenditori dicono sì al federalismo, ''che può contribuire a migliorare l'efficienza della spesa''. Il presidente di Confartigianato ha chiesto però 'l'avvicinamento del momento del pagamento delle imposte all'effettiva disponibilità finanziaria'' e ''l'introduzione della tassazione per cassa in favore delle imprese con volumi d'affari ridotti, che maggiormente risentono del peso del ricorso al credito per il pagamento delle imposte''.

Guerrini, che aveva cominciato la relazione ricordando i sei operai morti tragicamente in Sicilia mercoledì scorso, ha detto che anche nella lotta contro gli incidenti sul lavoro servono semplificazione e prevenzione. Il presidente di Confartigianato ha detto poi che oggi "c'e la stabilità politica per avviare le riforme e per decidere, per far tornare l'Italia protagonista".

Le risposte del Ministro del Welfare Maurizio Sacconi non si sono fatte attendere.

"Occorre liberare l'impresa e il lavoro dai tanti vincoli atavici accumulati, soprattutto nell'ultimo biennio, per la cultura del sospetto''. Il Ministro, in merito alla semplificazione ha poi illustrato all'assemblea il suo piano di azione, articolato su ''cinque aree di deregulation burocratica e fiscale'', che propone tra l'altro di ripristinare la norma della legge Biagi per quanto riguarda ''il lavoro intermittente'' e ''un maggiore ricorso ad arbitrato e conciliazione".

Oltre ad una gestione del rapporto di lavoro più agevole, la volontà di abrogare la normativa sulle dimissione volontarie, di eliminare il libro matricola e il libro paga per sostituirli con un semplice libro presenze.

Vogliamo - ha continuato Sacconi - deregolamentare il contratto a termine nella sua attuale disciplina, rinviando ad accordi tra le parti di tipo aziendale o territoriale la possibilità di derogare alle rigidità che sono state introdotte. Volgiamo soprattutto mettere mano all'apprendistato riaffermando il principio, che ci auguriamo che le Regioni possano condividere, che l'impresa è il luogo tipico della formazione.

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"Io mi auguro - ha concluso il Ministro Sacconi - che riusciremo a costruire insieme questo clima più favorevole al fare, un contesto, un ambiente come ha detto benissimo Presidente Guerrini, più favorevole all'impresa e al lavoro. Lei ha citato una regola dell'Unione Europea, invero più sulla carta che nei comportamenti dell'Unione stessa: "Pensare in piccolo innanzitutto". Tradotto in italiano deve portarci alla parafrasi di un vecchio detto tanto caro ai tempi della Prima Repubblica ; esso diceva: "Ciò che va bene alla Fiat, va bene all'Italia tutta intera". Oggi basta dire: "Ciò che va bene alla piccola impresa va bene all'Italia tutta intera".

Conf.
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