Via i negozi da Sondrio per Decreto
Riceviamo: "Quasi un litigio fra il fan juventino e gli altri tre occupanti dell'auto in vista della finale di Coppa Italia. Tornavamo dal Lago ma cambiammo argomento dopo aver visto profilarsi nel cielo di Castione alcuni palloncini e avere cercato di capirne la ragione. I palloncini erano un richiamo di un ulteriore nuovo negozio che è venuto ad aggiungersi all'ipermercato e a tutti gli altri punti commerciali.
Ci siamo trovati d'accordo, anche il nostro amico iuventino, a giudicare uno schifo l'occupazione progressiva della piana di Castione responsabile della desertificazione di Sondrio. Discutendo, al nostro bastian contrario è venuta un'idea che abbiamo tutti condiviso.
Siamo partiti dalla constatazione che le mezze misure non vanno bene. Continuare ad avere una Castionata luccicante e un Sondriese agonizzante non è accettabile. Prendiamo atto che le cose sono andate così e che continuano ad andare così. Allora tocca al Sindaco di Sondrio muoversi in modo innovativo. Il modo c'è: un suo Decreto con il quale stabilire che i negozi rimasti a Sondrio devono trasferirsi tutti a Castione. Va stabilito in quanto tempo perchè i negozianti possano fare i loro piani, anche economici. Le idee al riguardo erano diverse (si andava dai 5 ai 10 anni) per cui abbiamo lasciato al Sindaco, sentita la categoria, il compito di stabilire il periodo. Idee diverse anche per gli ambulanti. Se trasferire a Castione anche il mercato dipende dal Decreto.
Non si è raggiunta invece l'intesa sul cosa fare dei locali lasciati liberi da quei negozianti ma la cosa parla da sé con il gran numero di extracomunitari, arrivati e in arrivo, per i quali c'è bisogno di tanto spazio.
Chiediamo la pubblicazione, senza le firme".
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