Sondrio 18.7 Vetri in frantumi da Castione a Montagna, dall'Adda al Valdone

La bomba (viene dal Sindaco!)

In passato ne è stata rinvenuta qualcuna, residui di un momento bellico barbaro per l'obiettivo: popolazioni inermi e in genere non per scelte di carattere strategico ma volte a colpire donne, vecchi, bambini. In genere in città niente di che salvo quella trovata in stazione che aveva costretto ad evacuare migliaia di sondriesi per il tempo che serviva agli artificieri per fare il loro mestiere.

Vetri (virtualmente) in frantumi dal bivio per la Sassella (confine con Castione all'ovest di Sondrio) alla Cappelleta dopo la Cà Bianca (confine con Montagna all'est di Sondrio) e dall'Adda al Valdone, limiti sud e nord del Comune di Sondrio.

La bomba cui noi facciamo riferimento è infatti un'altra. E' del tipo senza TNT e che non richiede artificieri per disinnescarla ma, in teoria, le segreterie politiche. Che però non ci sono. Il deserto del Sahara è un giardino rispetto alle sedi politiche oggigiorno.

Perchè le segreterie politiche?

La risposta a questo interrogativo ce la danno i titoli, anzi i titoloni, del quotidiano 'La Provincia di Sondrio'. In prima pagina "SONDRIO, IL COMUNE VERSO LA CRISI" con, in particolare, "Molteni è pronto a lasciare". All'interno, la prima delle pagine dedicate alla vicenda "CASO PRIMAVERA MOLTENI PENSA ALLE DIMISSIONI".

Che è mai successo?

Nella seduta della competente commissione che discuteva sul piano del diritto allo studio la decisione della Giunta di non aprire ques'anno la 'Sezione Primavera', servizio socio educativo in genere per bambini che non trovano posto al nido. L'assessore Cotelli snocciola dati che, senza entrare nel merito, appaiono incontrovertibili. Sbaglia, almeno secondo qualcuno e precisamente per il rappresentante della lista 'Sondrio città ideale' che fra i suoi quattro consiglieri annovera il Presidente del Consiglio Comunale Zanesi che, coincidenza, è anche il dirigente scolastico che a suo tempo aveva istituito la sezione Primavera. Lui sostiene che almeno sulla carta, forse molto sulla carta, i numeri ci sarebbero. Il Sindaco sostiene che la decisione risale a mesi fa e che non si cambia. Il giornale si spinge oltre riferendo che in sede di Giunta Molteni abbia fatto intravvedere anche l'ipotesi di sue dimissioni.

Dimissioni per un simile argomento???

Andiamo sul versante politico. 'Sondrio città ideale' al di là dei 4 consiglieri che il premio di maggioranza le ha fatto ottenere, ha avuto alle elezioni di primavera 847 voti - numeri bassi per via del forte astensionismo - pari al 9,2%. Terzo gruppo della maggioranza dopo 'Sondrio Democratica' (1480 voti - 16,07%), PD (1369 - 14,86%) e prima di 'Sondrio 2020' (673 - 7,31%) e 'Sinistra' (423 - 4,59%). Il totale di queste liste è del 52,03%.

Sotto il profilo prettamente numerico in Consiglio la maggioranza resta tal quale anche se - periodo ipotetico del terzo tipo, quello della irrealtà - i quattro le dessero l'addio. Sotto il profilo politico-numerico 'Sondrio città ideale' contribuisce al monte-consensi della maggioranza per il 17,67%, un pacchetto importante dunque. Numeri importanti, ma il problema non sta affatto in questi termini.

Il problema politico

Il problema è politico, di metodo che non è solo forma ma sostanza. Una componente della maggioranza ha bocciato un documento ufficiale della maggioranza, presentato da un assessore e avallato dal Sindaco. C'é una parte del problema che riguarda loro due ma ce n'è un'altra che riguarda anche gli altri quattro gruppi consiliari ed oltre, avendo le altre quattro liste la loro da dire.

Non risulta che i capigruppo, come in queste circostanze dovrebbe essere, si siano presi in carico il problema come non risulta vi siano iniziative delle minoranze. E allora?

Allora niente. Sindaco e assessore non si smuoveranno di un dito. Zanesi si è già sfilato per via 'del conflitto di interessi' come dirigente scolastico. Il consigliere Catonini rischia di essere lui, per non fare da capro espiatorio, a dare le dimissioni (che il Consiglio naturalmente respingerebbe) e a questo punto la bomba si rivelerebbe per quello che è, come il finale del film 'Il ruggito del topo' con Peter Sellers multipresente.

Il 'conclave' è previsto per lunedì sera. La fumata bianca dovrebbe sancire il rientro nei ranghi del "fedifrago" che ha votato contro la posizione di Sindaco, Giunta, maggioranza anche se la conclusione di Zanesi è tale, se presa per come appare e cioè un quasi-ultimatum, che potrebbe - sempre abbastanza periodo ipotetico del III tipo - disinnescare la bomba ma magari dar vita ad una bombetta. Non le dimissioni del Sindaco ma quelle del Presidente del Consiglio Comunale.

Scorribanda estiva, in definitiva, da luna in ritardo come i contadini ci insegnano.

Ad ogni modo gli aruspici interpellati predissero: "è più facile che un camoscio passi per la cruna di un ago che la stua di Palazzo Pretorio di Sondrio resti senza inquilino".

GdS

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