LA CRISI IN COMUNE DI SONDRIO
LA CRISI IN COMUNE DI SONDRIO
red
Abbiamo dato notizia, in tempo reale, delle dimissioni del Sindaco, pochi minuti dopo il suo annuncio pubblicando poi, non appena diffuso, il testo della lettera inviata al Presidente del Consiglio Comunale e al Segretario con la quale presentava e motivava le sue dimissioni. Riproponiamo quanto pubblicato nello scorso numero del giornale.
Successivamente l’unica novità politica, a parte lo strascico polemico scontato con dichiarazioni e contro-dichiarazioni, è stata rappresentata dalla presa di posizione di AN che ha ritenuto di dover ritirare il suo rappresentante nella Giunta della Provincia, Carlo Fognini che è anche consigliere comunale del capoluogo e quindi in una posizione obiettivamente difficile. Il Sindaco, alle scontate domande se fosse possibile una ricomposizione com’era stato in zona Cesarini dopo le sue dimissioni presentate in questi stessi giorni dello scorso anno (pare dunque che per il Comune di Sondrio il mese di luglio sia infausto) ha posto l’accento sulla loro irrevocabilità.
La cittadinanza non sembra afflitta per la situazione a e di Palazzo Pretorio bensì alquanto disinteressata perché ormai ci si è tanto abituati alla precarietà permanente a livello nazionale che non colpisce più di tanto la precarietà locale.
Adesso si tratta di attendere poco più di due settimane per vedere chi sarà il traghettatore, vale a dire il Commissario Prefettizio che guiderà il Comune sino al voto di primavera.
Poi si comincerà a ragionare sul futuro. Dopo le ferie naturalmente.
Red