APPUNTAMENTO IN PIAZZA CAMPELLO A SONDRIO IL 29: LA POLIZIA DI STATO COMPIE 160 ANNI 12.5.20/5

Compleanno, il 160°, per la Polizia di Stato. A Roma lo festeggeranno il prossimo 25 maggio. A Sondrio, annuncia l'invito che abbiamo ricevuto dal Questore, e come in altre province, martedì 29. Celebrazione in Piazza Campello, con inizio alle 11.

In tempi in cui alza la cresta qualche sovversivo che tenta di sfruttare il delicato momento economico-sociale il ruolo delle Forze dell'Ordine diventa ancor più fondamentale, se così si può dire, a tutela dei cittadini e delle Istituzioni.

Per noi, cittadini d'Italia, un dovere preciso, quello di espeimere piena solidarietà e massimo conforto a tutte le Forze dell'Ordine con la Polizia, i Carabinieri, La Guardia di Finanza, gli altri soggetti del settore, intelligence compresa.

In previsione della festa il giornale ritiene di dare un suo primo tributo (seguiranno gli altri agli altri Corpi) divulgando la Storia di questi 160 anni

Dalle origini della Polizia di Stato alla legge di riforma del 1981, oltre un secolo e mezzo di storia istituzionale degli uomini che hanno vestito il dovere. Dalla prima uniforme del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza del 1852, alle Guardie di Città, passando per le due guerre fino all'attuale Polizia di Stato. Storia di uomini, di lotta al crimine e di soccorso alle popolazioni, storia di dedizione ai cittadini e di silenziose rinunce.

La Polizia si presenta cominciando dal 'Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza (1852)

L'Amministrazione di pubblica sicurezza, era stata istituita nel 1848 nel Regno di Sardegna con il compito di: "...vegliare e provvedere preventivamente all'ordine e all'osservanza delle leggi nell'interesse sia pubblico che privato...". Posta alle dipendenze del Ministro Segretario di Stato per gli affari dell'Interno, viene riorganizzata con la legge 11 luglio 1852 n. 1404. Con lo stesso provvedimento, viene creato il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza ad ordinamento di tipo militare e alle dirette dipendenze del Ministero dell'Interno. Le funzioni di pubblica sicurezza attribuite al Corpo, esercitate dopo l'unità d'Italia in tutto il territorio, saranno mantenute fino all'attuale Polizia di Stato, di cui ne è erede.

Nel 1877 viene sciolto il Corpo dei Militi a cavallo voluto da Garibaldi nel 1860 per contrastare il banditismo e per reprimere i reati nelle campagne, e viene istituito il Corpo delle Guardie di P.S. per le province siciliane.

Corpo delle Guardie di Città

Alla fine dell'800 nei maggiori centri urbani si avverte la necessità di organizzare un unico organismo di sicurezza alle dipendenze del Ministero dell' Interno che comprenda la Polizia del Regno e le polizie municipali. Da questa esigenza prende forma il nuovo Corpo delle Guardie di Città istituito nel 1890. Le guardie hanno il compito di "...vegliare al mantenimento dell'ordine pubblico e all'incolumità e tutela delle persone e delle proprietà, di prevenire, reprimere e scoprire i reati, di raccoglierne le prove e di procedere all'arresto dei delinquenti. Ha pure incarico di curare l'osservanza delle leggi e dei regolamenti speciali dello Stato, delle province e dei comuni, delle ordinanze delle pubbliche autorità, e di prestare soccorso in caso di pubblici e privati infortuni...". Presente in ogni città del Regno, il Corpo dipende dalle Autorità e dai funzionari di Pubblica Sicurezza. I Funzionari di P.S. e le Guardie di Città, concentrati in prevalenza nei maggiori centri urbani, sedi di questure, commissariati e delegazioni di P.S., si distinguono per le numerose operazioni di polizia e per l'opera di soccorso offerta alla popolazione colpita dai terremoti calabro-siculo del 1908 e di Avezzano del 1915. Per questo suo impegno, la Polizia riceve due medaglie d'Oro di Benemerenza, prima testimonianza della sua vocazione di ente di soccorso pubblico. Dal 1902 poi il personale di P.S. frequenta corsi di polizia scientifica, che danno origine, nel 1917, alla Scuola di Polizia Scientifica.

Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza

Nel 1925, avvertita la necessità di ricostituire un autonomo Corpo di polizia posto alle sole dipendenze del Ministero dell'Interno, viene fondato il Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza in diretta continuità istituzionale con i precedenti Corpi di Pubblica Sicurezza. Al nuovo Corpo, ad ordinamento civile, nel 1930 è conferita la Bandiera Nazionale. La tecnologia avanza. I servizi di natura prettamente tecnica sono svolti da un contingente di agenti altamente qualificati nei settori delle telecomunicazioni, della motorizzazione e della polizia scientifica per un massimo del 10% della forza organica: gli agenti tecnici. A Roma, Napoli e Palermo il Corpo assicura anche le funzioni delle rispettive polizie municipali assorbendone il personale.

Al Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza sono conferite due medaglie di bronzo al valor militare per l'attività svolta dal Battaglione Motociclisti di Polizia (Montenegro, 1941-1942) e dal Battaglione mobilitato "Fiume" (Croazia, giugno 1943-11 settembre 1943). Africa Italiana (1936-1945): nel 1936, nel quadro delle iniziative rivolte a conferire un assetto organico ai territori delle Colonie in Africa, vengono riorganizzate le forze di polizia già operanti.

I compiti attribuiti nel territorio nazionale alla Pubblica Sicurezza ed alle "specialità" della Milizia sono affidati interamente alla Polizia dell'Africa Italiana (P.A.I.), nuovo Corpo alle dipendenze del Ministero dell'Africa Italiana.

Costituita da agenti nazionali ed indigeni (ascari), la P.A.I. è dislocata nelle Questure africane dalle quali dipendono i servizi delle "specialità". Durante la Seconda guerra mondiale, concorre alle operazioni belliche come unità combattente con altri Corpi Armati. Dopo l'8 settembre 1943, la P.A.I. si unisce con altre Forze italiane alla difesa di Roma contro truppe tedesche. Il comandante del Corpo, generale Maraffa, al vertice delle forze di polizia di "Roma Città Aperta", viene arrestato e deportato a Dachau dove muore nel dicembre successivo. Nel 1945 la P.A.I. è soppressa ed il personale transita nel neocostituito Corpo delle Guardie di P.S.

Corpo di Polizia Repubblicana (1943-1945)

Nei territori della Repubblica Sociale Italiana (1943-1945) i compiti di Pubblica Sicurezza sono assicurati, oltre che dalla Guardia Nazionale Repubblicana (costituita dai disciolti Carabinieri, P.A.I. e Milizie), dal Corpo di Polizia Repubblicana, che assorbe il personale del Corpo degli Agenti di P.S. Il personale della Polizia Repubblicana continua a svolgere i tradizionali compiti di P.S. fino al suo riassorbimento, nel dopoguerra, nel Corpo delle Guardie di P.S.

Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza (1944 - 1981)

Nel 1944 le vicende belliche e le emergenze istituzionali determinano la necessità di un adeguamento del Corpo degli Agenti di Pubblica Sicurezza che, già nel luglio del 1943, ha assunto lo status militare. L'Amministrazione della Pubblica Sicurezza riafferma le proprie prerogative istituzionali in materia di ordine e sicurezza pubblica esercitate fino al luglio 1943 anche dalle Milizie e dalla P.A.I., con la creazione di un organismo di sicurezza: il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, istituito con le caratteristiche originarie del Corpo fondato nel 1852. Nel nuovo organismo transitano, a partire dal 1945 e a testimonianza del clima di riappacificazione sociale, gli appartenenti della P.A.I., della Polizia Repubblicana e numerosi uomini delle Forze Armate, delle Milizie e delle formazioni irregolari partigiane.

1944 - Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza

Il Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, ad ordinamento militare è parte delle Forze Armate dello Stato, ed è articolato in Forze Territoriali impiegate nelle Questure, nei Commissariati e degli Uffici di P.S., in Forze Speciali che costituiscono le Specialità del Corpo e in Forze Mobili rappresentate dai Reparti Celeri e dai Reparti Mobili.

Il personale è formato nelle Scuole di Polizia e, dal 1964, è costituita l'Accademia per la formazione degli ufficiali.

Il Corpo merita numerose decorazioni alla Bandiera per le attività di soccorso prestato alla popolazione vittima delle calamità naturali, per il contrasto alla criminalità comune, organizzata e al terrorismo.

1981 Polizia di Stato

Nel 1981 il Corpo delle Guardie di P.S., il ruolo Funzionari di P.S. ed il Corpo di Polizia Femminile sono soppressi. Il personale transita nei ruoli dell'attuale Polizia di Stato che ne eredita la bandiera, le decorazioni e la tradizione.

Polizia Femminile (1959 - 1981)

Nel 1959, avvertita la necessità di potenziare l'attività di prevenzione dei reati che coinvolgono minori, donne o che comunque offendono la moralità ed il buon costume, viene istituito il Corpo di Polizia Femminile, ad ordinamento civile.

Composta da Ispettrici ed Assistenti, la Polizia Femminile si contraddistingue, anche, per l'opera di soccorso pubblico prestata alle popolazioni colpite dal terremoto nel Belice del 1969, guadagnando la medaglia di bronzo al merito civile.

Nel 1981 il Corpo è soppresso ed il personale transita nella Polizia di Stato.

E adesso

Per legge la Polizia di Stato ha un organico di 105.000 poliziotti del ruolo operativo, 2000 impegnati come "poliziotto di quartiere" e 10.000 di quelli del ruolo tecnico-scientifico e sanitario. In pratica sono oggi oltre 100.000 di cui poco di più di 15.000 donne. ma a causa delle carenze di quest'ultimo ha oggi un organico di circa 105.000 unità, il 15% delle quali sono donne. Circa 6.000 quelli impegnati amministrativamente, specie per assistenza tecnica e logistica. supporto logistico e di assistenza tecnica al restante personale.

Come si entra in Polizia

Per finire, casomai qualche lettore venisse invogliato a entrare o far entrate figli/ie, come si entra in Polizia.

Via principale ovviamente come tutta la P.A. per concorso quando viene bandito C'è anche un'altra strada. Si fa un servizio di leva volontario a uno o a quattro anni, finito il quale si devono fare apsositi corsi di formazione di durata diversa secondo il ruolo: 12 mesi per gli allievi agenti, 18 mesi per i vice ispettori (necessario il diploma di scuola superiore) e 24 mesi per i commissari (necessaria la Laurea Magistrale in Giurisprudenza, Economia,Scienze politiche o equipollenti)

Il 29 in Piazza Campello!

(fonte: Polizia di Stato)

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