IL “PIGNOLA” DI MARCHIOPOLO E’ “ETICHETTA DELL’ANNO”
Grande successo di Marchiopolo all’11° Interntional Packaging Competition, che ha premiato il “Terrazze Retiche di Sondrio Igt Pignola 2004” come “Etichetta dell’anno 2006”.
L’ambito premio, assegnato nel corso della 40° edizione di Vinitaly, da una commissione di esperti guidata dal famoso stilista Elio Fiorucci e chiamata a giudicare tra tutte le etichette provenienti da Italia, Francia, Germania, Portogallo e Spagna, premia lo sforzo delle Aziende tese al continuo miglioramento dell’immagine del proprio prodotto.
Un riconoscimento particolarmente significativo per il brand Marchiopolo, che proprio in questa occasione celebra il suo debutto nel panorama vinicolo con una pregiata collezione di 10 vini autoctoni italiani di straordinario carattere, accuratamente selezionati per il loro forte legame culturale e tradizionale con il territorio di provenienza.
Il progetto Marchiopolo – studiato diversi anni fa e reso operativo nel 2004 per volere dell’imprenditore veneto Giovanni Marchiorello – mira infatti a farsi interprete delle potenzialità produttive del territorio vitivinicolo italiano. Alla ricerca di vitigni autoctoni, spesso in via di estinzione, selezionati in quanto fonte di cultura, tradizione e diversità, si affianca la stretta collaborazione con le maggiori eccellenze dalla produzione regionale italiana.
Una nuova filosofia che emerge chiaramente dall’innovativo design dell’etichetta premiata al Vinitaly.
La linea, che compare come etichetta e che sottolinea l’intera bottiglia, è il simbolo ideale dell’accurato e attento processo produttivo che caratterizza tutti i vini di Marchiopolo, “dalla terra al bicchiere”, ma al tempo stesso ricorda che questi prodotti sono pensati “dalla testa ai piedi”, in un percorso ideale che unisce tutta l’Italia.
Al centro dell’etichetta si trova inoltre un bollino rosso di ceralacca, quasi a rappresentare l’amore, il sentimento e la passione con cui questi vini vengono prodotti. La ceralacca ritorna anche sulla sommità della bottiglia, come un piccolo cuore che attende di essere trafitto, a sacrificio di una tradizione che vuole e deve vivere. Quasi fosse il proseguimento ideale della linea dell’etichetta, che mira a raggiungere il “cuore del consumatore”.
In retro etichetta sono invece messi in grande evidenza il produttore e la cantina presso cui il vino è stato imbottigliato. Proprio i terreni e gli impianti di produttori eccellenti già presenti sul territorio, sono infatti al centro del progetto Marchiopolo, poiché solo una stretta collaborazione permette il miglioramento delle tecniche e la creazione di vini davvero straordinari.
“Tutti i vini Marchiopolo sono fatti, per così dire, a «quattro mani», grazie alla fruttuosa collaborazione con i più qualificati produttori vitivinicoli italiani, – spiega Giovanni Marchiorello - alcuni di loro sono talenti emergenti, che vogliamo aiutare a crescere con il nostro contributo, altri invece sono nomi già affermati a livello nazionale ed internazionale.
Questo è il caso del Pignola premiato al Vinitaly, prodotto da un vitigno autoctono della Valtellina che nasce e cresce sui terreni più aspri ed impervi delle «terrazze Retiche di Sondrio».
La Pignola è stata protagonista di un importante recupero della coltura “retica” della vite, ottenuto proprio grazie alla collaborazione tra il produttore, Domenico Triacca, e l’enologo di Marchiopolo, Fabrizio Zardini.
Vinificato in purezza solo in bianco, dalle esperte mani di Domenico e Fabrizio, questo vitigno ha prodotto un vino straordinario, che possiede l’eleganza dei grandi Pinot nero e la forza e la struttura caratteristica tipica di tutti i vini della Valtellina.
Il rapporto quasi simbiotico con i produttori e la ricerca innovativa radicata nella tradizione, ci hanno permesso di dar vita a vini unici e “salutari”, prodotti in quantità limitate, che appartengono al patrimonio storico della cultura vinicola italiana.”
cs
20.IV.2006 – www.gazzettadisondrio.it