Incrocio S.Giacomo - PL
Riceviamo: S. Giacomo di Teglio; 16 dicembre 2019. In seguito alle dichiarazioni di alcuni amministratori e, di seguito riprese anche dalla stampa locale di una ipotetica modifica del funzionamento dell’impianto semaforico che regola l’attraversamento dell’incrocio sulla S.S. 38, all’altezza del ponte di San Giacomo di Teglio e che serve anche l’abitato di Castello dell’Acqua, si è ricostituito il Comitato per la sicurezza dell’incrocio. I Cittadini delle due Comunità locali, sconcertati dall’ipotesi che possano venir meno i fondamentali requisiti di sicurezza attualmente garantiti dalla presenza del semaforo, si sono riuniti Mercoledì u.s. presso il Centro Servizi della frazione tellina, per manifestare la propria preoccupazione e dare mandato al Comitato di farsi nuovamente portavoce presso le Istituzioni dei timori della popolazione. Timori generati dalla notizia di una richiesta di modifiche funzionali del semaforo penalizzanti per la sicurezza e il transito dei residenti della sponda orobica. Una prospettiva che rischierebbe di costringere in casa le Comunità locali per timore di incappare in incidenti anche gravi, prospettiva che si riassume come una sorta di segregazione istituzionale. Temiamo che, come paliativo ai tanti problemi della viabilità sulla S.S. 38, si voglia mettere mano a quella che le Comunità locali giudicano una conquista di civiltà e di diritto Costituzionale: il diritto alla sicurezza, alla propria vita! Non siamo contrari alle migliorie! In passato, il Comitato, ha già suggerito alcune possibili soluzioni, ancora oggi praticabili. Ipotesi peraltro, avvalorate anche da analisi tecniche commissionate dal Prefetto Dott. Mario Scalia a suo tempo. Proposte rivolte ad attenuare alcune criticità della circolazione sulla statale e che, nello stesso tempo, mantengono e possono migliorare le caratteristiche di sicurezza nell’attraversamento e nell’immissione sull’incrocio. Nei mesi scorsi, i malfunzionamenti delle sbarre del passaggio a livello che non si abbassavano al passaggio del treno, non hanno causato vittime e tragedie, anche grazie anche alla presenza del semaforo che, dalla sua attivazione, ha pure annullato il rischio, un tempo quotidiano, di rimanere intrappolati tra le sbarre del P.L. data la difficoltà di immissione sulla statale per chi proviene dal ponte. Il Comitato, di fronte alla prospettiva di interrompere la regolazione attuale del semaforo, configura questa ipotesi come illegittima e irrispettosa delle più elementari norme sulla sicurezza! Un pessimo insegnamento anche per le giovani generazioni che vedono costantemente, la parte migliore delle Istituzioni, rivolgere loro insegnamenti per la salvaguardia della sicurezza propria e altrui, particolarmente in ambito stradale ma, che poi con questi sconsiderati proponimenti, restituisce loro, un esempio poco edificante e di pregiudizio stesso verso le Istituzioni. L’azione di una azienda che coscientemente, esclude le protezioni di sicurezza di un macchinario, di una pressa per produrre più pezzi viene considerata criminale! A maggior ragione, l’azione di una o più Amministrazioni che, preposta all’erogazione di servizi e garanzia di tutela per il Cittadino, ponesse in essere la dismissione o anche la sola manomissione di un presidio di sicurezza collettivo, per il solo fine di far scorrere qualche auto in più su un tratto di strada di poche centinaia metri mettendo così a rischio la vita anche di uno solo dei suoi cittadini, non potrebbe avere, dagli stessi, diversa considerazione!
Il Comitato