CI COSTA CARA LA GRANDINATA CHE HA, DEVASTATO FRUTTETI E MELETI VALTELLINESI: DANNI PER DUE MILIONI E MEZZO DI EURO (MA PARE MOLTI DI PIU') 12.7.10.48

Sfiora i due milioni e mezzo di euro - secondo la Coldiretti Lombardia ma forse saranno di più - la prima stima dei danni del tornado di vento e grandine che ha investito mercoledì scorso 11 luglio la Valtellina causando la perdita di quasi 70 mila quintali di mele e radendo al suolo 30 mila metri quadrati di frutteti. Larga parte della valle è stata interessata a partire dalle 17.30 da un violento nubifragio partito dalla zona dei Cek e spentosi oltre Tirano con un vento non lontano dai 100 km/h.

Le zone più colpite sono state Ponte, Fiorenza, Chiuro e Piateda, con devastazioni che vanno dall'80 al 100 per cento delle coltivazioni. La grandinata ha coinvolto anche alcuni vigneti nell'area del Grumello e del Sassella. Secondo quanto ricostruito dalla Coldiretti Lombardia sulla base delle testimonianze e delle osservazioni degli agricoltori, il maltempo è salito dalla bassa valle investendo l'area di Sondrio fondendosi poi con altre correnti arrivate dalle valli laterali, il flusso di aria, pioggia e grandine ha quindi "sbattuto" contro lo scalino altimetrico di Ponte, prendendo forza come fa uno tsunami quando rotola sul fondo del mare e a quel punto si è scatenata la "tempesta perfetta".

"I nostri tecnici sono stati mobilitati subito per verificare l'entità dei danni e le conseguenze sui frutteti e sui vigneti - spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia - anche perché questo evento rischia di mettere in ginocchio l'economia di quel territorio". In Valtellina oltre mille agricoltori producono ogni anno circa 300 mila quintali di mele IGP di alta qualità. Le prime, le Gala, vengono raccolte subito dopo Ferragosto e poi si continua fino agli ultimi giorni di ottobre con le Golden, le Red Delicious, le Pink Lady, le Modì e le Fuji. In certe zone esperti affermano che saranno due i mancati raccolti perchè con i danni che ci sono stati si resterà a mani vuote anche nel 2013.

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