Orso? Macchè. Infatti sono due (+1)

Uno sulle Retiche, uno sulle Orobie e uno al confine con la Valcamonica

Abbiamo pubblicato la notizia dell'orso che in quel di Codera si è fatto una scorpacciata di miele e un nostro, ovviamente severo, commento. Si va però ben oltre come indica la notizia e il commento apparsi sul sito dell'associazione degli apicoltori (APAS) molto interessata al problema dato che per gli orsi il contenuto delle arnie è una prelibatezza. Pare però che agli apicoltori non vada proprio l''apprezzamento dei plantigradi così come non va l'altro apprezzamento, quello per asini, capre, pecore e via dicendo:

Dall'APAS
E' ricomparso l'orso, questa volta è stato avvistato in Valchiavenna e per sfamarsi ha fatto visita ad un apiario di montagna nel Comune di Novate Mezzola (Codera - ndr). Abbiamo avuto l'occasione di parlarne con la dott.ssa Maria Ferloni che segue il monitoraggio dei plantigradi in Provincia di Sondrio.

Attualmente gli animali presenti sono due: c'è infatti anche un orso sulle Orobie, nelle montagne sopra i comuni di Piateda, di Ponte in Valtellina e di Castello dell'Acqua, in particolare fra la Val Vedello e la Val Malgina. Un animale che per ora sembra stazionare sopra quota 1.200 m. e che viene monitorato in modo indiretto ovvero per le tracce che lascia sul territorio.

Un terzo è presente poco fuori al nostro territorio: a Vezza d'Oglio (BS) dove ha sbranato un asino. Siamo qui al confine con i Comuni di Grosio e Grosotto che hanno già versato, negli anni passati, un tributo di asini e pecore a lupi e all'orso. Sono animali giovani, sub adulti, che si muovono molto e possono compiere anche qualche decina di chilometri in una notte. L'orso della Valchiavenna per ora è stato segnalato fra la Val Codera e la Val dei Ratti ma, se si sente disturbato può facilmente spostarsi in altre zone.
La Regione Lombardia ha mantenuto attive delle procedure di rimborso dei danni. E' necessario la massima vigilanza per effettuare tempestivamente le segnalazione dei danni alle Guardie Venatorie dell'Amministrazione Provinciale.

Gli indennizzi per i danni subiti e le recinzioni elettrificate a difesa degli alveari sono previste solo per gli apiari regolarmente denunciati e registrati.

 

 

 

 

 

 

Orso? Macchè. Infatti sono due (+1)

Uno sulle Retiche, uno sulle Orobie e uno al confine con la Valcamonica
Abbiamo pubblicato la notizia dell'orso che in quel di Codera si è fatto una scorpacciata di miele e un nostro, ovviamente severo, commento. Si va però ben oltre come indica la notizia e il commento apparsi sul sito dell'associazione degli apicoltori (APAS) molto interessata al problema dato che per gli orsi il contenuto delle arnie è una prelibatezza. Pare però che agli apicoltori non vada proprio l''apprezzamento dei plantigradi così come non va l'altro apprezzamento, quello di asini, capre, pecore e via dicendo:
L'APAS
E' ricomparso l'orso, questa volta è stato avvistato in Valchiavenna e per sfamarsi ha fatto visita ad un apiario di montagna nel Comune di Novate Mezzola (Codera - ndr). Abbiamo avuto l'occasione di parlarne con la dott.ssa Maria Ferloni che segue il monitoraggio dei plantigradi in Provincia di Sondrio.
Attualmente gli animali presenti sono due: c'è infatti anche un orso sulle Orobie, nelle montagne sopra i comuni di Piateda, di Ponte in Valtellina e di Castello dell'Acqua, in particolare fra la Val Vedello e la Val Malgina. Un animale che per ora sembra stazionare sopra quota 1.200 m. e che viene monitorato in modo indiretto ovvero per le tracce che lascia sul territorio.
Un terzo è presente poco fuori al nostro territorio: a Vezza d'Oglio (BS) dove ha sbranato un asino. Siamo qui al confine con i Comuni di Grosio e Grosotto che hanno già versato, negli anni passati, un tributo di asini e pecore a lupi e all'orso. Sono animali giovani, sub adulti, che si muovono molto e possono compiere anche qualche decina di chilometri in una notte. L'orso della Valchiavenna per ora è stato segnalato fra la Val Codera e la Val dei Ratti ma, se si sente disturbato può facilmente spostarsi in altre zone.
La Regione Lombardia ha mantenuto attive delle procedure di rimborso dei danni. E' necessario la massima vigilanza per effettuare tempestivamente le segnalazione dei danni alle Guardie Venatorie dell'Amministrazione Provinciale.
Gli indennizzi per i danni subiti e le recinzioni elettrificate a difesa degli alveari sono previste solo per gli apiari regolarmente denunciati e registrati.

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