) “SS 38: CHI URLA E CHI LAVORA”, DICHIARA IL PRESIDENTE PROVERA 2) L’ASSESSORE UGO PAROLO: “LA GARANZIA DEL SUPERAMENTO DI MORBEGNO È GIÀ SCRITTA NELL’ACCORDO DI PROGRAMMA”

1) “SS 38: CHI URLA

Pubblichiamo ma con una nostra premessa.

PREMESSA

A Cosio i proprietari dei terreni interessati dalla nuova Statale 38 hanno programmato una loro manifestazione a Cosio cui si sono associati i Comuni di Cosio, Morbegno, Talamona, Traina oltre a Sindacati e qualcun altro. I proprietari di terreni meritano attenzione su due aspetti. Il primo è la determinazione dell’indennizzo che deve essere, secondo il precetto della Corte Costituzionale “un serio ristoro” tenuto conto della limitata disponibilità di terreno pianeggiante in provincia e, nella fattispecie, in Bassa Valle. Il secondo è l’entità della fascia da cedersi, tenuto conto che ferma la fascia di rispetto secondo i parametri urbanistici non è affatto necessario l’acquisto totale ma può bastare la larghezza di strada e scarpate laterali con uno spazio per una eventuale stradina di servizio al piede. Tutte le altre considerazioni possono servire a complicare le cose, anche al di là delle volontà, visto e considerato che ranro al Tartano, in un modo o nell’altro è molto probabile che si arrivi (NdR

LA DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE PROVERA

“Sulla questione seria, fondamentale per la provincia, come la nuova statale 38 c’è chi urla e chi lavora. C’è chi ha completato l’iter di approvazione del progetto, ha racimolato 280 milioni di euro per finanziarlo, ha mosso mari e monti al Ministero, all’Anas ed in Regione per arrivare alle gare d’appalto e chi, dopo aver taciuto per anni, adesso urla. I rappresentanti del Comitato di Cosio, ripetutamente ricevuti in Provincia, fanno finta di non sapere che il progetto approvato non è modificabile, che le gare d’appalto sono fatte dall’Anas e che gli espropri toccherebbero ad Anas se l’Amministrazione Provinciale non si fosse dichiarata disponibile a realizzarli. E la Provincia si è resa disponibile soltanto per assicurare più soldi ai proprietari, ben consapevole di esporsi all’impopolarità. Tutti sanno, ma qualcuno fa finta di non sapere, che l’Amministrazione Provinciale sta lavorando da mesi con i Comuni di Morbegno, Talamona, Cosio e Traona, insieme alla Comunità Montana, per arrivare al Tartano con un progetto che risolva lo svincolo di Cosio. Tutti sono informati che lunedì prossimo ci sarà una riunione con i progettisti della Spea per valutare concretamente tracciati, costi e tempi. Tutti sanno, o dovrebbero sapere, che proporre un ritorno ad un nuovo progetto a due corsie è assolutamente impossibile e significa prendere per… il bavero la gente. Tutti sanno che è stato firmato nel dicembre scorso, al Pirellone, un Accordo di Programma tra Ministero, Regione, Anas e Provincia, senza il quale si sarebbero persi i 195 milioni di euro conquistati faticosamente nella Finanziaria 2005 con un emendamento della Lega Nord. Anche gli animatori del Comitato di Cosio dovrebbero sapere che in tale accordo è previsto il superamento dei nodi di Morbegno e di Tirano. E così come per Morbegno, l’Amministrazione Provinciale sta collaborando con il Comune di Tirano per la stesura di una tangenzialina da realizzarsi in tempi brevi. Questi sono ‘quelli che lavorano’ per la stragrande maggioranza dei cittadini di questa provincia che vogliono quella nuova e più moderna viabilità che per decenni non hanno avuto. La stragrande maggioranza dei valtellinesi vuole una nuova 38 per i propri commerci, con meno inquinamento e soprattutto meno morti sulle strade. E’ per tutti questi che l’Amministrazione Provinciale, che ho l’onore di rappresentare, ha lavorato senza risparmio in passato e continuerà a lavorare in futuro. Ma stiamo lavorando anche per coloro che saranno espropriati e ai quali la legge non concede alternative. Ci siamo assunti questo compito, ingrato e impopolare, per poter concedere condizioni di favore alla nostra gente: sopravvalutazione dei terreni, possibili riduzioni delle superfici da espropriare e soprattutto generosa valutazione dei danni derivanti dall’esproprio di abitazioni, attività agricole, etc. Le posizioni oltranziste non consentiranno di ottenere di più, anzi sarà esattamente il contrario. Da parte nostra siamo disponibili a trattare ogni singola situazione, una per una, nell’interesse del cittadino. Detto questo, il nostro dovere istituzionale è quello di tenere conto dell’interesse generale dell’intera provincia. Dobbiamo risposte concrete agli albergatori, agli imprenditori, a chi si sposta per lavoro, a chi ha avuto dei lutti e a tutti coloro che soffrono per una viabilità medievale frutto di decenni di indifferenza e di incapacità. Noi vogliamo continuare ad essere nella categoria di chi lavora e non in quella di chi urla, per ignoranza o malafede. Ma siamo d’accordo nel chiedere al Governo Prodi di dare alla provincia le stesse risorse che abbiamo ottenuto dal Governo Berlusconi: 200 milioni di euro con i quali arrivare ben oltre Ardenno. Auguri!”

2) L’ASSESSORE PAROLO

“I rappresentanti del Comitato di Cosio hanno organizzato una manifestazione di protesta per chiedere quello che già esiste, quindi si tratta di un’iniziativa strumentale che non ha nessun senso, se non quello di ingenerare confusione nella gente. Come loro ben sanno, infatti, in ogni caso la nuova statale 38 non si fermerà a Cosio, ne stiamo discutendo da mesi nel Tavolo Tecnico da noi istituito, al quale partecipano i Comuni di Morbegno, Cosio, Talamona e Traona, e la Comunità Montana, e abbiamo affidato a Spea un incarico di progettazione”, spiega l’assessore alla Grande Viabilità di accesso alla Valtellina Ugo Parolo. Una breve dichiarazione per ristabilire la verità dei fatti e per informare tutti i cittadini, in particolare quelli che parteciperanno alla manifestazione indetta dal Comitato di Cosio per sabato prossimo, che “certamente – adombra Parolo – non conoscono la situazione oppure mentono spudoratamente”. A loro si era rivolto direttamente il presidente Fiorello Provera nell’assemblea pubblica organizzata l’anno scorso dopo aver ricevuto per tre volte a Palazzo Muzio i rappresentanti del Comitato. Confronti diretti che si pensava valessero di più di formali risposte alle lettere che i portavoce lamentano di non aver mai ricevuto. E sulla protesta l’assessore Parolo pone un quesito: “Perché non hanno organizzato la manifestazione cinque o sei anni fa quando era ancora possibile cambiare i progetti? Alla vigilia degli appalti, quando tutte le procedure sono state completate, l’azione non può che apparire strumentale”. Numero delle corsie a parte, una questione chiusa da tempo, tutte le garanzie che i cittadini di Cosio chiedono sono contenute nell’Accordo di Programma sottoscritto il 18 dicembre scorso a Milano da Ministero, Regione, Provincia, Anas, Camera di Commercio, rappresentanti dei Comuni e della Comunità Montana di Morbegno. “Le parti concordano nell’individuare come priorità: il primo stralcio del Lotto 1 dallo svincolo di Fuentes allo svincolo di Cosio; la risoluzione dei nodi di Morbegno, Sondrio, Tirano e Bormio”, si legge all’articolo 2. Al 6 la Provincia si impegna a “definire soluzioni progettuali intermedie o provvisorie finalizzate alla risoluzione dei nodi prioritari di Morbegno e di Tirano”, dopo che la Regione, all’articolo 5, attesta l’impegno a sostenere la Provincia. All’articolo 12 vengono fissati rispettivamente nel 31 maggio il termine per individuare soluzioni per Tirano e nel 30 settembre 2007 quello per Morbegno. “Quanto contenuto nell’Accordo di Programma relativamente al superamento dei due centri è frutto della determinazione della Provincia che, sin dai primi incontri con la Regione Lombardia, ha sempre sostenuto la necessità di intervenire prioritariamente su Morbegno e Tirano – spiega l’assessore Parolo –. L’impegno e l’interesse manifestati dal presidente Fiorello Provera davanti al Comitato Istituzionale di Mobilitazione e negli incontri con i due sindaci si sono concretizzati con l’inclusione nell’Accordo di Programma di una comune volontà che impegna tutti i sottoscrittori”. Analoga attenzione da parte della Provincia hanno meritato gli espropri delle aree interessate dalla realizzazione della nuova statale 38 che riguardano oltre 500 proprietari da Piantedo a Cosio. C’è la precisa volontà da parte dell’Amministrazione Provinciale di ridurre al minimo le superfici espropriate e di schierarsi al fianco dei proprietari per difendere nella maniera più efficace i loro interessi. “Forse i cittadini di Cosio non sanno o, peggio ancora, sono stati tenuti all’oscuro dai loro rappresentanti, che opporsi agli espropri non porterà loro nulla di buono, anzi gli impedirà di incassare il 50% in più del prezzo stabilito per legge per gli accordi bonari. Senza contare che sono previsti indennizzi per i casi particolari, ad esempio i coltivatori diretti percepiscono il triplo”.

Dalla provincia