ROSALBA ACQUISTAPACE E EVA MARIA REDAELLI ALLA FIERA ROSA DI UDINE IN RAPPRESENTANZA DELLA VALTELLINA

Nell’Anno Europeo delle Pari Opportunità, lo scorso fine settimana, a Udine, si è svolta la prima edizione della Fiera Rosa, rassegna nazionale degli stili e della cultura della donna, che ha ospitato convegni, dibattiti ed eventi. Tra i partecipanti anche la Provincia di Sondrio rappresentata dalla consigliera di Pari Opportunità Rosalba Acquistapace e dal consigliere delegato per le Politiche Femminili e le Pari Opportunità Eva Maria Redaelli. Un’occasione importante per valutare progetti, avviare approfondimenti e informarsi in parte sprecata per l’esiguità delle proposte della kermesse che ha dato spazio agli stand commerciali affiancati alle aree occupate dalle istituzioni. “Personalmente sono un po’ delusa – sottolinea Rosalba Acquistapace – da questa fiera, che esordiva in un anno così importante, mi aspettavo progetti e proposte più che opuscoli informativi, un ambito che come consigliera di pari opportunità ho sin qui evitato preferendo concentrare impegno e risorse su progetti concreti che siano di aiuto alle donne”. Le fa eco Eva Maria Redaelli che spiega: “Le iniziative che abbiamo seguito non si sono certo distinte per gli approfondimenti e neppure la partecipazione è stata all’altezza delle aspettative. Per noi era comunque importante esserci per valutare la situazione e per capire in quale direzione si sta muovendo il settore delle pari opportunità”. Ha parlato poco di donne e del ruolo che esse svolgono ma si è soffermato sul lavoro e sull’imprenditoria arrivando all’etica l’ospite d’onore della Fiera Rosa, Santo Versace, fratello del defunto Gianni e di Donatella, presidente del Gruppo Versace che fattura 500 milioni di euro all’anno. Invitato dalla Provincia di Udine a parlare di cultura per l’impresa dell’alto artigianato nel convegno dal titolo “Filo, ricamo, nodi e colore”, Versace ha esaltato il lavoro manuale sottolineando la necessità che le nuove generazioni siano educate perché “in un Paese educato il lavoro è amato”. “La meritocrazia – ha proseguito – non deve essere vista come prevaricazione ma come arricchimento per gli altri e come stimolo a migliorarsi. Alla base del lavoro ci devono essere educazione, meritocrazia ed etica”. Un intervento lucido e appassionato che ha conquistato tutti i presenti e che Versace ha concluso facendo appello ai politici affinché operino come “servitori” del cittadino e non come “padroni”.

Dalla provincia