A PROPOSITO DEL LUPO DECAPITATO IN VALCHIAVENNA E NOSTRA NOTA
PRESIDIO ANIMALISTA A ERA (SONDRIO) PER CHIEDERE GIUSTIZIA: La manifestazione statica con invito esteso alla cittadinanza è prevista sabato 24 settembre ore 14.00, davanti al Municipio Via Provinciale Trivulzia, 8 Era (Sondrio).
Riceviamo : "I professori parlano, gli ignoranti sparano". Questo lo slogan, discutibile, che ha fatto da sfondo alla testa mozzata di un lupo, appesa ad un cartello stradale all'ingresso di Era, frazione di Samolaco, in Valchiavenna, lo scorso 6 settembre. Che si tratti di ignoranti, nessuno dubita, nonostante gli autori del grave atto di bracconaggio abbiano ritenuto doveroso precisarlo, trincerandosi tuttavia dietro ad un codardo anonimato. Una nota congiunta degli attivisti sottolinea: <<Un atto del genere non è apostrofabile solo come "ignorante", lascia trapelare tratti ben più preoccupanti: sadismo, brutalità, violenza, totale assenza di senso civico e legalità>>.
Nonostante l'atto criminale, poiché di illecito si tratta, sia stato già condannato dal primo cittadino Michele Rossi, diverse sigle animaliste ritengono necessario prendere una posizione dura e compatta verso una condotta deviante, una giustizia sommaria e pericolosa che non può e non deve trovare spazio e legittimazione in un Paese che vuole definirsi civile.
A tale proposito, è programmato per sabato 24 settembre, alle ore 14.00, davanti al Municipio di Era, un presidio per chiedere indagini approfondite e condanne certe, verso il bracconaggio e tutte le azioni violente a danno dei selvatici e dell'ambiente stesso. Sono caldamente invitati a partecipare tutti i cittadini che si dissociano da questi ignoranti, come loro stessi tengono a definirsi, in favore di politiche di informazione ed educazione che possano portare ad una coesistenza pacifica e funzionale con la fauna del territorio.
All'evento, autorizzato dagli enti preposti, prenderanno parte Fronte Animalista, Centopercento Animalisti, Associazione Vegani Internazionale, Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente sezione Milano.
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Nostra nota
I cosiddetti predatori hanno svolto la loro funzione, anche di regolazione, nel contesto del Regno animale. L'uomo li cacciava (curioso citare, per un esempio, il menu della locanda di San Salvatore sulle Orobie valtellinesi che comprendeva anche "prosciutto di orso". Il lupo era visto come il nemico da tener lontano, da cacciare e basta. Oggi non c'è più posto nella realtà attuale e con lo sviluppo antropizzato che c'è stato. Nè si capisce perchè quindi siano gli allevatori a doversi difendere, a recintare le sedi, a dover dare per scontato un dato statistico di animali domestici massacrati.
Premessa inevitabile per una valutazione sul fattaccio della testa di lupo mozzata e appesa su un cartello. Qui siamo fuori di testa ed anche fonte di un testo da sottoporre alla valutazione del caso in seno al Palazzo di Giustizia di Sondrio. E, però, ci vuole ben altro.
Chi ha compiuto questa azione sanguinolenta forse ritenendola invece eroica, e magari da o per esibire ad altri, merita ben altro. Venisse allo scoperto non sarebbe degno del rispetto della comunità in cui vive nemmeno quindi tale a cui dare il buongiorno o la buonasera, isolandolo nei pubblici servizi e men che meno in qualche crotto. Quanto c'è infatti da fidarsi in chi si è divertito in questa esecrabile opera di macelleria gratuita?
GdS