Pari opportunità? Guardiamoci intorno!
Le medicine sono state a lungo testate sugli uomini e poi somministrate anche alle donne senza verifiche; le donne in toponomastica non esistono; la violenza sulle donne è una sconfitta per tutti; le discriminazioni indirette sono a volte causate dalle normative…scoviamole; con i Piani di Governo del territorio si può agire sulle discriminazioni sia dirette che indirette
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PREMESSA: I comuni di Montagna in Valtellina e di Grosio hanno ottenuto un finanziamento dalla Regione Lombardia per l’attivazione di un progetto sulle pari opportunità.
TITOLO DEL PROGETTO: “Insieme… per cambiare”.
Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Grosio – c/o la Sala Consiliare – il giorno 31.01.2013.
In un periodo nel quale le risorse economiche sono un grosso problema per gli enti locali e dove si è costretti a tagli per garantire i servizi essenziali, si rischia che i progetti socio-culturali passino in secondo piano.
Eppure, ci sono insigni sociologi che ritengono che, proprio nei periodi di crisi economica più profonda, ci sia bisogno di iniziative culturali, di filosofia, di arte, di sensibilizzazione… perché la società non si inaridisca e non involva.
I comuni di Montagna in Valtellina e Grosio hanno voluto mettere in campo un progetto che attraverso le sue azioni lasciasse un’impronta. Non solo sensibilizzazione sui temi trattati, ma anche qualche intervento concreto che faccia sì che il discorso continui anche dopo la chiusura del progetto che è prevista per il 30 settembre, data entro cui bisogna rendicontare tutto alla Regione Lombardia.
Si è trattato di discriminazioni dirette ed indirette con particolare riguardo a queste ultime. Il brain storming ne ha individuate parecchie… occorrerebbe che a livello nazionale, il ministro per l’integrazione vigilasse su tutte le normative che, indirettamente, discriminano i cittadini… (uno degli esempi di discriminazione indiretta riguarda tutti gli enti pubblici che, dovendo pubblicare esclusivamente on line i documenti, di fatto discriminano gran parte della popolazione che non può avervi accesso, ma gli esempi possono essere tanti).
Tanti gli attori coinvolti in questo progetto.
Delle discriminazioni indirette e di quello che è ora possibile fare con i P.G.T. (piani di governo del territorio) abbiamo sviluppato con l’aiuto della Fondazione Dottrinale De Jure Publico.
Delle discriminazioni indirette relative alla medicina di genere, abbiamo trattato con la C.R.I. di Sondrio che ha anche tenuto un corso di pronto soccorso con riguardo alle differenze di genere.
Ci siamo molto dedicati alla discriminazione delle donne in toponomastica, svolgendo ricerche, interessando tutti i 78 comuni della provincia di Sondrio, chiedendo che venissero segnalati nomi di personaggi femminili che si meritano una intitolazione. Proprio questa parte del progetto continuerà anche dopo la chiusura del 30 settembre con le intitolazioni di luoghi, vie, edifici a personaggi femminili.
L’8 marzo è stato un momento di riflessione su altre tematiche: abbiamo parlato di violenza sulle donne, con la collaborazione del comune di Faedo Valtellino che, aderendo al progetto, vi ha contribuito organizzando la presentazione del libro “Cuore di Preda” con l’associazione Pojein. Il libro “Cuore di Preda” è stato recentemente insignito del premio METTERE. Nella stessa occasione, anche Montagna in Valtellina e Grosio hanno organizzato momenti di riflessione sulle tematiche femminili che hanno visto la partecipazione di vari gruppi di artisti.
Dei vari effetti prodotti da questa esperienza socio-culturale-educativa se ne parlerà nell’incontro pubblico del prossimo mercoledì 18 (dalle 17,30 alle 19,30) presso l’aula consiliare di Montagna in Valtellina alla quale parteciperanno anche MariaLuisa Arista e Lucia Codurelli, oltre, naturalmente ai due assessori di Montagna e di Grosio Daniela Gianatti e Pietro Cimetti.
Per il Comune di Grosio: L’assess. Pietro Cimetti
Per il Comune di Montagna in V.: L’assess. Daniela Gianatti