ALLA PAZZIA DEL LEGISLATORE IGNOTO SI CONTRAPPONE IL BUON SENSO DEL PARLAMENTO CHE CANCELLA L'OBBROBRIOSO ART. 33. RESTANO IL 32 E IL 34. IL PROBLEMA TRIBUNALE. MA POI C'E' IL CLAMOROSO CASO DEL BOLLO-AUTO: GRATIS A CHI HA I SOLDI, AUMENTI PER CHI NON CE

Alla pazzia del Legislatore ignoto, quello che aveva concepito l'idiozia della soppressione di Prefetture, Questure e Comandi dei Vigili del Fuoco in 14 province, senza apprezzabili benefici per il Bilancio dello Stato fra l'altro, si contrappone il buon senso del Parlamento. Un buon senso che non ha visto i soliti steccati politici tanto é vero che é stato approvato, in un quadro di accordo generale,un emendamento presentato dall'opposizione. Emendamento che senza grandi discorsi o senza grandi storie ha, ipso facto, cancellato l'obbrobrioso art. 33 che in tutta Italia aveva visto soltanto in provincia di Sondrio un bizzarro parere, pubblicato sulla stampa locale, tendente a giustificare l'obbrobrio.

NON E' FINITA

Non é però finita con la chiusura di Uffici Statali perché é rimasto l'art. 32 che prevede che entro il 30 aprile i Ministeri varino Regolamenti per ridurre le strutture periferiche. 18 mesi di tempo.

Analoga preoccupazione per l’art. 34 che prevede la soppressione dei Dipartimenti provinciali del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, nonché delle Ragionerie provinciali dello Stato e delle Direzioni provinciali dei servizi vari. Addirittura dicendo che ne devono restare al massimo 50. E con quali criteri? Quello di poter dire che siccome si è tagliato di brutto agli Enti Locali bisognava pur fare vedere che qualcosa faceva anche lo Stato? Non nei Ministeri romani naturalmente. In periferia, e in quella minore perché gli altri se protestano sono troppo robusti.

TRIBUNALE A RISCHIO

E’ buona norma, di fronte ai testi legislativi, affrontarne la lettura da un lato con adeguata concentrazione ma dall’altro anche con sospetto. Di primo acchito si potrebbe pensare, a titolo di esempio, agli Uffici del Lavoro, per i quali una ridefinizione sembrerebbe opportuna. No. Se tutti i Ministeri debbono provvedere in merito andiamo a vedere un caso emblematico.

SE NE VA IL TRIBUNALE DI SONDRIO?

Prendiamo il Ministero di Grazia e Giustizia. A noi risultano in Italia 166 Tribunali:ACQUI TERME AGRIGENTO ALBA ALESSANDRIA ANCONA AOSTA AREZZO ARIANO IRPINO ASCOLI PICENO ASTI AVELLINO AVEZZANO BARCELLONA POZZO DI GOTTO BARI BASSANO DEL GRAPPA BELLUNO BENEVENTO BERGAMO BIELLA BOLOGNA BOLZANO BRESCIA BRINDISI BUSTO ARSIZIO CAGLIARI CALTAGIRONE CALTANISSETTA CAMERINO CAMPOBASSO CASALE MONFERRATO CASSINO CASTROVILLARI CATANIA CATANZARO CHIAVARI CHIETI CIVITAVECCHIA COMO COSENZA CREMA CREMONA CROTONE CUNEO ENNA FERMO FERRARA FIRENZE FOGGIA FORLI' FROSINONE GELA GENOVA GIUGLIANO IN CAMPANIA GORIZIA GROSSETO IMPERIA ISERNIA IVREA L'AQUILA LA SPEZIA LAGONEGRO LAMEZIA TERME LANCIANO LANUSEI LARINO LATINA LECCE LECCO LIVORNO LOCRI LODI LUCCA LUCERA MACERATA MANTOVA MARSALA MASSA MATERA MELFI MESSINA MILANO MISTRETTA MODENA MODICA MONDOVI' MONTEPULCIANO MONZA NAPOLI NICOSIA NOCERA INFERIORE NOLA NOVARA NUORO ORISTANO ORVIETO PADOVA PALERMO PALMI PAOLA PARMA PATTI PAVIA PERUGIA PESARO PESCARA PIACENZA PINEROLO PISA PISTOIA PORDENONE POTENZA PRATO RAGUSA RAVENNA REGGIO CALABRIA REGGIO EMILIA RIETI RIMINI ROMA ROSSANO ROVERETO ROVIGO S. MARIA CAPUA VETERE SALA CONSILINA SALERNO SALUZZO SAN REMO SANT'ANGELO DEI LOMBARDI SASSARI SAVONA SCIACCA SIENA SIRACUSA SONDRIO SPOLETO SULMONA TARANTO TEMPIO PAUSANIA TERAMO TERMINI IMERESE TERNI TIVOLI TOLMEZZO TORINO TORRE ANNUNZIATA TORTONA TRANI TRAPANI TRENTO TREVISO TRIESTE UDINE URBINO VALLO DI LUCANIA VARESE VASTO VELLETRI VENEZIA VERBANIA VERCELLI VERONA VIBO VALENTIA VICENZA VIGEVANO VITERBO VOGHERA.

Sembrerebbe logico che se c’è da razionalizzare si comincia, in prima approssimazione, fissando il primo paletto che è quello della coincidenza del Tribunale con la provincia. Poi si aggiungono i casi di particolare rilevanza. Per fare un esempio Monza non è ancora provincia ma per abitanti, territorio, economia ecc. ci vuole. E così magari per qualche struttura ad alta intensità delinquenziale.

No. Se si lascia fare il Ministero si va con un altro criterio “del piffero” e cioè il numero dei magistrati in una sede che dovrebbero essere almeno 14, due in più di quelli che ha Sondrio in organico.. Il resto non conta. Una idiozia simile a quella del numero degli abitanti per Prefetture & C. Qui, per la verità, almeno una motivazione c’era e c’è, illuministica, fredda, dimentica che oltre a funzione e tipo di lavoro ci sono anche i cittadini, ma sempre motivazione: l'attuazione del principio di specializzazione. Con 14, si diceva, è possibile la specializzazione delle sezioni e degli uffici con vantaggio del processo. In teoria. Poi se dovesse essere soppresso il Tribunale di Sondrio si deve andare a Lecco dove hanno sede, uffici, personale, abitazioni per magistrati e dipendenti… Contente le ferrovie per il via vai di avvocati e cittadini…

Circa un mese fa dal Ministero è uscito un comunicato nel quale si afferma “Abbiamo già chiarito che non esiste, allo stato, alcun piano di riordino elaborato dal ministero della Giustizia su eventuali tribunali da sopprimere o da accorpare” Questo in relazione alle preoccupazioni espresse dopo una notizia de “Il Sole 24 Ore” che dei 64 Tribunali sotto l’organico-soglia di 14 magistrati, destinati alla soppressione sarebbero stati 38 in relazione al fatto che il reticolo giudiziario diffuso sul territorio è importante.. Il quotidiano finanziario però di solito non inventa. Inoltre se passa l’art. 32 trova nuova linfa questo disegno che sarà avversato dagli avvocati ma non certo dall’Associazione Nazionale Magistrati e, quindi, dall’attuale Governo.

Non crediamo si arrivi al punto di comprendere Sondrio fra i 38 o quelli che saranno quando ovviamente verrà salvata Aosta, capoluogo di Regione, che di magistrati nell’organico del Tribunale ne ha quattro in meno di Sondrio. In ogni caso è bene che non ci provino.

In termini di soppressione permane tuttavia la preoccupazione per quanto previsto al precedente art. 32 secondo il quale entro 18 mesi con regolamenti da farsi entro il prossimo 30.4 si prevede per i vari Ministeri “la rideterminazione delle strutture periferiche, prevedendo la loro riduzione”. Analoga preoccupazione per l’art. 34 che prevede la “alla soppressione dei Dipartimenti provinciali del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, nonché delle Ragionerie provinciali dello Stato e delle Direzioni provinciali dei servizi vari”.

LA FREGATURA DEL BOLLO AUTO

Ci occuperemo ampiamente sul prossimo numero di questa fregatura.

A chi ha soldi e può permettersi l’acquisto di una Euro 4 o futura Euro 5, rottamando un’auto, una delle 11 milioni circa in circolazione, Euro zero o 1 graziosa concessione del bollo gratis per tre o due anni secondo se sotto o sopra i 1300 cc. Per comprare queste auto ci vogliono i soldi e non è certo l’esenzione del bollo a determinare l’acquisto oppure no.

Se chi ha i soldi può avere un beneficio chi i soldi non li ha e deve tenere un’auto vecchia o vecchissima viene fregato, perché il suo bollo aumenta fino al massimo di 3 €uro al kW per le Euro zero, quelle di oltre 13 anni di vita e fino a 20 anni perché oltre si tratta di “auto storiche” con diverso regime fiscale.

Chi pagherà di più?

I proprietari delle auto vecchie e vecchissime.

Quanti sono?

Dati ACI: lo scorso anno sarebbero stati 32.171.421. Trentadue milioni 171 mila quattrocentoventuno, dei quali quasi 11 milioni a bollo massimo.

Tutta gente che non ha i soldi e se vuole andare in macchina deve comprare l’usato, spesso con molti cavalli, e quindi bollo caro e carissimo, in quanto con le minori quotazioni di mercato. Costa di più una Panda che un Mercedes o un BMW…

La cosa incredibile è il silenzio che circonda questo aspetto.

Ma i sindacati cosa ci stanno a fare?

POI LE AMENITA’

Poi ci sono le amenità. Ad esempio il Presidente della SECAM, che è una SpA, dovrebbe avere una indennità pari a quella prevista nel più piccolo dei Comuni soci e cioè Pedesina. Il Presidente dell’AEM di Milano dovrebbe prendere 10 o 15 volte meno del suo Amministratore delegato. Le Comunità Montane dovrebbero avere un solo rappresentante per ogni Comune. Eccetera eccetera.

Diceva nei giorni scorsi un sostenitore del Governo, esperto in materia “come siamo caduti in basso! Ma chi ha scritto queste cose? Già, chi le avrà scritte? E perché? Ma soprattutto, possibile che prima di varare la proposta della Finanziaria nessuno l’abbia letta? Se fosse stata letta chi lo ha fatto non è da fucilare ma da mandare a casa sì. Come quello che ha fatto dire al Presidente Prodi i primi giorni che il 97% degli italiani avrebbe pagato meno tasse. Ovviamente i conti non li ha fatti il Premier. Poi salta fuori che l’ISAE, e cioè Ministero del Tesoro, ci dice che quel 97% è in realtà l’esatta metà, 48,5%, con l’8% pari e il resto che ci perde.

SINDACI MAZZIATI E FANNO I CONTENTI! GIA’: MA MAZZIATI SONO I CITTADINI

Naturalmente solo in fatto di IRPEF perché poi c’è il resto, a cominciare dal bollo per finire ai tributi che i Comuni dovranno aumentare per via dei 2,1 miliardi di Euro tagliati (A proposito: Sindaci soddisfatti in TV perché il Governo ha fatto lo sconto del 22% sul maxi.taglio di 2,7 miliardi previsto nei 4,5 totali degli Enti Locali. Cosa vuol dire la solidarietà politica! Passa avanti persino agli interessi dei Comuni. Una volta non era così

PROSIT

Prosit. Per ora.

a.f.

a.f.
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