Slot machine, la novità che vien dalla Regione

Mentre in provincia...

Slot machine. Una novità, presentata ieri, viene da Milano: Rendere obbligatorio l'utilizzo della carta regionale dei servizi per giocare alle slot, affinché sia possibile intervenire temporizzando il gioco fino ad inibire l'accesso ai soggetti altamente a rischio. E' una delle proposte contenute nel decalogo sulle linee di indirizzo contro le ludopatie e in generale il gioco d'azzardo elettronico messo a punto dal Gruppo di lavoro istituito dalla Commissione Occupazione e Lavoro del Consiglio regionale presieduta da Angelo Ciocca e presentate a Palazzo Pirelli.

In Lombardia la spesa media annuale pro capite regionale per le slot è superiore a 1700; a detenere il record nazionale è la provincia di Pavia con una spesa procapite di 2125 euro, seguita da Como (1504) e poi da Bergamo (1238). Sondrio, con le incertezze del caso, dovrebbe essere intorno ai 1200.

Si brancola un po' nel buio, anche a livello nazionale, in attesa di una attesissima legga nazionale. Sono molte le iniziative, qualcuna anche in provincia.

In provincia

Ci sono, ad esempio, il Comune di Morbegno e quello di Cosio tra le sessanta città lombarde che hanno sottoscritto il "Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d'azzardo" promosso da Legautonomie e Terre di mezzo. Ci sarebbe però da attendersi qualche altra adesione, visto magari che fra le 60 c'è Milano e non c'è Sondrio.

A Chiavenna avevano fatto un ordinanza limitando gli orari (dalle 11 alle 24), ma il TAR è stato di diverso parere, almeno finora.

Tirano al top 1

Resta comunque emblematica la decisione del Comune di Tirano, delibera 71/2013, avente per oggetto: "Gestione bocciodromo comunale revoca per motivi di pubblico interesse della deliberazione n. 152/2011"

Come sono andate le cose? Il Comune aveva aggiudicato la gestione del bocciodromo comunale alla VES di Berbenno che anzi aveva fatto un'offerta in rialzo dell'80% (9.000 €). Si é successivamente posto ilo problema delle numerose slot machine che avrebbero richiamato certamente molti 'patiti'. La cosa é stata approfondita. Citata anche la serata del Lions di Sondrio Host nel corso della quale lo psichiatra criminologo Claudio Marcassoli ha parlato di una dipendenza simile a quella dell'eroina, il responsabile del SERT ha sottolineato l'aumento dei casi di ludopatia passati dal 2011 al 2013 da 18 a 70, il Presidente del Tribunale ha giudicato 'fortemente lacunosa' la legislazione nazionale in materia. Aggiunte ulteriori motivazioni la conclusione é stata: "Attesa la finalità sportivo- ricreativa dell'impianto, nel suddetto spazio ed in tutte la altre aree del bocciodromo è fatto divieto di installare slot machine o qualsiasi altro gioco riconducibile alle tipologie del gioco d'azzardo. Pena la risoluzione del contratto". Revoca della concessione, modifica del capitolato, nuova gara ma senza slot machine.

Tirano al top 2

E da Tirano altra decisione esemplare. E' stato Danilo Mescia, titolare del bar Glicine di Tirano nella centralissima Piazza Trombini, a mostrare come si fa a passare dalle parole ai fatti. Sicuramente non ci rimetteva da quelle macchinette che il loro gettito lo assicuravano. Sono andate bene, ha dichiarato, finché sono state "un apparecchio di intrattenimento con il quale passare alcuni momenti della giornata, anche in compagnia di amici. Mano a mano che passava il tempo, però, mi sono reso conto delle problematiche che andava creando: amici e persone comuni ipnotizzate che perdevano un sacco di soldi e che non si rendevano conto di quello che facevano".

In Piazza Trombini, al numero tre, nei pressi della Comunità Montana, se qualcuno entra per giocare resta deluso. Trova un bar come erano una volta prima che arrivassero i prodigi mangiasoldi (pochi, poi meno pochi, infine tanti) della tecnologia: juke-box, flipper, slot machine.

Una fonte dunque di delusione. Ce ne vorrebbero tante.

Non solo slot

Non ci sono solo le slot. Ci sono giochi incredibilmente autorizzati dallo Stato, persino con estrazioni ogni cinque minuti. E poi la pletora dei gratta e... perdi Per valutare l'ampiezza del fenomeno ci si fermi 10 minuti al mattino nei pressi della cassa di rivendite di questo tipo e si ha la netta percezione del fenomeno con l'aggravante della condizione socioeconomica di molti giocatori. Il caso tipico: l'operaio del fossati che il suo 5 o 10 €uro ogni mattina se lo fa, magari ripetendo l'operazione durante la giornata...

Piccoli rimedi

Una parte dei giocatori non é attratta dal miraggio della grande vincita. Si incentivino pure le opportunità di vincita com'erano un tempo magari da spendersi nello stesso esercizio. Qualcuno ricorderà che si arrivava persino alla bottiglia di liquore!

Il virus del gioco instradato sul monopoli, sul bingo, o tombola, sulla corsa elettronica dei cavalli. Al bando videopoker, teresina e quant'altro!

Educazione

E poi educazione, educazione, educazione...

GdS

GdS
Dalla provincia