Visto da Sondrio. Esteri: A casa i nostri soldati! - Interni: giovani e alcol - In Valle: Sicuri sulla neve (Soccorso Alpino e Livigno)

Esteri. Amarilli

Pirati a gogo nell'Oceano Indiano. Vale la pena di ricordare che, 5 anni fa, il 13 dicembre del 2008 aveva preso il via l'operazione Atalanta con la decisione dell’Unione Europea di inviare un gruppo di navi nell’area. L'anno dopo l'Italia ne aveva anzi assunto il comando.
Al  comando del Capitano di Fregata Stefano Calvetti la Fregata Lanciamissili Antisom "Libeccio" è laggiù dopo aver dato il cambio, tre mesi fa, alla “Zaffiro”. Nave con  
Dislocamento di 3040 t p.c. Con motori di grande potenza (50000 KW) ben armata e con due elicotteri AB-212/ASW 225 gli uomini a bordo (non sappiamo se ci sono marinaie). Varata il 7 settembre 1981, ha preso parte a numerose esercitazioni nazionali, Nato e multinazionali. Ha effettuato le campagne navali in Malesia (1990), la campagna navale in U.R.S.S. (1991) ed in Golfo Persico (1993/1994). Ha inoltre partecipato alle operazioni "Scirè" (1984), "Girasole" (1986), "Golfo Persico 1" (1988), "Golfo Persico 2" (1990/1991), all'operazione "Sharp Guard" (1994/1996), ed all'operazione "Somalia 3" (1995). Diamo queste notizie per sottolineare l'impegno nostro utile ai traffici marittimi europei, non solo italiani. Premessa questa indispensabile per arrivare alla vicenda dei due marò, pasticciata sino all'incredibile. Innanzitutto l'errore di fare ministro un ambasciatore che è abituato ad applicare le indicazioni che riceve mentre tocca al Ministro darle. La Farnesina aveva detto che era stato l'armatore a dare disposizioni al suo mercantile di andare al porto indiano come richiesto dalle Autorità locali, cosa che non sta né in cielo né in terra. Fatta la fesseria – e ricordato come nel pasticcio abbiano giocato gli interessi, soprattutto quella ingente commessa, 560 milioni, di dodici elicotteri Agusta Westland, controllata di Finmeccanica (che sono riusciti lo stesso a perdere facendo la felicità dei concorrenti prima perdenti: Eurocopter, Lockheed Martin, Sikorsky Aircraft). Abbiamo chiesto che l'Europa, - purtroppo per gli Esteri rappresentata da quell'ectoplasma che è Catherine Margaret Ashton, Baronessa Ashton di Upholland - facesse la sua parte. Ci hanno  chiuso la porta in faccia.
Gli indiani stanno facendo gli indiani alle prese come sono con i loro problemi elettorali, con un tira-molla che dura da un paio d'anni, inquinato dai dati economici visto che sono 400 le imprese italiane che operano laggiù.
Comunque vada é il momento delle decisioni drastiche. Abbiamo 8000 nostri soldati in giro per il mondo: A CASA! E saremo in tanti, alle prossime elezioni europee, a chiederlo. E sarà bene che tutti i Partiti, nessuno escluso, condividano questa posizione. E magari altre su una Europa che ci viene anche a dire, oltre a cose allucinanti come quella dei piselli che devono avere 5 bacelli come si devono chiamare i nostri figli, cosa dobbiamo e non dobbiamo fare agli ordini di burosauri, di tecnocrati eurosauri che stanno applicando il modello del Grande Fratello, non quello televisivo ma quello di Orwell, 39 anni dopo.
Amarilli
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Interni: Andraous
A tredici, quindici, diciotto anni, il mondo sta racchiuso nel proprio pugno, si tratta di un mondo che ancora non c'è, ostacolato dal fascino maledetto del vicolo cieco, ma all'entrata un cartello seminascosto avverte: la paura di vivere non si vince con l'alcol, la droga, la recita di un film non ancora in onda. Sveglia giovani sveglia, è la possibilità di una scelta che fa la differenza.
CORRESPONSABILITA’ TESTIMONE-IMPUTATO PIU' CHE MAI ASSENTE
Il ragazzo è disteso a terra, il vomito alle labbra, un adolescente in rianimazione, tra la vita e la morte, la balbuzie esistenziale che non porta conforto né riparazione, solamente disperazione, coma etilico a tredici, quindici, diciotto anni, morire per abuso di sostanze non è un reality da playstation,
Poco più di un bambino, strangolato dall’alcol, dalla cecità ottusa dell’età, dai desideri adulti improvvisamente insopportabili, sconosciuti e prepotenti.
Quando un ragazzo rotola giù dall’amore che non arriva al cuore, la consuetudine sta nell’uso delle parole sempre più inutili, anche false, perché giustificano sempre e comunque, oppure nel rifugiarsi nella riparazione della “deduzione logica “, negli editti delle buone intenzioni, le solite frasi a effetto.
Un giovanissimo o poco di più, la spirale del rischio estremo, come se tutto fosse nella norma, accadimenti di routine, una specie di ben nota abitudine all’evento critico, non c’è altro da fare che raccogliere i cocci e sperare di riuscire ancora a rimetterli insieme, ma come amaramente s’è visto non sempre s’arriva in tempo.
Invece c’è qualcosa in più che deteriora gli anni più belli della gioventù, c’è qualcosa in meno a cui aggrapparsi per non andare incontro a un coma etilico a quattordici anni, c’è qualcosa che si sottrae confermando la sua presenza.
Rammento qualche anno addietro in una scuola del trentino, anche lì, un ragazzo di quattordici anni, stramazzato al suolo, in coma etilico, pensate: alle nove del mattino.
Fui invitato come operatore della Comunità Casa del Giovane di Pavia a raccontare la mia storia personale, senza badare troppo alla punteggiatura, per fare prevenzione, informare, comunicare, e non dare scampo alle giustificazioni, smetterla con l’incoerenza ipocrita, quando la richiesta di aiuto rimane appesa a mezz’aria, quando con amarezza ti accorgi che l’intero uditorio, ammutolito e scosso, è mancante di qualcosa, di qualcuno, c’è un’assenza che non è riconducibile solamente a quel giovane scivolato tra la vita e……………. La morte.
Ma ieri, e ieri l’altro ancora, qui, più lontano, più vicino, quando quell’adolescente crollava a terra, dove erano gli adulti deputati a conoscere, a leggere, a decodificare? Chissà se c’è davvero coscienza della distrazione che ha aiutato a trasformare quel disagio in una tragedia.
Diventa doveroso raccontare ai ragazzi la condanna insita nella bottiglia, nella droga, in quel maledetto vicolo cieco che affascina, posto là, mai troppo distante, a portata di mano, di bocca, di occhio sempre più spento, sempre pronto a colmare le lacune, le ansie, i tormenti degli interrogativi, le inquietudini delle risposte.
La bottiglia se ne sta in silenzio, non spreca parole, convincimenti, rimproveri, è “stronza amica discreta”, non ci mette il dito, né il becco, non azzarda consigli, lezioni di vita, non comanda stili né comportamenti, non fa commenti, neppure di fronte alla paura di un cambiamento che non arriva, ma alimenta inadeguatezza che non fa prigionieri.
Chissà se quest’altro adolescente affogato nei beveroni coloratissimi, ci lascia questo dolore lacerante, obbligandoci a intervenire, a non restare indifferenti, a chiederci con chi abbiamo a che fare, a pensare finalmente che solo l’amore arriva dove la volontà ci guida, solo l’amore per il rispetto di quelli ancora a spasso con il cuore, può sbarrare la strada alla resa più devastante, solo l’amore può trasformare i luoghi più impensabili in dignità ritrovate.
Vincenzo Andraous
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Daniela Rossi, Soccorso Alpino:
Domenica 19 gennaio in tutta Italia si svolgerà la giornata nazionale "Sicuri con la neve", dedicata alla prevenzione degli infortuni nella stagione invernale. È una giornata che si ripete da oltre dieci anni e sono molte le località che aderiscono: nella nostra regione sono previste iniziative presso la ski-area Valchiavenna - Madesimo e Valmalenco - Alpe Palù in provincia di Sondrio, ai Piani di Bobbio per Lecco, al Passo del Tonale per la provincia di Brescia, ai Piani d'Avaro - Cusio per Bergamo.
La giornata è rivolta soprattutto al grande numero di escursionisti e praticanti della montagna invernale che spesso frequentano anche le piste da sci o comunque le zone vicine, e che vogliono accrescere le proprie nozioni e la consapevolezza del rischio di valanghe, di cui in questi giorni si sta parlando molto, proprio perché le condizioni meteorologiche, che cambiano costantemente, possono determinare situazioni a cui bisogna prestare la massima attenzione. La prevenzione è uno degli ambiti che il CNSAS considera prioritari e ringraziamo chiunque aiuti a diffondere questo tipo di informazioni, perché una comunicazione corretta è alla base della sicurezza. 
Oltre ai Tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico del CNSAS, collaborano il Centro Nivo- Meteorologico della Regione Lombardia, gli esperti del Servizio Valanghe Italiano S.V.I. - C.A.I., Istruttori e Tecnici della Scuola Regionale di Sci Alpinismo e delle Commissioni Lombarde di Fondo Escursionismo, Materiali e Tecniche, Sci Alpinismo ed Escursionismo sempre del CAI e le Scuole Lombarde delle Guide Alpine. Nel contesto regionale sono ben 44 le Scuole delle Sezioni del C.A.I. (di cui 30 Scuole di Sci Alpinismo e 14 di Sci da Fondo Escursionistico) che organizzano corsi in cui si parla dell’argomento valanghe. Tutte le informazioni con i dettagli delle varie iniziative le trovate sul sito sicurinmontagna.it. Sempre sul sito è anche possibile scaricare una guida completa e gratuita in formato pdf, che si intitola “sicuri con la neve”, dove si parla proprio di prevenzione degli infortuni e in particolare in un contesto di valanga.
Daniela Rossi
Addetto Stampa SASL (Soccorso alpino e speleologico lombardo)

Giornata nazionale dedicata alla prevenzione degli incidenti da valanga e tipici della stagione invernale; elenco delle manifestazioni organizzate. (aggiornato al 12.1.2014 – eventuali aggiornamenti su www.sicurinmontagna.it). ATTENZIONE: in caso di carenza d’innevamento che può interessare alcune località, soprattutto a bassa quota,
si consiglia di accertarsi sullo svolgimento della manifestazione contattando il referente di zona.
Le attività proposte:
• CONVEGNO: Incontro che tratta le problematiche della frequentazione in sicurezza dell’ambiente montano invernale.
• PRESIDIO PERCORSI: Osservazione dei percorsi scialpinistici ed escursionistici, da parte di Tecnici ed Istruttori, con la diffusione di utili consigli e la raccolta di dati statistici.
• ALLESTIMENTO STAND INFORMATIVO-DIMOSTRATIVO: Possibilità di ricevere informazioni ed assistere a dimostrazioni di ricerca ed autosoccorso in valanga.
• CAMPO NEVE ORGANIZZATO: Possibilità di partecipare a momenti dimostrativi e didattici organizzati secondo i vari interessi propri degli appassionati frequentatori della montagna innevata.
In provincia:
Ski Area Val Chiavenna Madesimo
Presidio percorsi. Stand informativo. Campo neve organizzato.
CNSAS Stazioni Chiavenna e Madesimo

Località da definirsi in Valmalenco
Stand informativo. Campo neve organizzato.
Stazione CNSAS Valmalenco

E ne approfittiamo per pubblicare quel che fanno a Livigno

Da Livigno
Rischi e pericoli dello sci fuoripista, come evitarli? Livigno mette in campo il Progetto Freeride con un bollettino neve e valanghe aggiornato localmente ogni giorno e una serie di attività legate all'argomento. Conoscenza e informazione le basi per ridurre le vittime in incidenti da valanga. Attivo il servizio di Heliski sulle cime di Livigno e dell'Alta Valtellina.

Le abbondanti nevicate, il manto nevoso vecchio che fa da base di scivolamento e il desiderio di fuoripista, hanno portato in primo piano il tema delle valanghe e della sicurezza in montagna.
L'informazione a riguardo gioca un ruolo fondamentale e Livigno ha inaugurato lo scorso 26 dicembre il servizio giornaliero del bollettino neve e valanghe locale, che ogni mattina a partire dalle ore 8.30 informa gli ospiti della località sulle condizioni del manto nevoso, segnalando il grado di pericolosità e la possibilità o meno di praticare il fuoripista.
Per vedere il bollettino:http://www.livigno.eu/it/inverno/bollettino-valanghe/bollettino-valanghe...

Si tratta di un'iniziativa inserita nel Progetto Freeride, che rappresenta una delle più importanti novità per la stagione invernale di Livigno. Il bollettino locale, che va a integrare quello regionale emesso dal Centro Nivometeorologico Arpa di Bormio, permette di avere un quadro aggiornato e il più preciso possibile delle condizioni che si trovano sul territorio di Livigno e viene diramato attraverso il sito di APT Livigno, www.livigno.eu, attraverso un'informativa presente negli hotel e nelle stazioni degli impianti di risalita e attraverso la televisione locale.
Il Progetto Freeride prevede anche l'individuazione e la messa in sicurezza di itinerari dedicati all'avvicinamento al freeride, dove poter approcciare il fuoripista nella maggior sicurezza possibile.
Inoltre sono stati allestiti due nuovi percorsi per le ciaspole, in Pemont e nella zona dell'Alpe Vago, gestiti e individuabili da apposita segnaletica.
Novità anche per lo sci alpinismo, con due nuovi itinerari sempre segnalati e gestiti: uno che sale al Monte Crapene e l'altro verso Plascianet.
Inoltre, ogni domenica si tiene un incontro pubblico e gratuito tra le Guide Alpine e chi vuole avvicinarsi al freeride, per conoscere l'attrezzatura di auto-soccorso: Artva, pala e sonda e le regole per praticare in sicurezza il fuoripista.
La dichiarazione di Fabiano Monti, Tecnico neve e valanghe - Progetto Freeride Livigno:
"L'unico modo per ridurre le vittime degli incidenti causati dalla valanghe è quello di aumentare la cultura della montagna e di fornire le informazioni più adeguate per la pratica in sicurezza dello sci fuoripista.
Le persone dovrebbero sciare fuori dalle piste battute solo se consapevoli dei pericoli che stanno per affrontare e, a quel punto, prendersi le proprie responsabilità.
La consapevolezza avviene attraverso l'informazione e la conoscenza e chi non la possiede dovrebbe affidarsi a degli esperti, nella fattispecie alle Guide Alpine e ai Maestri di Sci esperti in fuoripista.

C'è troppa confusione tra le notizie che si reperiscono normalmente sui mezzi di comunicazione, a tal proposito è bene ricordare che la Scala Europea del Pericolo Valanghe (con livelli da 1 a 5) riguarda un'utenza eterogenea, che va dallo sciatore in fuoripista agli Organi della Protezione Civile per la gestione delle vie di comunicazione e della sicurezza dei centri abitati.
Perciò capita spesso che i media facciano disinformazione cercando di attribuire gli incidenti al pericolo con grado 4 (forte) come se questo fosse l'unico modo per rimarcare la gravità degli errori o imprudenze commesse. In realtà già il 3 (marcato) prevede limitazioni e buone capacità di valutazione per uscire dalle piste battute; sta di fatto che la maggior parte degli incidenti mortali avvengono con grado 2 o 3.
Non si può mai avere una sicurezza totale, neanche con grado 1 debole, per questo sono fondamentali una buona preparazione e conoscenza.
In Lombardia il Soccorso Alpino è gratuito ma questo non deve diventare un pretesto per comportarsi in modo irresponsabile nei confronti di se stessi e dei soccorritori. Inoltre, nel caso di incidenti da valanga, l'intervento del Soccorso organizzato non può essere abbastanza tempestivo e ragionevoli probabilità di sopravvivenza possono essere fornite dagli stessi partecipanti all'uscita in fuoripista che devono sempre avere con sè l'attrezzatura da autosoccorso, Lo sci fuoripista non è un'attività da bandire, può insegnare valori fondamentali come l'amore per la natura e il rispetto di se stessi e degli altri. Dobbiamo però riuscire a diffondere conoscenza e consapevolezza adeguate alla sua pratica in sicurezza".
La dichiarazione di Luca Moretti, Presidente Azienda di Promozione Turistica Livigno:
"Il Progetto Freeride che abbiamo messo in cantiere è un'iniziativa innovativa, unica nel panorama nelle località alpine europee e rappresenta un passo avanti per quello che la montagna può dare in inverno. Per Livigno è un ulteriore miglioramento di quello che è l'offerta turistica e una nuova opportunità per mettere a disposizione degli ospiti sempre maggiori servizi e informazioni, puntando anche sulla formazione e su una maggiore preparazione del fruitore del nostro territorio".

Eliski
A Livigno è attivo per tutto l'inverno anche il servizio di Heliski con le Guide Alpine, che permette di raggiungere i migliori pendii con neve ancora vergine, lontani dagli abituali percorsi di freeride nel territorio di Livigno e dell'Alta Valtellina. Il decollo avviene, su prenotazione, dalla piazzola in quota al Rifugio Carosello 3000 e al Rifugio M'eating Point al Mottolino e per ottimizzare i costi è consigliabile formare un gruppo di 4 persone. L'attrezzatura necessaria prevede sci, telemark o snowboard, skipass, zaino, Artva, pala e sonda (se necessario l'attrezzatura da auto-soccorso viene fornita dalle Guide Alpine).
La quota di partecipazione comprende l'accompagnamento della Guida Alpina, il volo in elicottero, l'utilizzo di Artva, pala, sonda ed è di 180 euro a persona in gruppi da 4, la discesa supplementare ha un costo di 310 euro da dividere tra i partecipanti.
C'è poi la proposta di 2 giorni con due discese al giorno distribuite nell'arco della settimana, ogni giornata tre voli in elicottero per altrettante linee di discesa selezionate in funzione alle condizioni del momento che costa 470 euro a persona in gruppi da 4.
e per chi non scia ci sono i voli panoramici ogni giorno da domenica a venerdì, il battesimo dell'aria con un breve volo panoramico sulle cime di Livigno e il servizio di helitaxi da e per Samedan, Zurigo, Innsbruck, Bolzano, Orio al Serio, Milano Linate e Milano Malpensa.
Per info e prenotazioni: Agenzia Interalpen, via Ostaria 357 tel. 0342.996262, Guide Alpine Livigno tel. 328.7095950, info@guideaalpine.info http://guidealpine.info/attivita/heliski/

Amarilli, Andraous, Daniela Rossi - Da Livigno
Dalla provincia