09 10 10 SONDRIO E I SUOI PIANI URBANISTICI. FAVORITA NEL 1977 LA MASSICCIA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI ALLE INIZIATIVE DEL COMUNE. NEL 2009 LA PARTECIPAZIONE E' UN OPTIONAL, ANZI UN FASTIDIO (E SE VERRà SAREBBE ASSAI TARDIVA)

Lo scorso numero 27/2009 ha ospitato un testo con il titolo che segue:

"…INCOMPRENSIBILE CHE UN PIANO URBANISTICO NASCA E SI FORMI SENZA IL CONTRIBUTO INSOSTITUIBILE DEI DIRETTI INTERESSATI E SENZA CHE ALLA SUA DEFINIZIONE CONCORRA CHI IN QUESTO ASSETTO URBANO DOVRÀ VIVERE" - Un bel messaggio, che arriva da lontano, per gli amministratori del Comune di Sondrio"

Questo il testo: "Un bel messaggio arriva da lontano per gli amministratori del Comune di Sondrio. Ne pubblichiamo solo un anticipo con il resto al prossimo numero anche per vedere se qualcuno in città riuscirà ad accertare la fonte, assolutamente pertinente e significativa.

"Incomprensibile che un piano urbanistico che stabilisce il destino di una parte fondamentale della città nasca e si formi senza il contributo, insostituibile, dei diretti interessati e senza che alla sua definizione concorra, in modo attivo e determinante, chi in questo assetto urbano dovrà vivere.

La via della partecipazione come metodo per amministrare correttamente l'urbanistica, costituisce l'unica risposta attendibile e credibile se non si vuole che il destino della città si identifichi con il destino e il privilegio di pochi".

Il mondo è bello - non sempre - perché è vario. C'è infatti in urbanistica anche il modo di dare l'incarico ai professionisti e lasciare fare a loro. Al più con qualche indicazione 'dal chiuso delle stanze del potere', come diceva, stigmatizzando, un tempo la sinistra culturale e politica. L'opposto rispetto al messaggio che ci viene da lontano.

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