L'APRICA DI IERI E DI OGGI FA ILLUSTRATA DA LUISA MORASCHINELLI ALL'ASSOCIAZIONE VALTELLINA IN TICINO

In una simpatica serata dello scorso mese ci siamo lasciati guidare dalla voce gentile di Luisa Moraschinelli che ci ha regalato un assaggio di ciò che vedremo durante la visita del 27 aprile all'Aprica. La serata, presso la sede dell'Associazione Valtellina a Lugano, si è articolata in due momenti.

Nel primo, dedicato alle sei contrade dell'Aprica, abbiamo ammirato le immagini realizzate dal fotografo Agostino "Güsta" Corvi, che ha fermato col suo obiettivo momenti e angoli delle storiche contrade che altrimenti si sarebbero persi irrimediabilmente. Luisa, grazie alla sua eccezionale memoria e al suo spirito d'osservazione, ha accompagnato le immagini con i suoi ricordi, le sue riflessioni e tanti divertenti aneddoti. Vera cronista, non rimpiange il passato né colpevolizza il presente, ma riesce a guardare alla sua Aprica con uno sguardo sempre carico di fiducia e di affetto.

Il secondo momento è stata "una visita guidata" lungo un percorso segnato dagli affreschi murali voluti dal Municipio dell'Aprica - realizzati dal pittore Alcide Pancòt - per ricordare appunto la sua storia, le sue tradizioni e la natura che la circonda, compresa la fauna e la flora, oltre che per ridare vita alle vecchie contrade.

Ad entrambi gli argomenti Luisa Moraschinelli ha dedicato un libro. I due volumi sono accompagnati oltre che dalle belle immagini anche dalle sue poesie, in dialetto, con traduzione a fronte.

Grazie quindi a Luisa Moraschinelli per la bella serata che si è conclusa con un piacevole rinfresco.

Arrivederci quindi all'Aprica per ammirare insieme quanto ci è stato anticipato!

I volumi "Uita d'abriga cüntada an dal so dialèt" e "Murales d'Abriga"

sono in vendita presso le librerie valtellinesi o si possono richiedere direttamente all'autrice lmoraschinelli@ticino.com .

Ricordo che durante l'estate Luisa accompagna turisti interessati a scoprire la storia e i segreti della sua Aprica.

Cristina Cattaneo

Lugano, aprile 2008

Cristina Cattaneo
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