"Adamello News" presenta la Ristampa dell'opera seicentesca di Guler su Valtellina e Valchiavenna 12.1.10.27
Dopo oltre mezzo secolo, nella collana Piccola biblioteca della Rezia e del Lario, la casa editrice Nicolò Orsini De Marzo di Milano ha riprodotto anastaticamente la pubblicazione promossa nel 1959 dalla Camera di Commercio di Sondrio della preziosa opera seicentesca dello storico Giovanni Guler von Weineck.
Si tratta della traduzione dal tedesco all'italiano curata da Giustino Renato Orsini della parte riguardante la Valtellina e la Valchiavenna della Raetia, opera scritta al principio del XVII secolo dal Guler, il quale fece una puntuale descrizione delle due vallate, all'epoca comprese nel territorio della Repubblica delle Tre Leghe. La ristampa è dedicata allo storico sondriese Francesco Palazzi Trivelli, consigliere della Società storica valtellinese.
Soffermandosi sui crotti di Chiavenna, così scrisse il Guler: "alle falde di questo monte, vicino alla città di Chiavenna, esistono molte cantine appartenenti ai Chiavennaschi e da loro chiamate crotti. Prima che questi ci fossero, poiché il calore estivo è grande nel territorio, gli abitanti potevano a stento conservare il loro vino. Ma dalla costruzione dei crotti in poi, cessò tale iattura. Questa montagna è rotta qua e là da crepacci e da spiragli, i quali nelle loro grotte permettono di fabbricare grandi e capaci cantine: esse poi, per l'aria che spira dagli interni pertugi del monte, lasciati appositamente aperti, sono nella stagione estiva così fresche che, standovi dentro, quasi si patisce una sensazione di freddo; e il vino, al primo cominciare, quasi non si può berlo per la sua soverchia freschezza".