VENERDÌ 7 AL PALAZZO PESTALOZZI DI CHIAVENNA INAUGURATA LA MOSTRA “GLI ORI DEI MIGRANTI. GIOIELLI E MEMORIE DELL’EMIGRAZIONE STORICA DALL’ALTO LARIO E VALCHIAVENNA”

Tra il Cinquecento e il Settecento furono molte le persone originarie dell’alto Lario e del territorio valchiavennasco che emigrarono per lavoro in Sicilia e, in particolare, a Palermo. Si trattò soprattutto di commercianti e maestranze qualificate come scalpellini, carpentieri, falegnami, filatori, panificatori e tessitori. Al ritorno a casa, alcuni di questi emigranti portarono con se gioielli e monili acquistati nella regione siciliana che furono gelosamente custoditi dalle famiglie e tramandati di generazione in generazione.

Rappresenta quindi un’occasione unica la mostra, inaugurata venerdì 7, su questi preziosi oggetti, organizzata dal Centro di studi storici valchiavennaschi e dall’Associazione culturale Iubilantes di Como, “Gli ori dei migranti. Gioielli e memorie dell’emigrazione storica dall’alto Lario e Valchiavenna”, che si terrà con il patrocinio della Provincia di Sondrio e della Città di Chiavenna sino al 30 dicembre nel salone al piano nobile del palazzo Pestalozzi in via Carlo Pedretti a Chiavenna.

All’inaugurazione con “sorprese siciliane”, vi é stato l'intervento dell’assessore alla cultura e all’emigrazione della Provincia Laura Carabini, dell’assessore alla cultura del comune di Chiavenna Camilla Moro, del presidente dell'Associazione culturale Iubilantes Ambra Garancini e del presidente del Centro di studi storici valchiavennaschi Guido Scaramellini. La visita alla mostra é stata guidata da Rita Pellegrini, a cui si deve la ricerca storico-etnografica.

Oltre a gioielli e incantevoli monili, si potranno ammirare un reliquiario settecentesco in argento sbalzato realizzato in Sicilia e la statua seicentesca di Santa Rosalia, patrona di Palermo invocata contro la peste, già nella facciata della chiesa intitolata alla santa e oggi sconsacrata, nella contrada chiavennasca dell’Oltremera. Queste ultime due opere d’arte provenienti e gentilmente concesse dal Museo del Tesoro della collegiata di San Lorenzo di Chiavenna.

La mostra, il cui ingresso è libero, sarà aperta tutti giorni, tranne i lunedì e a Natale, dalle ore 16 alle 19. Per ulteriori informazioni si può contattare il Centro di studi storici valchiavennaschi al numero di telefono 0343 35382 o l’Associazione Iubilantes al numero 031 279684.

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