IND. CONFINDUSTRIA SONDRIO PRONTA A COLLABORARE PER LO SVILUPPO INFRASTRUTTURALE: MERCI E PASSEGGERI DEVONO VIAGGIARE MEGLIO SU FERROVIA E SU STRADA

"Da sempre come Associazione sosteniamo l'importanza di un'opera di miglioramento della ferrovia ormai non più procastinabile e ribadiamo che siamo pronti a collaborare nelle iniziative che il territorio svilupperà, certi che un passo avanti in questa direzione aumenterà la competitività della nostra provincia". Così il Presidente di Confindustria Sondrio Paolo Mainetti che interviene nel dibattito sulla rete ferroviaria allargando il discorso alla dotazione infrastrutturale e alle problematiche connesse ai trasporti su rotaia e su strada. Il filo è sottile e lega ferrovia e viabilità, merci e passeggeri, economia e sicurezza. Da una parte la necessità di un ammodernamento del materiale

rotabile e di un miglioramento della funzionalità del servizio a vantaggio dei passeggeri, dall'altro l'aumento del trasporto merci su rotaia con il relativo sviluppo dell'interporto di Tirano. Servono idee, capitali e la disponibilità a collaborare da parte dei gestori del servizio. "L'abbiamo detto in diverse occasioni e vogliamo ribadirlo: suggestioni come quella del professor Quadrio Curzio sulla nascita della 'Valtellina Vettori Veloci' sono da approfondire perché vanno nella direzione da tempo indicata per la nostra provincia - sottolinea il presidente Mainetti -. La ferrovia è cruciale per lo sviluppo della nostra valle anche in chiave economica: abbiamo sempre sostenuto l'interporto di Tirano, il cui potenziamento apre interessanti prospettive nell'ipotesi di snellire il traffico su gomma. In questo modo avremo un decongestionamento del traffico e una maggiore sicurezza sulle nostre strade in una fase peraltro particolarmente difficile per il settore dell'autotrasporto, costretto a fare i conti con una pressione normativa in costante aumento ed a convivere con fenomeni di concorrenza sleale che distorcono la competizione tra gli operatori". Le leggi varate nel nostro Paese, recepite in taluni casi da normative dell'Unione Europea, impongono nuovi adempimenti alle aziende di autotrasporto, salvo non adottare un'adeguata azione di controllo che consente a operatori spregiudicati di aggirarle

proponendosi sul mercato con tariffe estremamente "competitive". È il caso degli accertamenti sanitari per alcolismo e tossicodipendenze, provvedimenti benvenuti in quanto a tutela della sicurezza di tutti ma i cui costi sono difficilmente assorbibili nelle tariffe del servizio; ed è il caso della scheda di trasporto, nuovo adempimento ispirato a buone intenzioni ma ancora farraginoso nella sua applicazione pratica. "Ciò che come Confindustria pretendiamo, a tutela delle aziende del settore, è una competizione equa che veda allineati tutti gli operatori e che abbia quale perno la sicurezza degli autisti, delle merci e degli altri automobilisti. Perché sappiamo bene che la concorrenza sleale e la

riduzione indiscriminata delle tariffe si traducono in una minore tutela e in una diminuzione della sicurezza. Sulla scheda di trasporto, in particolare, sollecitiamo alle autorità competenti indicazioni operative chiare e rispettose delle esigenze di tutti: in questo momento c'è grande confusione e l'unica certezza è l'aggravio degli oneri che ricadono

sulle imprese". L'obiettivo è uno: il miglioramento della rete dei trasporti per merci e passeggeri; le ricadute molteplici: sulla qualità della vita, sulla sicurezza, sull'economia. Confindustria Sondrio intende continuare a collaborare con operatori e istituzioni affinché dal dibattito allargato e dalla condivisione delle idee possano discendere progetti importanti per lo sviluppo del nostro territorio.

Dalla provincia