MAGGIO 2011 LA TRAGEDIA. 11 MAGGIO 2012 IL RICORDO. CON UNA NUVOLA BIANCA... 12.5.10.56

Eravamo in tanti. Centinaia e centinaia, con una foltissima partecipazione di ragazze e ragazzi. Là, dove la strada si inerpica dal fondo valle verso il Paradiso, la località di cui storicamente si parla sin dal Medioevo. Là dove è terra di cavalli, maneggio chiamato Meriggio dal monte le cui pendici iniziano proprio qui. Là dove una caduta da cavallo, giusto un anno fa, volse il destino di Rachele Mazza, tredici anni il 14 luglio, verso un ben altro Paradiso, lasciando sgomenti non solo i familiari, gli amici. Visse quel tragico momento tutto il Paese e ne fu testimone l'eco che l'incidente ebbe su tutti gli organi di informazione.

Venerdì 11 maggio, un anno dopo. Nello stesso luogo dove la sorte si è accanita, in tanti a condividere, non assistendo ma partecipando alla Messa, l'acuta malinconia del ricordo che si rispecchia negli sguardi di quanti, nelle mani la foto distribuite - non sul cavallo che amava tanto ma al mare - la guardano in effigie.

Il coro si alterna con il celebrante. Arriva il momento di Don Antonio, amico milanese dei genitori. Non è una predica la sua. Non è l'omelia. Il Vangelo serve per dare una sferzata, in un inno alla vita, in un appello commosso e ad un tempo quasi ultimativo, perchè noi non l'abbiamo cercata ma trovata e pertanto dobbiamo viverla tutta, intensamente. Non è la lacrimuccia che serve ma è l'esempio da seguire che conta. Appassionato, perfino nei toni, volto alle centinaia di ragazze e ragazzi quasi ad implorare di seguire questa strada.

L'Elevazione, il Padre Nostro. Scambiatevi un segno di pace. La Comunione che si protrae. Tanti si accostano al Sacramento. La benedizione.

Il papà Giovanni ringrazia ma ricorda anche come Rachele abbia guidato un'opera buona in Perù.

Uno stormir di fronde, il gracchiare discreto di due corvi che se ne vanno, facendo pensare, pur essendo coincidenza, al rispetto per quanto sta avvenendo sotto a loro. Ragazzi e ragazze del coro di San Rocco, accompagnato da chitarre e tamburelli. Ha celebrato Don Stefano, Direttore dell'Oratorio San Rocco Di San Rocco, il rione di Rachele. Nel cielo una sola grande nuvola, bianchissima, sulla vericale del maneggio. Anche qui una coincidenza ma nel cielo, unica nuovola, è rimasta sino alla conclusione del rito, poi ha cominciato a dissolversi, a disperdersi. Certo, una coinidenza, ma....

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