ASSOEDILIZIA CONCORDA CON IL SINDACO DI MILANO NEL RICONOSCERE ALL'IMU, SECONDO L'IMPOSTAZIONE DATA DAL GOVERNO, GRAVI EFFETTI DISTORSIVI 12.4.10.A..61

Prelievo elevatissimo, incostituzionale e foriero di effetti deleteri: a rischio l'equilibrio della locazione in Italia

Dichiarazione del Presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia, Achille Colombo Clerici: «L'obbligo per i Comuni di trasferire allo Stato la metà del gettito ricavabile teoricamente dall'applicazione della aliquota-base del 7,6 per mille, li costringe a praticare un prelievo elevatissimo a carico dei contribuenti, per ottenere le entrate necessarie a far quadrare i bilanci comunali.

Questo sistema rischia di prospettarsi come incostituzionale poichè, peraltro, impedirebbe ai Comuni di avere quella autonomia finanziaria che è prevista dall'art. 119 della Costituzione, e che permetterebbe ai singoli enti locali, attraverso imposte proprie, di perseguire, mediante la modulazione delle aliquote, particolari e specifiche politiche a sostegno di situazioni, attività e funzioni meritevoli di tutela: quali ad esempio la locazione privata di immobili.

Nella bozza di decreto governativo circolante prima del 5 dicembre 2011 era contenuta una norma che, in linea con la legge istitutiva dell'Imu (Federalismo Fiscale Municipale), prevedeva la riduzione dell'aliquota dell'Imu sperimentale al 4 per mille, per tutti gli immobili locati.

Con quale logica è sparita nel testo del "Salva Italia"?»

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