SONDRIO CITTA’ ALPINA 2007, INAUGURAZIONE E INAUGURAZIONE MUSEO NEL CASTELLO MASEGRA
Il complesso monumentale denominato Castello Masegra è il risultato di un avvicendarsi di costruzioni e di demolizioni: un primo nucleo risale probabilmente all'XI secolo, quando su un impianto antico (e preesistenze risalenti al periodo protostorico) la famiglia De Capitanei, feudataria delle pievi di Berbenno e di Sondrio, ne fece la sua dimora. Da una primaria funzione militare e di roccaforte guelfa, testimoniata dalle due torri, dalla muratura settentrionale e dai camminamenti di ronda, il castello andò assumendo un aspetto di residenza gentilizia in linea con il rinnovamento dell'epoca rinascimentale grazie ai nobili Beccaria. L'attuale volto ne mantiene le caratteristiche, con la loggetta sulla corte interna, le sale e le facciate decorate ad affresco, i portali e gli stemmi in pietra, la torre colombaia con la "camera picta". Gli interventi successivi, a partire dal Seicento fino al secolo scorso, sono stati prevalentemente orientati a funzioni militari; numerose truppe di occupazione (grigioni, spagnoli, papalini, francesi, lanzichenecchi) hanno lasciato traccia sulle mura del castello. Per la sua posizione strategica e baricentrica gravitante sul Capoluogo, il castello Masegra fu l'unico ad essere risparmiato dalla distruzione a tappeto delle fortificazioni di Valtellina attuata dai Grigioni nel 1536.
Confiscato dopo il 1797 ai Salis, fu utilizzato dalle truppe napoleoniche, accompagnando in seguito la storia della Provincia fino al passaggio al Demanio dell'intera struttura con funzione di caserma attuato dal senatore Enrico Guicciardi.
Il 24 maggio 2004 è stata sottoscritta una Convenzione tra Demanio e Comune di Sondrio per l'uso di alcuni spazi del Masegra e l'esecuzione di una serie di interventi di ristrutturazione.
Obiettivi e finalità
Il recupero del complesso castellano più significativo dell'intero territorio provinciale costituisce per il Comune di Sondrio il riappropriarsi della propria storia, rendendo nuovamente fruibile, dopo anni di abbandono e isolamento, lo spazio del Castello ai propri cittadini e a quanti visitano la Valtellina con un occhio attento alle testimonianze della storia e della cultura.
La creazione di un nuovo progetto museale (Museo Castello Masegra) va a integrare l'offerta culturale cittadina in una logica di rete territoriale.
Descrizione del progetto
Recupero immobile
Nel novembre 2002 è stato approntato un primo inquadramento complessivo per il restauro, nel maggio 2004 il Comune di Sondrio ha approvato un primo lotto di intervento sul "corpo orientale" volto al recupero funzionale (comprensivo di impianti tecnologici e centrale termica) dei tre livelli dell'edificio: interrato con destinazione a spazi espositivi e multimediali (Museo Castello Masegra), piano terreno con funzione espositiva (Esposizione permanente delle opere di Mario Negri) e primo piano con funzione di promozione. E' evidente come per una piena valorizzazione della porzione restaurata sia necessario procedere al recupero di altri spazi del Castello in particolare della piena fruizione del corpo palaziale quattrocentesco e della torre est. I lavori hanno interessato il corpo di guardia collocato sul lato est del complesso: consolidamento e restauro delle facciate, della copertura, costruzione della torre dei servizi e vano tecnologico.
Progetto INTERREG
Il progetto "Castello Masegra e Palazzi Salis: un circuito culturale dell’area Retica Alpina" finanziato dalla misura 2.2 dell’Iniziativa Comunitaria Interreg III A Italia-Svizzera con il sostegno della Regione Lombardia, volto a recuperare e valorizzare il patrimonio storico - artistico del territorio, vede quali enti promotori il Comune di Sondrio e la Regione Bregaglia e si avvale di un comitato tecnico-scientifico composto da studiosi e professionisti valtellinesi-valchiavennaschi e grigioni. Il Comune di Sondrio ha posto al centro del suo intervento uno dei beni architettonici più importanti della città: il Castello Masegra; le azioni che si sviluppano in Val Bregaglia sono invece tese alla valorizzazione di un patrimonio significativo costituito dai palazzi dei Salis, dimore palaziali sei-settecentesche e alla ridefinizione d’uso di alcune di queste strutture ormai parzialmente dimesse.
Attività realizzate
Sono stati completati il Museo Virtuale e il Centro di documentazione delle relazioni Valtellina-Valchiavenna e Grigioni con collocazione nel Castello.
Il Museo Virtuale contribuirà a promuovere una miglior conoscenza presso un largo pubblico della storia e del patrimonio culturale valtellinese e grigione, attraverso l’utilizzo di strumenti multimediali e il sito internet www.castellomasegra.org di informazioni e immagini relative sia ai numerosi beni architettonici e artistici, sia alle vicende storiche e culturali dell’area (visite virtuali e itinerari).
Il Centro di documentazione raccoglie in un database informatizzato saggi, documenti digitalizzati e una bibliografia ragionata, con il compito di sostenere il dialogo culturale tra i due territori anche attraverso momenti di studio comune, seminari, workshop, convegni.
Sintesi del progetto realizzato:
• stesura del progetto scientifico, progettazione e realizzazione del centro di documentazione sulle relazioni Valtellina, Valchiavenna e Grigioni
• Il centro di documentazione si caratterizza come un Museo virtuale con un percorso di lettura critica degli avvenimenti che hanno legato i due territori articolato in 12 saggi originali prodotti da esperti di diverse discipline e in una bibliografia ragionata. In modalità on line (www.castellomasegra.org) mediante due apposite sezioni (approfondimenti e bibliografia ) sono consultabili i saggi e la bibliografia
• L'allestimento multimediale è aperto al pubblico dal dicembre 2004 in un apposito spazio dedicato presso Museo Valtellinese di Storia e arte
• Messa in rete sul sito del museo virtuale nella sezione visite virtuali Messa in rete sul sito nelle sezioni stanze virtuali e percorsi di 4 stanze virtuali e 6 percorsi con la possibilità di scaricare testi divulgativi sul patrimonio artistico della valle
• Convegno di presentazione del progetto alla popolazione –marzo 2003
• Seminario di approfondimento con i partner svizzeri- febbraio 2004
• Convegno per una storiografia di frontiera –aprile 2004
• Manifestazione per il 700 anniversario della nascita di Petrarca-maggio 2004
• Quando la montagna unisce concerto -settembre 2004
• Presentazione e apertura al pubblico del museo virtuale –dicembre 2004
• Mostra il lungo Addio sull'emigrazione italiana in Svizzera- gennaio 2005
• Mostra su Alberto Giacometti - Percorsi lombardi - gennaio 2005
Soggetti coinvolti
Comune di Sondrio, Agenzia del Demanio, Soprintendenza Regionale, Interreg, Regione Bregaglia, Regione Lombardia