SONDRIO CITTA’ ALPINA 2007, INAUGURAZIONE. 3) L’INTERVENTO DI M.me COLETTE PATRON, (COMITATO INTERNAZIONALE)

Signora Bianca Bianchini, Sindaco di Sondrio

La scelta della giuria internazionale di fregiare Sondrio del titolo di Città Alpina dell’Anno 2007 La onora e Le rivolgo tutte le mie felicitazioni per questo riconoscimento.

Ogni anno una giuria internazionale composta dai rappresentanti del “gruppo di lavoro delle città alpine”, della commissione internazionale CIPRA e di Pro Vita Alpina, assegna il titolo di “Città Alpina dell’Anno”. Questo titolo premia le città che applicano i protocolli della Convenzione delle Alpi.

L’obiettivo principale della Convenzione delle Alpi è la protezione dello spazio alpino e lo sviluppo duraturo delle regioni. Dimostrare che l’ecologia e l’economia non sono necessariamente inconciliabili ma che possono perfettamente completarsi per pianificare l’avvenire, tenuto conto dei bisogni della popolazione.

Questo titolo ambito di “Città Alpina dell’Anno 2007” è stato conferito alla città di Sondrio. Si tratta così della 10^ città dell’arco alpino a ricevere questo riconoscimento e la 3^ città italiana, dopo Villach (Austria), Belluno (Italia), Maribor (Slovenia), Bad Reichenall (Germania), Gap (Francia), Herisau (Svizzera), Trento, (Italia), Sonthofen (Germania), Chambery (Francia, nel 2006).

La giuria ha voluto premiare il lavoro svolto per anni da Sondrio nello spirito della Convenzione delle Alpi, coniugando la protezione della natura e del paesaggio dell’arco alpino con uno sviluppo sociale ed economico duraturo rivolto verso l’avvenire.

Per esempio:

- La conservazione e la protezione dei terrazzamenti, i tipici muri a secco che sostengono i vigneti e che saranno a breve riconosciuti “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO,

- La realizzazione nel 1987 del Centro Documentazione Aree Protette,

- Il lancio del Sondrio Festival in collaborazione con il Parco Nazionale dello Stelvio, ecc…

La giuria ha valutato Sondrio in quanto città aperta e moderna con delle strette relazioni con altre regioni (numerose manifestazioni sono già programmate).

Sondrio si è assunta la responsabilità e l’impegno di mantenere l’eredità naturale e culturale acquisita e ad operare per lo sviluppo duraturo, che non è una moda, ma un imperativo, poiché i nostri comportamenti attuali compromettono il futuro dei nostri bambini.

Ognuno di noi può con le proprie scelte contribuire ad invertire la tendenza. E’ necessaria una forte volontà politica da parte delle collettività per giungere al necessario equilibrio tra sviluppo economico, vita sociale e presentazione dell’ambiente e delle risorse.

Lo spirito della Città Alpina è di essere condotti a pensare non come una città isolata in un dato luogo, ma come un anello di una catena che deve orientarsi verso un futuro efficace. Per questo motivo dobbiamo scambiarci tutte le nostre esperienze positive e negative, avere dei progetti comuni su delle tematiche prioritarie, intrattenere un lavoro di pubbliche relazioni, mettere tutte le nostre conoscenze ed applicarle nella pratica della Convenzione delle Alpi.

Valorizzare ciascuna delle sue ricchezze e condividere le conoscenze con le altre città;

Identificare le conoscenze - Valutare distribuirle, farle conoscere

Utilizzare e applicarle.

Questa alleanza fra Città Alpine deve essere animata e vitale, poiché abbiamo gli stessi interessi e una comune visione dell’avvenire, con tutte le somiglianze che ci avvicinano e le differenze che ci rafforzano.

Essere Città Alpina dell’Anno costituisce una grande responsabilità poiché questo riconoscimento non è solo una ricompensa per i risultati precedenti della città ma anche uno stimolo rispetto agli sforzi da compiere in futuro. Questo titolo invita altresì la popolazione a partecipare attivamente e profondamente con una doppia identità (locale e alpina) nel corso di quest’anno e di assumersi la messa in pratica della Convenzione delle Alpi.

Come tutte le altre Città Alpine Sondrio dovrà stabilire delle basi importanti per il suo futuro. Sondrio, polo di sviluppo regionale deve sentirsi ancor più responsabile e ciò deve implicare una collaborazione con le altre Città Alpine al fine di scambiare le esperienze e di sfruttare al massimo le sinergie.

E’ una grande responsabilità ma insieme arriveremo a far evolvere i comportamenti di tutti.

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