SONDRIO CITTA’ ALPINA 2007, INAUGURAZIONE. 1) L’INTERVENTO DEL SINDACO BIANCA BIANCHINI

Desidero porgere a tutti voi il più caloroso benvenuto, che è innanzitutto il benvenuto della città e dell’Amministrazione comunale oltre che mio personale, in questo giorno di apertura ufficiale di Sondrio Città Alpina dell’anno 2007.

Un particolare, affettuoso saluto va al professor Ettore Albertoni, Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, saluto che vuole essere un “bentornato”, dopo la consuetudine di presenza nella nostra città che aveva instaurato come Assessore regionale alle Culture e Identità e che noi abbiamo molto apprezzato.

Un saluto anche alla dott.ssa Chiara Marolla, Prefetto di Sondrio e a M.me Colette Patron, Presidente del Comitato Direttivo di Città Alpina dell’Anno che, per la prima volta, hanno varcato oggi la soglia di Castel Masegra .

Ed è proprio Castel Masegra il grande protagonista di questa apertura di Sondrio Città Alpina, castello che oggi restituiamo alla fruizione dei cittadini dopo l’intervento di recupero del corpo di fabbrica nel quale ci troviamo.

Sondrio città alpina trova in questo castello, che ha visto fluire da protagonista, la storia della città e della provincia una sintesi dei grandi obiettivi del progetto”Città Alpina dell’Anno” e che traducono in indirizzi politici e amministrativi gli ambiti di intervento identificati dalla Convenzione internazionale per la protezione delle Alpi.

Gli obiettivi dell’ IDENTITA’ e della PARTECIPAZIONE trovano attuazione in una serie di iniziative rivolte a rafforzare l’identità culturale della gente delle Alpi, perché ciascuno sia sensibile alla necessità di uno sviluppo sostenibile e dia il proprio contributo.

Fondamentali risultano dunque il coinvolgimento della popolazione e la valorizzazione dei progetti proposti dalle numerosissime associazioni che in città promuovono cultura, esperienze professionali, attenzione all’ambiente e alla natura, sport. In questo senso ci siamo mossi pensando ad una “riappropriazione” da parte dei sondriesi di questo castello, oltre che di una significativa parte del territorio comunale che sovrasta la città e che sarà oggetto di particolari iniziative.

Più in generale, stiamo progettando momenti di riflessione proprio sullo sviluppo della città, insieme con associazioni culturali, per cercare di delinearne l’identità, il filo conduttore, che riteniamo debba necessariamente riferirsi proprio ai temi della sostenibilità ambientale.

Alle Città delle Alpi viene richiesto di gettare ponti verso le realtà circostanti e poi anche verso territori più lontani, fuori dallo spazio alpino. Da qui la necessità prioritaria di CONSOLIDARE I PONTI CON LA REGIONE, con il territorio e sviluppare la cooperazione tra città dell’Arco alpino e qui vorrei ricordare le relazioni storiche tra Provincia di Sondrio e Cantone dei Grigioni, relazioni evocate da ogni pietra di questo castello; cooperazione, dicevo, orientata a scambi di esperienze ed elaborazione di interessi comuni; scambi che confluiranno successivamente anche tra le città gemellate con Sondrio ( Sindelfingen in Germania, Radovlijca in Slovenia, São Mateus in Brasile).

Una CITTA’ ORIENTATA AL FUTURO, quale è la Città Alpina dell’Anno, si impegna a sviluppare iniziative concrete ed innovative negli ambiti di intervento della Convenzione delle Alpi e progetti decisivi sono già in cantiere in tema di risparmio energetico, di miglioramento della qualità dell’aria, di sistema dei trasporti. Anche il museo virtuale del Castello va nella direzione dell’applicazione delle tecnologie per la comunicazione. Non dobbiamo tuttavia dimenticare che già la designazione è stata determinata da un impegno concreto e dimostrabile in questi ambiti.

E’ infine doveroso ricordare che Sondrio Città Alpina è il risultato dell’impegno dell’Amministrazione che mi onoro di presiedere - e voglio sottolineare il particolare contributo dell’Assessore Scarì e della Giunta – ma anche di quelle che ci hanno preceduto; così come sarà compito degli amministratori degli anni a venire lavorare per mantenere il titolo, continuando a perseguire con convinzione uno sviluppo sostenibile per la città e il territorio.

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