SUPERUTILITY DEL NORD, E IL SUD?

Si parla del matrimonio tra le ex municipalizzate di Milano e di Brescia. Argomento di nostro interesse per via dei grandi impianti idroelettrici di AEM in provincia

Potrebbe gia' essere pronto per la fine dell'anno il piano industriale per l'aggregazione di Aem e Asm, le due municipalizzate controllate dal Comune di Milano e di Brescia. E' quanto emerso dall'incontro di Milano tra il sindaco Letizia Moratti e il sindaco di Brescia Paolo Corsini.

''Pensiamo a un piano industriale e a un piano finanziario - spiega la Moratti - per verificare la possibilita' dell'integrazione. Poiche' le due aziende non hanno un modello di business identico, stiamo lavorando per dare ad Aem anche la parte che riguarda il ciclo idrico (MM) e i rifiuti (Amsa) perche' sia simile a Asm sotto il

profilo industriale''. Secondo i due sindaci, l'aggregazione potrebbe far fare ''un salto notevole nel mercato'' a entrambe le societa'. ''E' un'operazione di portata nazionale - sottolinea Corsini - che valuteremo anche con il governo''. Tra le prime tappe che porteranno all'aggregazione di Aem e Asm, i due Comuni intendono dotarsi di una consulenza terza rispetto agli advisor delle societa'. Saranno inoltre informati gli azionisti di minoranza e avviato un confronto politico tra maggioranza e opposizione.

Mentre si procede con l'aggregazione, si lancia un occhio alla societa' Enia, che opera nel bacino di Reggio Emilia-Parma-Piacenza: ''Non escludiamo - spiega la Moratti - di poter procedere con ulteriori aggregazioni''.

Sul progetto Aem-Asm aleggia la minaccia della sentenza della Corte europea sulla legittimita' della governance del comune di Milano in Aem, sceso sotto la soglia del 51% della societa': ''Non posso dare risposte - spiega la Moratti - su scenari che dipendono dalla Corte europea. Dico solo che il Comune deve continuare a garantire una governance tale per cui sia assicurato un servizio di qualita' per i cittadini''.

Se il Nord viaggia a ritmi sostenuti il Sud non rimane a guardare. Per Andrea Cozzolino, assessore campano alle Attività produttive, “anche nel Mezzogiorno può nascere una grande utility, attiva nell’energia e nell’ambiente. Il Sud - continua Cozzolino - è un grande giacimento naturale di sole e vento; perché non sfruttarlo per un’aggregazione nel settore delle fonti rinnovabili?”

Mauro D’Ascenzi, presidente aggiunto di Federutility, avverte che superare gli ostacoli strutturali del Sud Italia non sarà semplice: “Lo strumento migliore per creare aggregazioni sono le gare per la scelta del partner privati. Si possono immaginare - continua D’Ascenzi - aggregazioni di medio livello in cui si inseriscano delle aziende del Nord opportunamente incentivate a investire. Speriamo - conclude - che il Governo introduca appositi vantaggi nella prossima riforma dei servizi pubblici locali”.

Quindici – Federutility

Quindici – Federutility
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