IND - ANCHE IN PROVINCIA IL TFR RESTA PER LO PIÙ IN AZIENDA
Scaduto il termine sulla scelta di destinazione del trattamento di
fine rapporto maturando, Confindustria Sondrio ha effettuato un’indagine rapida presso le Aziende consociate per una prima valutazione delle determinazioni assunte al riguardo dai dipendenti dell’industria del territorio.
Anche in provincia di Sondrio si conferma il trend rilevato a livello nazionale. Oltre il 50% dei lavoratori ha infatti deciso di lasciare il trattamento di fine rapporto in Azienda, con dei distinguo in funzione della dimensione aziendale: nelle strutture
produttive di maggiori dimensioni vi è stata una percentuale di adesione ai Fondi chiusi, ovvero quelli di categoria, decisamente superiore rispetto alle realtà più piccole. Più articolata è stata invece l’adesione ai Fondi aperti con una significativa
frammentazione delle scelte individuali sulle diverse alternative presenti sul marcato.
“Tali risultati” commenta Corrado Fabi, Presidente di Confindustria Sondrio, “da un lato mostrano una grande prudenza da parte delle maestranze in merito ad una scelta così complessa e delicata, mentre dall’altro confermano la fiducia nel
proprio datore di lavoro quale garante del loro TFR”.
“Da un punto di vista più strettamente operativo ci preoccupa la frammentazione dell’accantonamento in vari Fondi chiusi negoziali, aperti e posizioni previdenziali
individuali. La carenza di una precisa normativa di riferimento e le gravose operazioni contabili che dal mese in corso devono essere predisposte, scaricano ancora una volta sulle Imprese adempimenti non propri con ulteriori aggravi per gli uffici amministrativi unitamente agli oneri economici e finanziari a fronte dei quali non vi sono stati temperamenti, nonostante le assicurazioni a suo tempo promesse”.
“Non dobbiamo infatti dimenticare che per la stragrande maggioranza delle Aziende questa operazione comporta un drenaggio delle risorse finanziarie proprie con inevitabile accesso al credito per farvi fronte. “Anche per questo” - conclude Fabi - “stiamo perfezionando col sistema bancario particolari linee di credito che possano sostenere le Aziende in questa evenienza avvalendoci anche del fattivo contributo del nostro Consorzio Fidi.”