IND. CONFINDUSTRIA SEZIONE METALMECCANICI: MAINETTI SUCCEDE A BOCCARDI
Due conferme e una novità per i metalmeccanici nella nuova Giunta di Confindustria Sondrio. La Sezione Metalmeccanici è la più importante all'interno dell'Associazione Industriali per il
numero di imprese e di addetti e per il fatturato che appresenta. Prima senza rivali nell'export provinciale, al quale assicura oltre l'80% dei 600 milioni di euro annui riversati dalla Valtellina
sui mercati internazionali, nonostante la visibilità più ridotta rispetto ad altri settori che producono direttamente per il consumatore finale. In vista del rinnovo della Giunta di
Confindustria Sondrio e della nomina del nuovo presidente provinciale, la sezione si è riunita in assemblea per eleggere i tre delegati che la rappresenteranno nell'organo direttivo
allargato. Il nuovo presidente è Paolo Mainetti, classe 1972, amministratore delegato della Valtecne di Berbenno, che succede a Giovanni Boccardi. Sarà affiancato da due
vicepresidenti: Raffaele De Peverelli, presidente della FIC di Chiavenna, e Luigi Lapsus, titolare della CLA di S. Giacomo di Teglio. Mainetti e De Peverelli sono già componenti della
Giunta di Confindustria, mentre Lapsus, anche presidente di Confindustria Sondrio Servizi, vi entra per la prima volta. "Sono onorato per questa nomina - sottolinea il neo presidente
Mainetti - e pronto a impegnarmi per essere all'altezza di chi mi ha preceduto. Sono consapevole delle difficoltà del momento, ma la crisi mi stimola a fare ancora di più e so di essere affiancato da due vicepresidenti di spessore e circondato da tanti imprenditori di provate capacità". Il metalmeccanico, con 35 imprese associate che impiegano complessivamente 1.800 addetti risulta, come detto, il più importante all'interno dell'associazione nonché il primo settore industriale in Valtellina e Valchiavenna. Si tratta di un comparto molto diversificato, incentrato sulle forniture industriali ma molto eterogeneo al suo interno con punte di vera e propria eccellenza. Si va dall'alluminio sottile per il packaging alle lavorazioni meccaniche di precisione, dalle apparecchiature per lo scambio termico ai componenti per il trattamento dell'aria, dalle tecnologie per il riscaldamento e la climatizzazione ai sistemi per impianti
energetici, fino ai motori nautici ed ai profili estrusi in acciaio. Risulta fra i comparti maggiormente investiti dalla crisi: anche per via della loro esposizione internazionale, le aziende soffrono la riduzione delle commesse e fanno i conti con portafogli ordini più corti rispetto al recente passato. È la conseguenza diretta delle difficoltà in cui versano i mercati di sbocco, ma non per questo è diminuito l'ottimismo negli imprenditori di un settore trainante per la nostra economia. "Non sottaciamo le difficoltà, né vogliamo nascondere la crisi o il ricorso di tante imprese agli ammortizzatori sociali - sottolinea Mainetti -, ma preferiamo concentrarci sulla ristrutturazione e sul riposizionamento delle nostre aziende. Guardiamo avanti con ottimismo, abbiamo fiducia nella nostra capacità di rinnovarci all'interno delle rispettive filiere produttive. La crisi, così come è arrivata, passerà e noi dovremo farci trovare pronti uscendone più forti di prima". La sinergia e la collaborazione fra le aziende della provincia sono un mezzo efficace, com'è dimostrato dalle iniziative avviate da Confindustria Sondrio che hanno portato ai soci importanti benefici. Una su tutte il Consorzio Valtel, che ha unito i grandi e i piccoli consumatori di elettricità garantendo sconti sulla bolletta energetica. "Su questa strada si dovrà proseguire - conclude Mainetti -, perché è proprio in questi momenti di crisi che il dialogo e la condivisione possono offrire un sostegno importante agli imprenditori e indicare la strada da seguire per superare i momenti difficili. Questo è il ruolo di
un'associazione come Confindustria e questo è l'orientamento che come Sezione Metalmeccanici intendiamo sempre di più promuovere".