COMUNE DI SONDRIO, VENERDÌ SI PARTE. INTANTO GIUDICHIAMO LA NUOVA GIUNTA. UN PO' DI NOTE ANCHE NOSTRE

Venerdì le nomine - La Giunta - Quattro note del direttore

Venerdì le nomine

Venerdì prossimo si insedierà il Consiglio Comunale. Primo atto la nomina del Presidente del Consiglio e poi le Presidenze di Commissione. Si conosceranno inoltre i nomi dei capigruppo, alcuni dei quali sembrerebbero già delineati: Schena, Giugni (fin che non andrà alla Presidenza dell'ASM), Del Curto, Limuti e, per le minoranze, Provera, Bordoni, Massera, Forni. Però è bene aspettare venerdì, anche per la Presidenza del Consiglio che per logica dovrebbe andare all'avv. Schena, di gran lunga il miglior personaggio fra le sei liste pro-Molteni.

La Giunta

Pochi commenti sulla composizione della Giunta, in parte quella preannunciata alla vigilia sulla stampa, in parte varata a sorpresa. Uno per uno:

- Vicesindaco, Lavori Pubblici Michele Iannotti. Persona con esperienza in Comune, ultimo superstite della fu-Margherita. In una discussione con un fan di Molteni la battuta "perfetta interpretazione della via Gramsciana al potere" (x-1). Subito una replica stizzita per citare Molteni che in campagna elettorale e anche dopo ha sempre sostenuto che la politica non c'entra, che in Comune di Sondrio contano le cose amministrative. Ma che si tratti di una via Gramsciana lo ha rivendicato lo stesso segretario del PD Costanzo. Venerdì 9 sulla Provincia di Sondrio il suo intervento con la rivendicazione della vittoria del PD con sei suoi assessori in Giunta (più il Sindaco). Gli altri due sono di Rifondazione e di Sondrio Accesa. Di quei sei però solo uno, il Vicesindaco, di provenienza Margheritina.

Vicesindaco per esperienza ma anche per rendere meno acre il progressivo dissolvimento, o emarginazione, dell'ala cattolica del PD.

- Bilancio, organizzazione, SECAM: Giampiero Busi, in passato Presidente del Consiglio Comunale. Anche gli oppositori d'accordo che il Bilancio è in buone mani (xx-2)

- Urbanistica e mobilità: Fabio Colombera. (xxx-3). Bisogna vederlo all'opera.

. Pubblica Istruzione, Cultura: Marina Cotelli. Scelta scontata. Ha respirato cultura in famiglia, ha fatto diverse cose, ora le deve fare per la città.

- Turismo, Ambiente, ASM, Polo Tecnologico: Alfio Sciaresa. Curriculum personale di tutto rispetto. Bisogna vederlo all'opera.

- Politiche sociali, giovani: Carlo Ruina. Collaudatissimo. In Comune da una vita. Fa parte della sinistra estrema ma non è un estremista. Dopo un secolo finalmente è messo alla prova.

- Commercio, attività produttive: Francesco Ferrara. Sondrio Accesa è stata determinante nell'elezione del Sindaco e l'assessorato ne è la conseguenza. Sarà interessante vedere quando alcuni nodi verranno al pettine se sarà lui a cedere o Molteni.

- Sport Omobono Meneghini. Sportivo in gioventù

Il quadro deve essere completato con le nomine interne al Consiglio Comunale e quelle esterne di competenza del Sindaco. Importanti quelle per l'ASM per le quali è scontato che il Sindaco nominerà persone di sua fiducia (xxxx-4).

Luca Alessandrini

Quattro note del direttore:

(x-1) Credo che la migliore definizione di quanto successo a Sondrio sia stata data dal Giustolisi, vera e propria colonna di "Sondrio Democratica" quando davanti a palazzo Pretorio sostavano in molti attendendo l'arrivo dell'appena rieletto Sindaco Alcide Molteni. Lapidario "Abbiamo fatto un colpo di Stato". Noi precisiamo, legittimo, democratico certamente, ma un ribaltone comunque di carattere politico. Politico e non amministrativo come, comprensibilmente, sosteneva Molteni. Un bel bis. La prima volta di Molteni, acuta regia di Carnini, fu resa possibile dalla rottura in due tronconi degli allora ex democristiani. Vigano, Sindaco in pectore, per via della rottura non riuscì ad andare al ballottaggio che avrebbe tranquillamente vinto. Ci andò Molteni con il rappresentante della Lega e Molteni fu Sindaco. Quattro anni dopo altri problemi, in particolare di e in Forza Italia e Lega per conto suo. Ora di nuovo un bel grazie al centro-destra per avere confermato le previsioni,di parecchio tempo fa, della Gazzetta di Sondrio quando si escludeva che il centro-sinistra potesse vincere a Sondrio, e i risultati delle politiche lo hanno confermato. Si scriveva però, ripetutamente, che se il centro-sinistra non poteva vincere c'era invece il centro-destra che poteva perdere. Detto e fatto. Quindi c'è del vero nella citazione di Gramsci. Sia a Roma che a Sondrio. Però si tratta di una subordinata o quantomeno fattore concorrente

(xx-2) Visto che il Bilancio viene considerato in buone mani, ci vorrebbe una rapida entrata in azione quantomeno per due cose importanti. Per prima cosa la revoca della delibera del Commissario con quell'odioso aumento delle tariffe cimiteriali (attenzione alle modalità di calcolo…!!!), magari valutando anche le altre cose fatte non opportunamente, come il Bilancio la cui scadenza è il 31 di questo mese. Secondariamente la restituzione alla Parrocchia dei 44 mila e rotti €uro riscossi per i ponteggi montati per la tinteggiatura della Collegiata, legge e regolamenti alla mano. Quando il sottoscritto ha sollevato il problema sulla stampa per un po' di giorni veniva continuamente fermato da gente, fedeli, tiepidi, mangiapreti che si dichiaravano d'accordo con me. Tenga presente l'assessore che l'usucapione non è possibile, e una ragione c'é. E che una parte importante della piazza è tuttora proprietà della Parrocchia senza che nessun atto abbia autorizzato il Comune a trasformarlo di proprio uso, parcometri compresi.

(xxx-3) Non entriamo nel merito. Se Molteni l'ha scelto avrà i numeri. Dipende naturalmente da come sarà il suo approccio con il documento di piano. Sondrio avrebbe infatti bisogno di obiettivi ambiziosi nel quadro di processi di cambiamento di dimensioni notevoli, coerenti con la visione di Quadrio Curzio di una vera e propria Regione Alpina. Sia consentita però una battuta su una delega alquanto buffa: "urbanistica e mobilità". Un po' come se per i servizi Sociali ci fosse S.S. e problemi dell'handicap o come per la P.I. ci fosse la delega P.I. e Biblioteca o come per il Bilancio ci fosse la delega Bilancio e patto di stabilità. Eccetera.

(xxxx-4) Il Comune ha il 65% e quindi può nominare, nel rispetto dello Statuto societario, chi vuole. Non ora, ma in base al Codice Civile alla scadenza del mandato, peraltro fra poche settimane. Da tener presente comunque che c'è un 35% di capitale privato con tutto quello che ne consegue.

a.f.

Luca Alessandrini - Note a.f.
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