Fondazione Fojanini: Murada ha lasciato la Direzione. Dispiace
In merito alle dimissioni del direttore della Fondazione Fojanini Graziano Murada si precisa che la
lettera di dimissione è stata protocollata in data 28.06.2018, con decorrenza 01.01.2019. Le
motivazioni sono di carattere personale e legate alla sua attività di Sindaco, nonché all’avvicinarsi
dell’età pensionabile.
Il consiglio di amministrazione, nella seduta del 11 dicembre 2018, ha chiesto al Direttore di
rimanere al suo posto fino a fine aprile 2019, in quanto è in corso, anche su richiesta dello stesso
Direttore, una revisione dello statuto e una calibrazione dell’attività del centro di via Valeriana.
Questo per garantire alla struttura una tranquillità economica e superare l’atavico problema di
una cronica difficoltà finanziaria. La necessità di avere garanzia finanziaria certa e stabile, nella
parte corrente, permetterebbe, ad esempio, di accedere più tranquillamente ai bandi europei che
necessitano sempre più di anticipazioni di cassa. Il fatto che la struttura è operativa da oltre 45
anni, solo la fondazione Mach (San Michele all’Adige - Tn) vanta una storia più antica, significa che
buona parte del mondo agricolo, soprattutto quella miriade di piccoli produttori che sono
“l’ossatura” della realtà agricola provinciale, riconosce alla Fojanini una valenza importante e
fondamentale. I numeri di chi accede ai servizi , dimostrano, che è un partner affidabile su cui si
può contare in ogni momento.
Per questo, oltre alla modifica dello statuto, a cui si sta lavorando con gli enti finanziatori, si
metteranno sul piatto, per il prossimo quinquennio, proposte innovative e cruciali, condivise con
tutti gli attori del settore, in questa fase positiva di rilancio dell’agricoltura e dell’agroalimentare,
per permettere alla nostra provincia, di rimanere al passo nelle innovazioni tecnologiche del caso.
Inoltre, è già stato programmato per il 20 febbraio, un incontro in Fojanini, con l’assessore
Regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, per altro, componente dell’attuale Cda, per individuare nuove
strategie atte a valorizzare ulteriormente, il ruolo della Fondazione in ambito Regionale.