UCT - IN PROVINCIA CHIUSO OLTRE IL 55% DEI DISTRIBUTORI

Le nuove norme saranno penalizzanti per le zone come la nostra

Anche in provincia di Sondrio abbiamo registrato una significativa adesione a questa prima giornata di sciopero nazionale promosso dalle principali organizzazioni di categoria.

Degli impianti di distribuzione associati all’Unione infatti oggi più del 55% è rimasto chiuso, dimostrando chiaramente come anche la nostra provincia si unisca al coro di no all’ipotesi di liberalizzazione del settore prospettata dall’attuale Governo.

Un’ipotesi che sembra pensata più per avvantaggiare la grande distribuzione che non per venire effettivamente incontro ai consumatori e che va a toccare direttamente solo l’ultimo anello della catena produttiva e distributiva, quello più debole e quello che ha i margini di guadagno più ridotti sul prezzo finale.

Una manovra che non avvantaggerà i consumatori perché non porterà significative variazioni sul prezzo finale e che potrebbe rilevarsi particolarmente critica per una realtà territoriale come quella della nostra provincia.

Data la particolare conformazione del nostro territorio risulta infatti chiaro come in molte zone periferiche la stazione di servizio rappresenti oltre che una semplice attività commerciale, anche un vero e proprio servizio portato alla collettività; il timore è che la concorrenza che si potrebbe generare con la grande distribuzione possa determinare la chiusura di molte attività dei centri minori, causando così non pochi disagi ai residenti.

Beatrice Martelli

Beatrice Martelli
Dalla provincia