MA COSA SARANNO 'STI CROTTI?!?
Se in Valchiavenna esiste qualcosa di tipico e di quasi esclusivo, questo è il crotto. Quasi esclusivo, perché i crotti, quelli autentici con tanto di soffio fresco naturale detto "sorèl" e inseriti in nuclei, oltre che nel territorio valchiavennasco sono documentati solamente nella val Bregaglia elvetica, a Stazzona lungo la riviera occidentale del lago di Como, a Cama nei Grigioni, in alcune località ticinesi e a Borgofranco d'Ivrea in Piemonte.
In Valchiavenna esiste la maggior concentrazione di crotti, tanto che si sta facendo strada l'idea di chiederne il riconoscimento all'Unesco come patrimonio dell'umanità.
Edito da World Images di Sondrio con il patrocinio del Centro di studi storici valchiavennaschi e dell'Accademia del pizzocchero di Teglio, in questi ultimi giorni è uscito un libro di 320 pagine sui crotti della Valchiavenna, curato da Guido Scaramellini e arricchito di splendide immagini a colori scattate dal fotografo Livio Piatta. Allo stesso Scaramellini si devono i capitoli incentrati sulla storia del crotto, mentre gli altri autori del volume sono il geologo Alessandro Ciarmiello, che ha preso in considerazione il fenomeno del "sorèl", don Remo Bracchi, che ha trattato l'etimologia, e l'architetto Cristian Copes, che si è soffermato sull'architettura del crotto e la sua evoluzione nel corso dei secoli.
L'iniziativa editoriale è stata sostenuta dal Credito Valtellinese, dalla Comunità Montana della Valchiavenna, dal Bim, dal Comune di Chiavenna e da diversi privati. Il libro, i cui testi in italiano sono stati tradotti in inglese dal traduttore Alessandro Ferretto, si apre con la presentazione del presidente dell'Accademia del pizzocchero di Teglio Rezio Donchi e del dottor Gianfranco Avella, già procuratore della Repubblica a Sondrio. All'interno del volume non si parla solo dei crotti valchiavennaschi, ma anche di quelli di Stazzona, dei grotti della Mesolcina e del Ticino e dei balmetti di Borgofranco d'Ivrea. Data l'importanza culturale, ma anche economica e turistica, dei crotti di Valchiavenna, si è scelto così di dedicare un'altra pubblicazione al tema, che contiene numerose fotografie e notizie inedite che arricchiscono ulteriormente il libro, particolarmente raffinato e ben curato.
La presentazione del volume si terrà mercoledì 12 dicembre a Sondrio presso la sala del Bim, con inizio alle ore 18. Dopo il saluto del presidente del Bim Cioccarelli e le presentazioni di Gianfranco Avella e Rezio Donchi, interverranno il fotografo Livio Piatta e gli autori Guido Scaramellini e Cristian Copes.
Leggendo il volume emerge che una positiva campagna di concreta valorizzazione è stata già lodevolmente portata a termine nel nucleo di Cama in Mesolcina. Altrettanto è urgente fare in Valchiavenna, anche se qui, per l'alto numero di crotti, un intervento del genere è di gran lunga più impegnativo. D'altra parte uno dei compiti dei contemporanei è salvare e valorizzare quanto ci è stato consegnato dagli antenati, combattendo l'abbandono ed evitando interventi che snaturino le caratteristiche costitutive di questa importante rara testimonianza culturale, architettonica e paesaggistica, con ricadute notevoli sul turismo e sull'economia della valle.
Il giornale suggerisce:
www.ollare,com (Floriana Palmieri) Da oggetti semplici, a costi contenuti a raffinate opere d'arte nella famosa pietra ollare della Valmalenco
www.nereal.com Siti web, produzione video ecc. Sulla home page una sequenza-video sulla Valtellina da vedersi
www.radiotsn.it "Radio della provincia di Sondrio! Notizie, buona musica e tanto altro!"