I Comuni contro la crisi. Qualche esempio. E la Regione apre le palestre a tutti
La crisi morde. Gli amministratori si mangiano le mani e mettono a dura prova il loro fegato vedendo – almeno nei nostri Comuni dove la saggia amministrazione è ospite fisso della casa – i soldi che hanno in cassa, le opere che potrebbero partire, le imprese che potrebbero operare, i lavoratori che potrebbero lavorare ed invece non poter far niente perchè il famigerato patto di stabilità lo impedisce. Il patto viene da lontano, 1997 e da un altro pianeta, tale dovendosi considerare un'Europa sempre meno sentita dai cittadini come le elezioni europee del 2014 dimostreranno.
In Valle non si sta fermi. Lo dimostra qualche esempio che portiamo o di interventi di una certa strategia come i due di carattere territoriale di Sondrio e Tirano, oppure gli altri interventi cui accenniamo. Cominciamo dal capoluogo che pone mano, per quello che è possibile fare nella ristrettezza visuale del PGT approvato due anni fa, a una revisione della sua pianificazione anche se non nella logica da anni 2020, quella del piano-processo.
Comune di Sondrio Revisione PGT
Si rivede il Piano di Governo del Territorio. Nei 2 anni di vigenza del PGT diversi piani attuativi in conformità al Piano delle Regole (PdR) (Ambiti nn.8, 10, 16 e 18) ed al Documento di Piano (DdP) ovvero gli AT 2.7 e 2.3) hanno preso avvio o sono in fase di realizzazione o già conclusi. Poi attuando alcuni ambiti del PdR (nn. 11 e 15) e del DdP (AT 2.4) ai fini operativi è stato necessario procedere a contenute modifiche della perimetrazione, nonché, su istanza della Provincia Italiana dell’Istituto delle Suore di Santa Croce si è proceduto alla variante al PGT relativa alla riclassificazione del complesso conventuale di San Lorenzo. Va infine preso atto della situazione di crisi economica che suggerisce di rivedere alcune previsioni, nel rispetto dell’impostazione complessiva originaria dello strumento vigente.
L’Ufficio Tecnico ha tenuto nota, delle semplificazioni e chiarificazioni che potrebbe essere utile apportare alla normativa (su alcune delle quali,
per motivi contingenti, è già stata chiesta all’estensore del PGT stesso un’interpretazione autentica (– che competerebbe a chi ha approvato le norme, non a chi le ha preparate che, al più fornirà il supporto tecnico...! ndr -) nonché degli errori materiali riscontrati.
Nella situazione sopra esposta, si tratta di dare inizio ad un procedimento di revisione del PGT che aggiorni il Piano stesso, senza alterarne l’impostazione complessiva originaria, di correggere i piccoli errori materiali riscontrati in fase applicativa, di apportare all’apparato normativo dello stesso le semplificazioni, le integrazioni ed i chiarimenti che si valuteranno opportuni sulla base dell’esperienza operativa di questi 2 anni; di dare a tutta la cittadinanza una pari opportunità, stabilendo un tempo congruo (60 giorni) nel quale possano essere presentate proposte o richieste di modifica dello strumento, che verranno esaminate in relazione agli obiettivi individuati dall’Amministrazione comunale sotto il profilo della compatibilità con l’impostazione complessiva originaria.
Decisione quindi di dare avvio, anche ai fini della Verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS) al procedimento di revisione del Piano di Governo del Territorio vigente, che aggiorni il Piano stesso senza alterarne l’impostazione complessiva originaria, ne corregga i piccoli errori materiali riscontrati in fase applicativa, ed apporti all’apparato normativo dello stesso le semplificazioni, le integrazioni ed i chiarimenti che si valuteranno opportuni sulla base dell’esperienza operativa di questi due anni;
Tirano: due ettari da utilizzare
Il Comune di Tirano è proprietario di un’ampia area situata in Tirano, località Rodun, una serie di mappali che identificano l'ampia area sterrata e pianeggiante, di approssimativi mq. 19.200, con ingressi dalla via Polveriera e dalla via del Rodun, in zona urbanizzata. Confina a sud con la centrale di teleriscaldamento, ad est con la via Polveriera, a nord ed ovest con la strada comunale del Rodun (proseguimento della via S.Giuseppe).
L’ente intenderebbe valorizzare tale area attraverso la vendita parziale o totale della stessa, con lo scopo di destinarla ad attività ricettive che abbiano stretta dipendenza con il territorio (legata ad attività agricole tipiche, alla gestione del bosco, ecc.) in modo da creare un polo d’interesse turistico in grado di orientare i visitatori verso le tipicità enogastronomiche del tiranese che diventi anche motore per il mantenimento del territorio.
Il Comune invita pertanto chi fosse interessato a proporre iniziative e chi è nelle condizioni di contrattare con la pubblica amministrazione, a presentare proposte circostanziate per lo sviluppo di tale area. L’Ente le valuterà, sceglierà la più interessante e bandirà in breve tempo una gara per la valorizzazione dell’area secondo le scelte effettuate. A gara conclusa si provvederà a conformare la previsione urbanistica ai risultati ottenuti.
Proposte entro e non oltre le ore 12 del 21 novembre p.v. con una relazione che indichi la superficie impegnata dall’intervento e quella che potrà essere restituita alla città, eventualmente sistemata, i principali dati urbanistici (volumi, superfici coperte,….), la dimensione economica dell’investimento complessivo, valutazioni sul ritorno occupazionale derivante dall’iniziativa, schemi grafici che permettano la comprensione di come l’iniziativa si svilupperà nell’area, ritorno economico o in opere ricevuto dal Comune. Nella successiva fase di gara si richiederanno le necessarie qualificazioni tecniche ed economico-finanziarie per la contrattazione con il Comune e la proposta diventerà vincolante per il vincitore.
I tempi sono duri ma questo è il caso della possibilità anche di investimenti esteri per una certa combinazione produttiva italo-svizzera che potrebbe esserci se...
'Fiumi sicuri': sabato 9 il Mallero
È previsto sabato 9 novembre l'intervento di taglio e rimozione della vegetazione che si trova nel tratto di Mallero tra piazza Cavour e piazza Garibaldi: un lavoro importante per
agevolare il normale e sicuro decorso dell'acqua, che verrà eseguito dalla Protezione civile, in particolare dal gruppo comunale di Berbenno e dal gruppo volontari di Sondrio.
“Un intervento necessario - afferma Pierluigi Morelli, assessore comunale all'Urbanistica, ambiente e mobilità - in quanto la vegetazione, oltre a essere esteticamente poco bella, ostacola il normale flusso dell'acqua, con la possibilità di incidere sulla sicurezza. Vorrei per tanto ringraziare i gruppi della Protezione civile che parteciperanno con i loro volontari, la cooperativa Bucaneve organizzerà un piccolo break per i lavoratori e la Secam che si occuperà della rimozione dei detriti”.
Proprio per l'importanza di questa operazione la volontà dell'Amministrazione comunale è quella di non ridurlo più, com'è stato finora, a un intervento di gestione straordinaria: “Vogliamo mettere in atto azioni costanti e risolutive, almeno per quanto riguarda il tratto di fiume che va da Gombaro alla confluenza con l'Adda, il tutto grazie alla collaborazione dello Ster di Sondrio, la sede territoriale di Regione Lombardia. Grazie a questa sinergia lo Ster stesso si è dimostrato attento e disponibile a tentare la strada di assegnare ai privati il mantenimento di questo tratto” conclude l'Assessore.
L'intervento rientra nel protocollo 'Fiumi sicuri'. “Stipulato da Regione Lombardia con l'obiettivo di pulire i fiumi del territorio, conferisce alla Provincia il ruolo di organizzare i gruppi di volontari e di individuare i corsi d'acqua che necessitano di essere puliti. Una volta definiti, grazie anche alla collaborazione dello Ster o dei Comuni, viene stilato e approvato un programma operativo” afferma Graziano Simonini, Comandante della Polizia Provinciale di Sondrio e Responsabile provinciale della Protezione civile, nello specificare l'iter del Protocollo 'Fiumi sicuri'.
Il programma di quest'anno della Provincia prevede 16 corsi d'acqua sui quali occorre intervenire, un'operazione che generalmente viene eseguita o in primavera o in autunno e possibile anche grazie alla numerosa partecipazione di volontari di cui gode la Protezione civile provinciale: “Oltre mille e 500” specifica Simonini.
“Durante la giornata di sabato, che si svolgerà dalle 8 alle 14 e solo in caso di bel tempo, verranno usati scuri, motoseghe, falcette nonché un piccolo trituratore che purtroppo non riuscirà a fare tutto il lavoro di rimozione, ma che contribuirà a risparmiare tempo ed energie” ha specificato Pierangelo Nobili, Responsabile Gruppo volontari per la protezione civile e l'antincendio boschivo di Sondrio .
A supporto di questi mezzi verranno impiegati anche quelli della Colonna Mobile, in quanto forniti di Gru per scendere oltre il margine: “La speranza è di riuscire a dotare la Colonna Mobile di un biotrituratore, affinché il materiale venga macerato sul posto: distribuire i detriti dove è stata tagliata la vegetazione, oltre ad assicurare un grosso risparmio di tempo,
ritarda la loro ricrescita” conclude Simonini.
Luci di Natale nel capoluogo
Non si dimentica il Natale Il Comune realizza anche quest'anno le iniziative natalizie delle luminarie in collaborazione con l’Unione del Commercio - e l’Associazione Sondrio Shopping – che negli ultimi due anni ha promosso la partecipazione dei propri aderenti per l’installazione, in occasione delle feste di fine anno, di addobbi e luminarie natalizie lungo le vie della città. Non nel centro storico e in Galleria Campello in quanto l’Associazione Centro Storico e i commercianti di Galleria Campello hanno sempre gestito delle proprie luminarie.
Le vie cittadine storicamente interessate all’installazione delle luminarie natalizie indicativamente, sono: Viale Milano, Via De Simoni , Corso Italia, via Piazzi, Corso Vittorio Veneto, via XXV Aprile, via Trento, via Trieste, P.le Bertacchi, via Mazzini, via Nazario Sauro.
Per quanto riguarda il centro storico: Via Dante, Via Ferrari, Via Beccaria, P.za Cavour, Via Pelosi e Via M. Quadrio. Provvederà l’Associazione Centro Storico, così come i commercianti di Galleria Campello per la Galleria stessa.
Chi paga?
A carico dei commercianti
A carico dell’Associazione acquisto o noleggio delle luminarie e attrezzature di servizio a partire dall’inizio di novembre, verifica del funzionamento, contratto di fornitura di energia elettrica, smontaggio degli impianti al temine delle festività natalizie.
A carico del Comune
Ovviamente anche il Comune deve fare la sua parte e così s’impegna a rimborsare all’Associazione, a titolo di contributo di compartecipazione alle spese gestionali derivanti dall’installazione delle luminarie natalizie, comprese le luminarie installate dall’Associazione Centro Storico e dai commercianti di Galleria Campello, una somma pari alle spese effettivamente sostenute per i consumi di energia elettrica, gli oneri per l’installazione dei contatori e i relativi allacciamenti da parte dell’Azienda autorizzata alla fornitura di energia elettrica, nonché gli oneri di eventuali installazione di alberi di natale nelle piazze centrali comunali con un limite massimo onnicomprensivo di € 12.000
Sondalo. Oltre 6 milioni per il Vallesana
Sulla base dell’Accordo di Programma tra le Regione Lombardia, la Provincia di Sondrio, la Comunità Montana Alta Valtellina ed il Comune di Sondalo sottoscritto in data 17/03/2000, per il recupero ed il pieno utilizzo del complesso immobiliare "Vallesana" la Comunità Montana Alta Valtellina, che “ funge da stazione appaltante con l’espletamento delle prestazioni della progettazione ed esecuzione dei lavori nonché di progettazione e fornitura degli arredi ed attrezzature necessarie al funzionamento del complesso immobiliare” ha approvato la progettazione definitiva. La spesa complessiva presunta dei lavori degli interventi di 2° lotto ammonta ad € 6.167.179,93 di cui € 4.487.148,28 per lavori ed oneri della sicurezza ed € 1.680.031,65 per somme a disposizione dell’Amministrazione.
Grosio. Tre opere al via
- Marciapiede. Si rifà il marciapiede di Via Milano, lato sinistro con inizio dietro ai giardini pubblici e prosecuzione verso Grosotto per 460 metri. Il Comune ha infatti approvato il progetto preliminare-definitivo che comporta una spesa di 240mila €uro. Un intervento reso indispensabile dallo stato attuale per i vari cedimenti intervenuti dopo la posa del condotto delle acque bianche nel corso degli anni 2011 e 2012.
- Via il muro. Messa in sicurezza della viabilità all'incrocio tra Via Valorsa (strada vecchia) e Via Vanoni in località Dosso eliminando il muro in pietrame che ostruisce la visibilità anche per chi utilizza il parcheggio pubblico. Approvato il progetto- L'intervendo costerà 30.000 €uro.
- “Locanda valgrosina”Altro progetto approvato, per 30.000 €uro di spesa, quello per adeguare l'impianto elettrico e di emergenza presso l'immobile di proprietà comunale a Fusino denominato “Locanda valgrosina”
Valdidentro
Valdidentro intervento di manutenzione dell'acquedotto in San Carlo di Semogo. Rilevante visto che richiede 240.000 €.
Valdisotto
Restauro conservativo e sistemazione esterna della Cappella votiva di S.Martino in Via Dosso della Benedizione angolo Via Fraccari nella frazione di Cepina. Approvato il progetto preliminare con importo previsto in € 50.000 per poter procedere ulteriormente.
Delebio
E intanto a Delebio si sono tirati i conti finali della RSA: €. 4.850.000,00 finanziato nelle “Iniziative emblematiche 2011 bando CaRipLo” ecofinanziato dalla Regione.
Torneremo in argomento ma intanto ricordiamo anche le vendite in programma:
Due scuole, e una caserma, all'asta
Il prossimo 28/11/2013 in Comune di Novate Mezzola si terrà l’asta pubblica per l’alienazione di un bene immobile di proprietà comunale, con relativa area cortilizia situato in via san Fedele, incrocio con via Ligoncio, Epoca di costruzione del manufatto: a più riprese anno 1950/1970. Ci sono tre piani fuori terra u una superficie coperta di mq 405. Piano interrato - n° 1 scantinato con una superficie coperta di mq 75. Volume totale mc 4.270. L'area cortilizia è di mq 750
Il Comune come minimo vuole oltre 311.000 €uro dato che il prezzo a base d’asta è di € 311.850,00
Aprica fa lo stesso
Il Comune di Aprica vende lil Palazzo dove c'era la scuola di Liscedo
Il Comune di Aprica ha deciso di vendere il palazzo delle ex scuole di Liscedo. Considerato che si tratta di un bell'edificio da mantenere. Se il Comune avesse i soldi lo farebbe volentieri ma con il patto di stabilità non c'é niente da fare.
L'edificio è di due piani, costruito negli anni '70, ha dovuto poi fare i conti con la diminuzione delle nascite per cui non ha fatto in tempo ad ospitare scolari. C'é da rimettere a posto il tetto, la posizione é decentrata lungo la strada che scende dalla SS39 per poi risalire verso la centrale ex Falck, il prezzo a base d'asta è tale da ivogliare qualcuno all'acquisto e quindi salla rimessa in ordine dell'edificio. Prezzo di partenza 23.000 €uro
Villa invece vende l'ex caserma
Villa di Chiavenna ha deciso di vendere l'ex caserma della Guardia di Finanza in località Campaccio a circa 1200 m. di quota.
Costruito nel 1897, nel 1944 danneggiato dalla guerra è stato poi ripristinato dal Genio Civile. 13 anni fa ha deciso di comprarlo il Comune.
Ci sono due piani fuori terra (il primo ex uffici, cucina, camerate e bagni) e sottotetto (accessibile adibito a camerone) con grosse mura in pietra, solai e tetto in legno con piode. Infissi in legno e , scala esterna in muratura. C'è l'acqua ma non il riscaldamento e l'impianto elettrico
Vogliono almeno 110.000 €uro.
Regione: Palestre scolastiche aperte a tutti
Decisione della Giunta regionale – che nella stessa seduta ha deciso un contributo di 40.000 €uro per la gara di fine a nno a Bormio valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino – discesa -
di approvazione dei criteri per l'assegnazione di contributi per la riqualificazione di impianti sportivi scolastici di uso pubblico. Interventi che dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2015. L’impegno finanziario per la Regione ammonta a 1,5 milioni di euro e i beneficiari di contributo saranno i proprietari delle palestre scolastiche (Comuni e Province).
"Un frutto concreto dell'attuazione dell'Accordo di Programma Quadro per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia da 20 milioni approvato lo scorso 13 settembre". Così Antonio Rossi, assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia commenta la delibera, approvata dalla Giunta, sui criteri contenuti nel bando di assegnazione di contributi per rendere accessibili le palestre al pubblico in orario extra-scolastico. Lo stesso strumento consentirà anche la riqualificazione degli impianti sportivi, per migliorarne la fruibilità, l'attrattività e il pieno
utilizzo da parte di tutti. incrementandone l'utilizzo, anche in orario extra-scolastico, da parte dei cittadini e delle società sportive".
Il bando permetterà di finanziare accessi diretti dall'esterno alle strutture sportive, opere di riqualificazione, ristrutturazione, ammodernamento, ampliamento e completamento, senza escludere l'adeguamento tecnologico, il contenimento dei consumi energetici, l'abbattimento delle
barriere architettoniche.
Il bando, cui potranno accedere Comuni e Province quali proprietari delle palestre, verrà aperto, con la modalità a sportello, con una dotazione di 1,5 milioni che potrà essere incrementata fino a 2,5 a fronte di un ampio riscontro dell'iniziativa. Il contributo, a fondo perduto, sarà pari all'80 per cento della spesa ritenuta ammissibile per i Comuni non montani fino a 3.000 abitanti e per quelli montani
fino a 5.000, mentre sarà del 50 per cento per tutti gli altri soggetti.
(Ln - Milano, 09 nov)
Nota
Una scelta giusta. In qualche caso è già così. In altri no ma si deve capire che non si può avere, esempio, una palestra per poche ore scolastiche e un'altra per le altre ore. Si dovrebbe arrivare perfino, ove tecnicamente possibile, a porre a disposizione dei cittadini, tutte le strutture, biblioteche comprese, sia pure nelle forme più appropriate (ndr)
Regione patrimonio archeologico: Tirano si, Grosio e Piuro no
Valorizzazione del patrimonio archeologico e dei siti UNESCO
C'era un bando. Hanno risposto in più di 50, tre dalla provincia di Sondrio, progetti da Tirano, Grosio, Piuro. Con punteggio da 65 a 48 sono state ritenuti finanziabili 22 ma per esaurimento delle risorse finanziati solo 13 per un totale di 1 mln su un importo complessivo dei progetti di oltre 2,1 mln.
Al primo posto degli esclusi, per un solo punto (!), 47 rispetto ai 48 necessari, il progetto di Tirano che però si consola in quanto l'importo di 1,438 mln, ammesso, risulta finanziabile dal progetto “Eccellenze turistiche lombarde”. Il progetto riguarda la riqualificazione funzionale dell'area delle stazioni di Tirano consistente in: Lotto I – completamento accessibilità sottopasso pedonale. Lotto II riqualificazione piano terra della stazione ferrovia italiana.
Più indietro Grosio che con 27 punti è finito al 20° posto e quindi l'importo di 15.000 € ammesso non ha potuto essere finanziato. Nulla da fare invece per il Parco delle incisioni rupestri di Grosio, e quindi per la catalogazione e valorizzazione rocce incise del Dosso di Giroldo, così come, ancora più indietro nel punteggio, per Piuro “Realizzazione percorsi culturali e valorizzazione del patrimonio di interesse storico archeologico in località Belfort di Piuro.