LA CRISI VISTA DA SONDRIO: 2) HISTORIA MAGISTRA VITAE? NON SEMPRE
Un po' di anni fa aveva fatto sensazione l'ascesa rapidissima in borsa dei titoli Tiscali che ad un certo punto era arrivata ad una capitalizzazione superiore a quella della FIAT, e 70-80 volte quello che era allora il fatturato annuo. Qualche accenno: Renato Soru, oggi Governatore di Sardegna, Il 9 giugno 1997 costituisce la "Telefonica della Sardegna S.p.A" con un capitale sociale di € 103.291, dal 30 settembre "Tiscali S.p.A.". Il 12 febbraio 1998 c'è l'aumento del capitale sociale con emissione "alla pari", € 5,16 di valore nominale. Azioni 100.000 - 20.000 per € 516.457 e € 103.291 di Capitale sociale. Al 30 novembre 1998 aumento capitale sociale con emissione "sopra la pari": circa 31 volte il valore nominale. € 4.002.541 - Riserva sovrapprezzo azioni - € 160,10. Capitale sociale € 645.571 - € 516.457. Fatturato di € 1.534.30, perdita di € 1.421.976 ….
Saltiamo un po' di passaggi e arriviamo al 14 aprile 2000 quando le azioni raggiungono la quotazione di € 1.157,02 e Tiscali è capitalizzata circa € 18.700.000.000 (più di Fiat!!!) e un fatturato irrilevante in proporzione alla capitalizzazione. Messianica attesa di un radioso futuro che non verrà, quantomeno nelle gigantesche proporzioni come si era delineato.
Che la storia debba essere guida e maestra nella vita lo dice la tradizione popolare ma non lo pratica molto la comunità moderna. E allora rispolveriamo la memoria valendoci di documentazione esterna, senza modifiche o integrazioni, su questa illuminante vicenda.
28 X 99. Così il Corriere della Sera
Tiscali: esordio boom in Borsa MILANO - Effetto Internet a Piazza Affari.
Nel primo giorno di quotazione in Borsa la matricola Tiscali ha fatto segnare un BALZO RECORD DEL 54 % rispetto al prezzo di collocamento. Nel corso della seduta sono passati di mano quasi due milioni di titoli e l' azione é stata più volte sospesa per eccesso di rialzo. In base al prezzo finale di ieri, l' azienda telefonica, fondata da Renato Soru e cresciuta sull' onda del successo di Internet, VALE OLTRE 2.100 MILIARDI.
31.12.99 Sempre il Corriere della Sera
E la matricola Tiscali è superstar: +770% in due mesi
E la matricola Tiscali è superstar: +770% IN DUE MESI Matricole superstar nella Borsa 1999. I pochi fortunati che sin dal collocamento sono riusciti ad aggiudicarsi un pacchetto di titoli Tiscali, Finmatica o Gandalf hanno realizzato un affare che ha pochi precedenti in Piazza Affari. Tiscali guida la classifica dei rialzi con un balzo addirittura del 770% dall' offerta pubblica di fine ottobre a ieri. Eccezionale anche la performance di Finmatica, che ha messo a segno un balzo del 521,8% in poco più di un mese. E insieme alle due matricole travolte dall' internetmania non ha certo sfigurato anche la piccola compagnia aerea Gandalf, che in soli cinque giorni di contrattazioni ha toccato un rialzo record del 406% rispetto al prezzo di collocamento.
31 12 2000 IL MERCATO. Titoli Internet. La bolla è scoppiata
Titoli Internet La bolla è scoppiata di ALESSANDRO PENATI IL MERCATO
Doveva essere il nuovo paradigma: invece, quella dei titoli legati a Internet, si è rivelata una classica bolla speculativa; che adesso è scoppiata. Superata la crisi finanziaria di fine ' 98, questi titoli hanno cominciato a galoppare, facendo triplicare il Nasdaq in sedici mesi, quintuplicare l' indice Internet di Goldman Sachs, e quadruplicare il Neuer Market tedesco. Poi, come in ogni bolla, la caduta rovinosa: da marzo, il Nasdaq ha perso il 53%; -72% il Neuer Market, -79% l' indice Goldman Sachs. Aziende simbolo della nuova economia, come Amazon e Yahoo!, hanno perso quasi il 90% dai massimi. Anche l' Italia ha partecipato alla corsa: in soli sei mesi, titoli come Finmatica, Espresso, Seat, e Tiscali hanno moltiplicato il loro valore, rispettivamente, per 4,5, 4,7, 5 e 25 volte; per poi perdere il 78%, 65%, 68% e 85%. Dinamica in tutto simile a quella delle bolle storiche, come quella della Compagnia dei Mari del Sud agli inizi del settecento, che vide i propri titoli crescere di 7 volte, prima di crollare del 77%. Da marzo, negli Stati Uniti e in Europa, i titoli legati a Internet hanno perso complessivamente 4400 miliardi di euro: il valore di tutte le società quotate in tutte le borse dell' Unione Monetaria Europea; o la somma del prodotto interno lordo di Germania, Francia e Italia. MA SI È DISTRUTTO RICCHEZZA DI CARTA. Le bolle vengono spesso associate alla psicologia della massa (investitori come un gregge di pecore); invece, trovano quasi sempre spiegazione in decisioni economiche razionali, ma sbagliate.
L'articolo passa in rassegna poi altri aspetti come rimedi peggiori del male tali "da finanziare anche gli investimenti più rischiosi e strampalati", ai problemi di Internet " innovazione che avrà effetti profondi e duraturi su consumatori e imprese. Ma una grande tecnologia è un grande affare solo per chi riesce a possederne i diritti di sfruttamento economico. Invece, Internet è aperto, accessibile a tutti…"
Poi la critica a Benchmark e stock optionche "hanno amplificato gli eccessi finanziari… e "…l' utilizzo delle stock option ha troppo spesso incentivato quotazioni premature" e anche una critica ora diffusa quando osserva che i titoli tecnologici sono crollati, ma i responsabili del settore tecnologia delle grandi banche di investimento incasseranno quest' anno un bonus tra i 10 e i 20 miliardi di lire".
E con una serrata critica alle banche d'investimento concludeva così: "E finita la pacchia in Borsa, hanno guadagnato collocando le obbligazioni delle imprese. Non sono responsabili della bolla; ma conniventi, sì". - Penati Alessandro"
Queste vicende, questi commenti sono del 1999/2000. Non hanno insegnato niente.
Pochi, inascoltati, avevano visto giusto
Erano pochi quelli che avevano visto giusto - qualcuno sostiene Tremonti e alcuni no-global e pochi altri - ma erano considerati fuori tempo e forse anche fuori tema. Eravamo in un momento in cui anche le collaboratrici domestiche, acquisiti i suggerimenti dei loro datori di lavoro, si davano alla borsa. Ovunque erano spuntati consulenti improvvisatisi agenti di borsa, e magari anche di successo visto che si era in un periodo in cui si comprava oggi e si vendeva domani intascando la differenza.
Le regole classiche considerate anticaglie. Fra queste due principi cardine della fisica: il primo quello che afferma "nulla si crea e nulla si distrugge", l'altro quello dei vasi comunicanti. Che c'entrano? C'entrano perché in sostanza traducono un concetto elementare ossia che se qualcuno guadagna di più vuol dire che c'è qualcun altro che perde. Magari domani o dopodomani ma il momento della verità è destinato ad arrivare.
La catena di Sant'Antonio
Un tempo c'era la catena di S. Antonio per le cartoline, poi è salita in quota fino ad arrivare ai soldi. Poi ci sono state iniziative "scientifiche" utilizzanti lo stesso strumento. Poi sono arrivati gli scienziati della finanza a trasformare il mondo. Lo hanno trasformato certamente e ora vediamo qual'è il conto da pagare. Lo ha calcolato il Fondo Monetario Internazionale. In vecchie lire è di u8n milione 981 mila 140 miliardi, Per capire cosa vuol dire questa cifra basta pensare che ove questa fosse a carico degli italiani ad ognuno di noi toccherebbe una tegola di 33 milioni 578mila 640.
Icaro e gli altri
Ci sarà da stringere la cinghia per parecchio. Una nota comunque di speranza l'ha introdotta il Ministro del Tesoro quando ha fatto rilevare che l'Italia è meno esposta anche perché la sua struttura economica si basa ancora sull'industria manifatturiera, cioè sulla concretezza del lavoro e della produzione e non sulle bubbole di carta. Ci davano dei retrogradi. Queste avanguardie hanno voluto volare così alto nel cielo da finire come Icaro con le loro ali di cera (di non buona qualità per giunta) fuse al calore del sole… Chi è rimasto con i piedi per terra non si è scottato.
GdS