Oltre 8.200 interventi da far partire nel 2014 sulle scuole
Il Censis ha fornito un quadro allarmante sulla qualità strutturale dei nostri edifici scolastici. Inoltre sono stati evidenziati anche diffusi problemi gestionali e di manutenzione.
Lo studio del Censis sugli edifici scolastici indica che per circa la metà (in 24mila dei 41mila istituti presenti) gli impianti non funzionano (elettrici, idraulici e termici) o, nel migliore dei casi, sono insufficienti o non a norma. Solo un quarto degli stabili è stato realizzato dopo il 1980.
Sono 3.600 gli edifici scolastici in cui si riscontra la necessità di interventi sulle strutture portanti, visto che "tra queste mura 580mila ragazzi trascorrono ogni giorno parecchie ore".
In più di 2mila scuole, per circa 342mila studenti, molti alunni sono a contatto ogni giorno con materiali contenenti amianto.
Per un terzo degli edifici sarebbe necessario avviare da subito lavori di manutenzione straordinaria. Ma nella maggior parte dei casi (57%) serve piu' continuita' agli interventi di manutenzione ordinaria.
Si tratta di strutture che corrispondono a modelli oggi non piu' funzionali, anche quando sono state progettate dall'inizio come scuole e non ricavate da caserme o conventi, solo nel 7% dei casi si ritiene fondamentale la costruzione di un edificio piu' adeguato o il trasferimento della scuola in un'altra sede.
Tra i 10mila interventi di manutenzione compiuti negli ultimi 3 anni, più di un quarto sono stati effettuati lavori scadenti o inadeguati.
''I dati diffusi dal Censis – afferma il ministero dell’istruzione - non ci colgono impreparati. Il governo conosce bene la situazione dell'edilizia scolastica. Proprio per questo abbiamo in programma gia' oltre 8.200 interventi da far partire nel 2014. Altri undicimila partiranno all'inizio del 2015''. Quindi sottosegretario all'Istruzione con delega all'edilizia scolastica, Roberto Reggi, commenta i dati Censis, spiegando che ''con le opere previste solo quest'anno interesseremo circa un quarto delle scuole e quindi due milioni di studenti”.
“A partire dal primo di luglio - aggiunge Reggi - partiremo con 7.000 interventi. Entro il 2014 ne avvieremo almeno 8.200 e ne stiamo mettendo a punto altri 11.000 per l'inizio del 2015. Quello che rileva il Censis e' noto da tempo. Proprio per questo il governo ha fatto dell'edilizia scolastica una priorita' e ha impostato questo programma di azioni che sono essenzialmente di tre tipologie.
Tre tipi di interventi
1) Faremo piccoli interventi di decoro e ripristino funzionale, come tinteggiature, ripristino funzionale di impianti idraulici ed elettrici, sistemazione di aree verdi, serramenti e vetri rotti. Questo grazie anche al Piano di reimpiego degli ex lavoratori socialmente utili che oggi si occupano delle pulizie. Saranno 4.293 i plessi interessati da questo tipo di manutenzione a partire dal primo luglio. Altri 8.000 plessi saranno interessati da interventi di questo tipo nel 2015 per un investimento totale sui due anni di 450 milioni di euro''.
2) ''In estate - aggiunge Reggi - ci saranno poi 2.700 interventi di manutenzione straordinaria piu' rilevante grazie alla riprogrammazione di risorse su graduatorie esistenti, per un investimento di 400 milioni di euro.
3) Infine, grazie allo sblocco del patto di stabilita', si potranno fare, a partire da questa estate, altri 1.266 interventi di ristrutturazione o nuove costruzioni per un valore medio di un milione di euro ciascuno e un investimento complessivo che superera' il miliardo e duecento milioni. La nuova Anagrafe dell'edilizia scolastica che stiamo mettendo a punto ci consentira' poi di programmare le risorse previste dal fondo sviluppo e coesione 2014-20, riguardante gli interventi futuri, con sempre maggior adeguatezza e di gestire al meglio le priorità”.
Il Censis rileva che va meglio l'impiego dei fondi strutturali: “Il Programma operativo 2007-2013 gestito dal Miur e relativo al Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale), attivo nelle regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia, ha assegnato più di 220 milioni di euro a 541 scuole per interventi nell'ambito della sicurezza degli edifici, del risparmio energetico, per l'accessibilità delle strutture e le attività sportive. Nel frattempo -prosegue il Censis- è scattata l''Operazione edilizia scolastica' del Governo, per censire le priorità d'intervento e le risorse necessarie, cui per ora hanno aderito 4.400 Comuni”.
Per il Censis, "la recente assegnazione del 95,7% dei 150 milioni di euro stanziati con il 'decreto del fare' per l'avvio immediato di 603 progetti di edilizia scolastica rappresenta sicuramente un cambio di passo . (regioni.it).
Fin qui la situazione nazionale ma qualche osservazione si impone.
Sondrio medaglia d'oro
Appeso alla parete del corridoio che porta alla Stua del Sindaco di Sondrio c'è il diploma di Medaglia d'oro ai benemeriti della scuola della cultura e dell'arte, riconoscimento ambito e raro per un Ente (le 40 medaglie annuali erano destinate per legge a dirigenti, docenti, personalità ecc.).concessa per i meriti nell'organizzazione scolastica. Teniamo conto – sembrano passati secoli – che allora frequentissimi erano i doppi turni, talvolta anche i tripli, per mancanza di strutture. Sondrio ebbe il primato d'essere il primo Comune senza doppi turni. E' di allora, per fare un solo esempio, la costruzione della Scuola di Triangia che dopo oltre mezzo secolo di vita dimostra ancora la sua piena validità anche ospitando d'estate la 'colonia' diurna. Comune di Sondrio, Provincia, Comuni sedi di scuole superiori e medie, Comuni con Scuole elementari si sono dati in genere da fare considerando la scuola un investimento primario. A Sondrio quasi 50 anni fa ha preso avvio il campus – allora criticato da qualcuno in quanto “ghetto”...!!! - e il fervore della edilizia scolastica ha consentito di fare fronte alle necessità ed anzi favorito lo sviluppo.
Alle spalle il primato dell'analfabetismo sconfitto primi in Italia, le iniziative del Ministro Credaro, la qualità delle nostre Scuole superiori ma anche strutture scolastiche considerate prioritarie dai nostri Enti locali. Striscia la notizia ed altre trasmissioni – che in genere si guardano bene dal far vedere le cose positive – ci mostrano spesso situazioni di degrado. E' lo stesso Ministero che riconosce la validità dell'indagine del Censis ma qui bisogna fermarsi un momento.
Comuni inerti
Formiche e cicale. Ci sono certamente Comuni, specie al sud anche se non solo, che non sono intervenuti perchè non avevano e non hanno le risorse. Ce ne sono però molti, inerti, che non hanno seguito l'esempio del Comune di Sondrio che, quali fossero i colori politici, si è preoccupato prioritariamente della Scuola.
Viene in mente quel Comune che, d'accordo maggioranza e minoranza, avevano scelto come priorità lo stadio pur non avendo localmente uno squadrone da serie A, B, C, D, forse neppure Eccellenza. Viene in mente perchè, caso vistoso certamente, ma anche perchè non è ammissibile la protesta dei genitori per qualche manchevolezza negli edifici dopo che anche loro in un certo senso avevano condiviso di puntare sullo stadio!
Considerazione conclusiva
Tornando ai dati iniziali c'è comunque da mettere un paletto. Sono molte le tipologie di interventi da farsi ma c'è un tipo che non ammette di passare in secondo piano rispetto ad altri interventi, compresi quelli da farsi perchè 'non a norma' ed è la sicurezza. Se manca non basta che il preside – ci ostiniamo a chiamarlo così e non con la formula stupidotta anzichenò del 'dirigente scolastico' - abbia scritto al Sindaco o ad altri soggetti segnalando che la tal cosa non va in modo da essere a posto se succede qualcosa: “avevo scritto, avevo segnalato...”. Con la sicurezza non si scherza, si seguono le vie possibili e se non si ottiene niente si chiude la scuola chiamando i genitori per spiegarne le ragioni e mostrare il rischio per i loro figli.
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