'Sottopassino: interviene l'ADOC che chiede l'intervento del Sindaco

Il costruendo “sottopassino” del Lungomallero si arricchisce di un nuovo capitolo, E' ADOC, la nota Associazione dei Consumatori, che si è rivolta a Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale, diffuso anche agli organi di informazione, per l'esposto che pubblichiamo tal quale: “E.S. Sindaco. E. S. Presidente Consiglio Comunale (anche per i capigruppo)-
 
Oggetto: esposto ADOC
 ADOC ha come compito istituzionale quello di tutela dei cittadini e di assistenza per i loro problemi. In questa logica si presenta il presente esposto relativo ai lavori in corso per la eliminazione del PL fra Lungomallero e Via Torelli.  
Anticipiamo che non si entra nel contenzioso aperto da alcuni residenti che lamentano una grave limitazione di accesso alla prima rampa esistente. La questione è oggetto dei ricorsi per cui correttezza vuole che ADOC si astenga da ogni valutazione in proposito. Sarà la Magistratura a decidere. Ci si riferisce invece ai problemi di questi giorni lamentati dai residenti che di seguito esponiamo.
 
Innanzitutto pensiamo che leggendo l'ordinanza n. 226 avente per oggetto “Istituzione temporanea del divieto di circolazione e di sosta con rimozione forzata in via L.M. Cadorna per consentire l’avanzamento dei lavori del nuovo sottopasso ciclo pedonale” Le sarà sfuggita, come del resto a tanti altri, quella che si può considerare una anomalia vera e propria.  L'ordinanza 226 del 27.10, pubblicata al n. 1655 del 29 a lavori già iniziati, infatti istituisce “il divieto di circolazione e il divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli” nel tratto di strada interessato dai lavori del sottopasso ciclo-pedomale. L'anomalia sta nel fatto che il periodo di vigenza dei divieti è “dalle ore 14.00 di lunedì 27 novembre alle ore 18 di venerdì 14 novembre”. Al di là di ogni valutazione che si può fare sulla genesi del provvedimento sta il fatto, indubbio, che i lavori in corso in parte su terreno del demanio comunale, in parte addirittura su terreno privato (striscia fiancheggiante i fabbricati) senza avere alle spalle il necessario supporto formale. Non solo ordinanza ma anche occupazione di suoli privati.
 
ADOC, Signor Sindaco e signori amministratori, non si è soffermata su quanto sopra per vis polemica ma per documentare le fonti dei disagi dei residenti in zona che non sono stati minimamente avvisati salvo l'apposizione il giorno 27 di due fogli A4 uno su un cartello e l'altro sulla ultima porta prima dell'ex PL mentre la segnaletica verticale in modo contraddittorio continuava a segnalare l'accessibilità.

 Per fortuna l'ordinanza, “a valere dal 27 novembre”, non è entrata in vigore perchè altrimenti in base ai suoi divieti la prima rampa di accesso al cortile interno, anche se non interessata dai lavori, sarebbe stata off-limits per i residenti, così come il cantiere di rifacimento della facciata, su terreno privato, che ovviamente ha bisogno di accesso per i veicoli necessari ai lavori.   

Nel rifare, come sembra, l'ordinanza questo è dunque problema da tenere presente. In ogni caso per interdizione di accessi veicolari si mettano a disposizione stalli adeguati non a pagamento.
 
Più grave la situazione dei residenti del fabbricato al numero civico 81 che si sono trovati con un piccolo cartello (A4 tagliato) sulla porta che avvisava che l'indomani l'accesso veniva chiuso. Cosa che è stata fatta in parte su terreno demaniale, in parte su terreno privato con l'accesso al cortile e ai box interdetto con l'impossibilità di uscire con l'auto.   La gravità è aumentata dal fatto che due persone molto anziane che prima uscivano in auto da alcuni giorni sono confinate in casa.
 
Ce n'è abbastanza, Signor Sindaco, per sollecitare un suo personale intervento dal momento che il problema, come Ella converrà, va ben oltre gli aspetti meramente tecnici e potrebbe essere portato in altre sedi. ADOC ritiene invece di operare con buon senso ma solo se tutte le parti lo dimostrano.
Luigi Mescia Presidente ADOC Sondrio, 7 novembre 2014

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