DURA, TECNICA, SPETTACOLARE: È LA SKYMARATHON SENTIERO 4 LUGLIO

Il Sentiero 4 Luglio, quello vero e intero della skymarathon lunga 42,195 km, si conferma un tracciato di altissimo livello: duro, tecnico, spettacolare.

Lo ribadiscono i risultati della dodicesima edizione, quella andata in scena ieri, che ha visto arrivare al cancelletto di Passo Sèllero entro le tassative ore 11:30, e poi al traguardo di Santìcolo entro le 15:30, soltanto 151 atleti maschi su 230 iscritti e 13 atlete femmine su 17.

Altro che kermesse (letteralmente “festa della parrocchia”) termine che qualcuno con scarsa fantasia e senso delle proporzioni continua a usare per definire l’evento sportivo di gran lunga più importante delle Alpi Orobie camune e forse delle Orobie intere.

Che la corsa regina di Córteno Golgi sia da sempre assai selettiva è cosa nota, ma che ogni anno vi sia un numero piuttosto elevato di persone desiderose di sfidarla, pur in gran parte consapevoli che non avranno successo, è commovente. Certo non dev’essere facile per diverse decine di concorrenti, arrivati al giro di boa del percorso, accettar di rinunciare a proseguire lungo la parte più panoramica e spettacolare del tracciato e dover seguire le indicazioni del personale di servizio per il rientro al traguardo attraverso la via più breve e sicura.

Ma la maratona del cielo è anche questo: un misto di trepidante attesa, di fatica, d’incanto e di crudeltà. Con la consolazione che, dai 2421 m. del Passo Sèllero, chi deve per forza fermarsi può percorrere per intero, affidandosi alla direzione e alla musica del torrente, la magnifica Val Campovecchio, dai laghi della Cülvègla fino agli ampi prati di Campovecchio e, infine, al borgo di Sant’Antonio.

Chi, a suo rischio e pericolo, non vuol accettare le esortazioni degli addetti per il rientro a valle e continua senza pettorale, lascia perlomeno in apprensione parenti e amici al traguardo. Cosa successa anche in quest’ultima edizione, seppure con lieto fine. Una coppia di americani ha infatti lasciato a Córteno, per lunghe ore, una mezza dozzina di famigliari nelle ambasce per il fatto di non sapere più nulla di loro.

Ma veniamo ai risultati. Vince inaspettatamente la maratona classica il trentino Ettore Girardi della Triathlon Trentino, che fa segnare il tempo di 4h 21’ 58”, precedendo il vincitore 2004 e 2005, il bergamasco Fabio Bonfanti della Skyrunning San Pellegrino (4h 23’ 45”) e l’atleta di casa, il bresciano Adriano Salvadori della Valdicórteno (4h 24’ 57”).

Seguono, nell’ordine, 4° il bresciano Franco Bani, 5° il lecchese Flavio Tomelleri, 6° il bresciano Fabio Cristini, 7° il bergamasco Marco “Bubu” Zanchi, 8° l’altro orobico Mario Poletti, 9° il verbanese Mauro Brizio, 10° il sondriese Stefano Lumina. Conquista il Gran premio della Montagna di Cima Sèllero (2744 m.) il valdostano Dennis Brunod, fattosi poi leggermente male a una caviglia in seguito e arrivato al traguardo 61° in quasi sei ore.

Tra le donne stravince la sua convalligiana Gloriana Pellissier dell’Esercito con il tempo di 5h 11’ 05”, già vittoriosa qui nel 1999 e nel 2000. Seconda la francese Corinne Favre della Iz Skyracing con 5h 22’ 09” e terza la bergamasca Daniela Vassalli della Skyrunning San Pellegrino, accreditata di 5h 25’ 11”. Solo quarta, in 5h 32’ 40”, la vincitrice delle ultime due edizioni, la verbanese Emanuela Brizio. Gran Premio della Montagna alla stessa Pellissier, che con il nuovo ruolo di caporal maggiore dell’esercito ha trovato nell’ultimo anno il modo di allenarsi con più costanza e tranquillità, essendo anche mamma.

Nella gara breve (22, 645 km.), conferme del trentino Lucio Fregona in 1h 59’ 52”, al terzo successo in serie, e della lecchese Daniela Gilardi, secondo sigillo in consecutivo, in 2h 29’ 31”. Secondo e terzo dei maschi, rispettivamente, Davide Trincavelli e Dino Melzani; per il gentil sesso seconda Stefania Cagnoli e terza Silvia Cuminetti.

Vince la classifica degli under 18 Ivan Desilvestro della Forno Running in 2h 40’ 54”. Per la categoria Over 50, sono primi nella lunga Antonio Baroni ed Enrica Vezzoli, mentre per la breve vincono a pari merito Salvatore Tarabini con Enrico Ghidoni e Mariagraziosa Compagnoni.

Ottima la performance del deputato camuno Davide Caparini della Lega Nord, che libero dagli impegni governativi ha potuto cimentarsi per la prima volta a livello agonistico nella competizione cortenese, ottenendo un buon 3h 16’ 21” nella mezza maratona (163° su 250). Lo stesso on. Caparini, in elegante completo grigio, era poi alle premiazioni del pomeriggio insieme alle altre autorità. Michele Melacarne, l’unico ad aver corso tutte le dodici maratone del Sentiero 4 Luglio dal 1995, ha ottenuto un discreto 7h 03’ 48” (136° posto in classifica).

Non può mancare, da ultimo, un cenno al decano della corsa, l’ultrasettantasettenne bisnonno Antonio Gianola da Premana (LC), che con il 195° posto nella mezza ha migliorato la posizione rispetto a un anno fa, quando fu 201°, anche se allora risultò di qualche minuto più veloce del tempo 2006 (3h 34’ 29”).

Graditi ospiti d’onore della manifestazione il presidente della Provincia di Brescia Alberto Cavalli, il deputato di Forza Italia Giuseppe Romele, il presidente della Comunità Montana di Valle Camonica Alessandro Bonomelli, le autorità amministrative e religiose di Córteno Golgi, il past president di CAI centrale e Club Arc Alpin Roberto De Martin, il presidente FSA International Marino Giacometti, i main sponsor Lino Albertani (Habitat Legno) e Cavagna.

Maestro di cerimonie un sempre brillante Silvio Omodeo, impareggiabile nel cavalcare l’entusiasmo spontaneo del pubblico cortenese. Classifiche complete su www.cortenogolgi.it/sport

Antonio Stefanini

Antonio Stefanini
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