UIL FPL per la gestione del servizio sociosanitario regionale

Dalla UIL FPL "Agli organi di informazione giornalistica e radio televisiva locale e regionale
e p. c.
Al Direttore Generale AOVV Sondrio
Al Direttore Generale ASL Sondrio
Al  Vicepresidente della Regione Lombardia – Assessore alla Salute
All’Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Volontariato e Pari Opportunità
All’Assessore Attività produttive, Ricerca e Innovazione 
Al Presidente Commissione Sanità Regione Lombardia
Al  Sottosegretario ai rapporti con il Consiglio regionale, alla Macroregione alpina (EUSALP)
ai quattro motori per l’Europa e alla programmazione negoziata
Al Presidente  della Conferenza dei Sindaci presso l’ASL di Sondrio
Ai Sindaci di Chiavenna - Morbegno – Sondrio – Tirano – Sondalo -  Bormio – Livigno
Ai Presidenti delle Comunità montane di Valtellina e Valchiavenna
Al Presidente della Provincia di Sondrio
Alle OO.SS provinciali"

Nostro contributo al dibattito in corso sulle Regole 2015 per la gestione del servizio sociosanitario regionale.

Si prendono in esame i provvedimenti adottati dalla Giunta regionale nelle Seduta n. 97 del 23 dicembre 2014.
La Giunta regionale della Lombardia si è riunita oggi in seduta urgente alle ore 18.55 a Palazzo Pirelli, sotto la presidenza del Presidente Roberto Maroni. Durante la seduta, è stato presentato e approvato il Progetto di Legge di evoluzione del sistema sociosanitario lombardo.
Di seguito è stato approvato il seguente provvedimento: Servizio Socio-Sanitario / Indicazioni operative per il 2015
DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE DEL SERVIZIO SOCIO SANITARIO REGIONALE PER L'ESERCIZIO 2015
Si approvano le regole per la gestione del servizio sociosanitario regionale per l’esercizio 2015.

Seduta n. 98 del 30 dicembre 2014:   La Giunta regionale della Lombardia si è riunita oggi in seduta urgente alle ore 9.20 a Palazzo Lombardia sotto la presidenza del Presidente Roberto 
Di seguito il provvedimento approvato: Funzioni delle Province / Progetto di Legge per il riordino
PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE "RIFORMA DEL SISTEMA DELLE AUTONOMIE DELLA REGIONE IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE 7 APRILE 2014, N. 56 (DISPOSIZIONI SULLE CITTÀ METROPOLITANE, SULLE PROVINCE, SULLE UNIONI E FUSIONI DI COMUNI)"
In attuazione della legge 56/2014 e dell’accordo sancito nella Conferenza Unificata dell’11 settembre 2014, la giunta approva il progetto di legge contenente le disposizioni per il riordino delle funzioni conferite alle Province lombarde.
La Giunta regionale, quindi, ha approvato, con DGR n. X/23/12/2014 “Determinazioni in ordine alla gestione del servizio socio sanitario regionale per l’esercizio 2015”, le regole per la gestione del Servizio Sanitario per l’anno 2015.
Le nostre valutazioni comprendono anche approfondimenti sul Libro Bianco, più volte citato negli allegati alla DGR n. X/23/12/2014  (265 pagine!)
Unico rammarico : mentre si apprezza, dopo l’ok della giunta regionale alla proposta di legge, che per tutto l’anno 2015 i soldi del demanio idrico verranno utilizzati per le spese correnti oltre ad una autonomia per la Provincia in linea con le Province autonome di Trento e Bolzano e del Canton Grigioni, nulla si dice sulla Sanità e sul Sociale.  E’ sconsolante.
Questo dopo quanto deliberato il 23/12/2014 e rilevabile negli allegati per quanto riguarda la Conferenza Stato Regioni e alle Provincie autonome di Trento e Bolzano, con riferimento anche al Canton Grigioni.

Prima di entrare però nel vivo del dibattito in corso, noi intendiamo affermare alcuni concetti di fondo che stanno all’origine di ogni discussione, in quanto si deve partire, si parla ovviamente della provincia di Sondrio, e quindi dagli obiettivi che si vogliono raggiungere.
E’ ovvio che ciò comporta l’estrema urgenza di procedere ad un confronto pubblico con le forze Istituzionali e la Politica, quella con la “P” maiuscola, che da troppo tempo è assente, al di là di qualche sporadico intervento che il più delle volte è su fatti specifici e che quindi non incide in modo esauriente sulla complessità dei problemi che affliggono la Sanità e il Sociale su tutto il territorio valtellinese e valchiavennasco.
Ci permettiamo di offrire inizialmente le seguenti osservazioni, nella speranza che vengano raccolte nelle sedi opportune.

1) Valchiavenna  e Morbegno
Partiamo da Chiavenna e da Morbegno, dell’intero territorio che partendo da Buglio in Monte e arriva fino al confine svizzero di Villa di Chiavenna e al Monte Spluga con Madesimo.
Bisogna partire da una situazione di fatto che prevede due presidi ospedalieri, uno a Morbegno e uno a Chiavenna, che da anni operano in situazioni a volte compromesse in quanto sono nient’altro, almeno in parte, che delle appendici del Presidio Ospedaliero di Sondrio.
Occorre preservare innanzitutto l’ospedale di Chiavenna, dandogli un’autonomia maggiore rispetto a quella attualmente in vigore che non può operare di fatto con sufficiente autonomia in quanto alcuni reparti sono proprio un’appendice di Sondrio: Ostetricia-Ginecologia, Pediatria, Ortopedia-Traumatologia e Riabilitazione geriatrica e Lungodegenza, discipline che sono essenziali innanzitutto per le popolazioni locali e per i turisti che sono presenti per molti mesi nell’ambito delle due Comunità Montane , comprese le vallate che formano un serbatoio importante per le società del posto.
In particolare, per essere sempre precisi, si dovrebbero realizzare delle strutture complesse almeno in Ostetricia-Ginecologia, in Ortopedia-Traumatologia, in Pediatria e Riabilitazione Generale Geriatrica, oltre, in particolare, ai servizi di Rianimazione e di Radiologia.
Del resto, il tasso di fuga del morbegnese e del valchiavennasco raggiunge un dato attorno al 40-45%, e nessuno dice niente, a beneficio essenzialmente di Gravedona e di Lecco.
Per Morbegno la situazione è ancor più drammatica: il Presidio Ospedaliero e in sostanza una parvenza, non avendo più nessun reparto chirurgico in funzione, dalla Chirurgia Generale alla Ostetricia-Ginecologia e all’Ortopedia-Traumatologia. Gli uni reparti e servizi funzionanti sono diretti da Sondrio: Riabilitazione Cardiologica, S.S. – Medicina Generale con una S.S. Morbegno Chiavenna – Riabilitazione Generale Geriatrica – Cure Palliative – Pronto Soccorso S.S. – Radiologia S.S. – Anestesia e Rianimazione S. S. Morbegno Chiavenna – Neuro Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (NPIA) S.C.
Comunque, con tutto il rispetto per gli operatori medici, infermieristici, tecnici, amministrativi e tecnico-economali, Morbegno è tutt’altro che un presidio ospedaliero.
Del resto, da anni si parla ormai di convertirlo in un Presidio Ospedaliero Territoriale (POT). Anche nella DGR del 23 dicembre 2014 sopra richiamata, si fa riferimento specifico per Morbegno quale futuro POT e si è in attesa che vengano assunti provvedimenti specifici per la loro definizione, ovviamente dopo aver discusso, in primis, nelle varie sedi istituzionali quali AOVV – ASL – Conferenza dei Sindaci – Comune di Morbegno.
Si tenga presente che nei POT opereranno anche i Medici di Medicina di Base e dei Pediatri di Famiglia che ora sono dipendenti dall’ASL: si dovrà riconsiderare anche il loro rapporto di lavoro in quanto dovranno operare proprio anche all’interno dei Presidi, e non ci potranno essere confusioni di nessuna parte.

La nostra proposta, come potrete esaminare più avanti, cerca di unificare il territorio del morbegnese con quello valchiavennasco, prevedendo due POT con funzioni diversificate, proprio perché la Bassa Valtellina con la Valchiavenna devono poter operare di fatto in simbiosi, affinché s possa costituire un polo in grado da fermare il tasso di fuga verso Gravedona e Lecco, ovviamente nel dare soluzioni sanitarie ospedaliere degne di essere così classificate nell’interesse essenziale sei cittadini residenti, dei turisti, dei lavoratori in zone ampiamente più rappresentative dell’intera provincia, degli operatori della Sanità e del Sociale, quindi con più autonomia da Sondrio, a beneficio della professionalità di ogni operatore che dovrà anche essere messo in condizione di perfezionarsi sempre di più, perché la Medicina non è una scienza esatta ma è soggetta ogni giorno a innovazioni: la ricerca scientifica non può essere soffocata.

2) Sondrio
Il discorso qui è molto più vasto in quanto non solo svolge le funzioni tipiche del Presidio, ma assolvendo anche funzioni di S.C. che hanno responsabilità specifiche a Chiavenna, Morbegno e Sondalo.
Già ci siamo espressi su Morbegno e Chiavenna, ma non possiamo sorvolare su Sondalo di cui entreremo in argomento più avanti.
Ora ci preme sottolineare alcuni punti specifici che riguardano proprio il Presidio Ospedaliero cittadino.
Non vi è dubbio che Sondrio rappresenti un punto di riferimento in quanto è da sempre riconosciuto quale ospedale provinciale.
Quello che si vuole sottolineare che la competenza provinciale non deve assolutamente coincidere con le lunghe mani sugli altri Presidi, ma deve coincidere con la qualità dei servizi e delle specialità presenti nel nosocomio.
Su questo, purtroppo, vi sono numerose ombre, a partire dall’insufficienza di personale medico, infermieristico e tecnico in molti reparti, iniziando dal Pronto Soccorso per andare, solo quali esempi, alla Medicina Generale e alla Chirurgia Generale. Si potrebbe continuare su altre divisioni e/o servizi, e sono molti, ma sono tutti problemi che debbono trovare soluzione all’interno dei corretti rapporti tra i responsabili delle varie strutture e la Direzione Strategica e, per quanto di competenza, anche con le OO.SS., oltre a rapporti con le forze istituzionali e politiche.
Comunque, questo inizio del 2015 dovrebbe portare a completare alcune opere che da anni non hanno trovato soluzioni adeguate, a partire, solo quali esempi, dal nuovo blocco operatorio e dall’antincendio per l’avio superfice. 
Inoltre dovranno essere approfondite le scelte di trasferimento fuori provincia di  pazienti che tranquillamente potrebbero essere trasportati a Sondrio e/o Sondalo. E’ un vecchio problema, più volte portate in discussioni anche sindacali ma che vedono l’AREU, tanto per fare un esempio, sempre al di sopra di tutto.
A noi viene sempre detto che l’assunzione di personale medico e infermieristico deve trovare l’approvazione della Regione.
Inoltre, è opinione diffusa in tutto l’ospedale che quando si decide su qualcosa che interessa i vertici la Regione accoglie le richieste e vengono approvati sia gli incarichi che i concorsi, portando da fuori provincia i nuovi vincitori quando all’interno vi erano già figure professionali con titoli ed esperienze e anche con maggiori titoli, in grado di migliorare le performance del Presidio Ospedaliero.
Comunque, più avanti delle nostre considerazioni ci permettiamo di fare delle proposte più complete su Sondrio, e ad esse vi si invita a valutare e, se del caso, anche ad esprimersi in modo contrario, sempre però alla luce del sole.

1) Sondalo
Non vi è dubbio che su Sondalo, al di là di quanto viene riferito, molti sono i dubbi che gettano sospetti e riserve su Sondalo, con i tentativi, sempre nell’ombra, di far sì che facendo venir meno alcuni punti di forza del Presidio, chirurgia vascolare e neurochirurgia, tanto per fare degli esempi, dopo aver già eliminato strutture complesse trasformandole in S. S. sotto la direzione di Sondrio la strada per un suo ridimensionamento diventa un’autostrada.
Del resto il Presidio di Sondalo che più o meno ha una presenza di degenza media giornaliera abbastanza in linea con quello di Sondrio.
Ma anche a Sondalo, come per Sondrio, la mancanza di personale medico e infermieristico in alcuni settori è allarmante, anche nei servizi, come le sale operatorie che condizionano pesantemente gli interventi operatori creando liste d’attesa non in linea con gli orientamenti regionali.
Più volte abbiamo ribadito, tra l’altro, alla Direzione Strategica che a Sondalo vi è la necessità di avere la presenza fissa sia del Direttore Sanitario che quello di quello Amministrativo. Ma non vi sono risposte adeguate se non quelle che va bene così.

Ulteriori ipotesi su Sondalo vengono riportate più avanti.

Ora entriamo nel settore della Bozza di riforma sanitaria approvata dalla Giunta regionale.

Bozza di riforma della sanità approvata dalla Giunta regionale.
La bozza andrà prima in commissione sanità e poi in Consiglio regionale: 6 ASSL – 20 AISA – 3 Aziende Speciali
Ciascuna AISA avrà un bacino d’utenza di almeno un milione di abitanti, con alcune eccezioni, fra le quali l’AISA Valtellina e Valcamonica.

ASSL della Montagna
E’ prevista, all’art. 6 della Bozza di riforma, l’ASSL della montagna sul territorio della Valtellina e della Valcamonica comprendente le Aziende Integrate per la Salute della Valtellina e Valchiavenna e quella della Valcamonica che mantengono la propria autonomia  e le proprie sedi, ospitando altresì le sedi operative dell’ASSL.

Nella prima fase di sperimentazione che durerebbe cinque anni secondo la Delibera della Giunta della Regione Lombardia “Evoluzione del Sistema Socio Sanitario Lombardo”, fatte salve le eventuali proposte di modifica da parte della III Commissione Sanità e l’eventuale approvazione da parte del Consiglio Regionale prima che diventi una Legge regionale, poco cambierà in Provincia di Sondrio e Valcamonica.
Questa è la prima modifica alla Legge 31 del 1997 che  istituiva
a) le ASL con compiti di programmazione, controllo e gestione della medicina territoriale e de Servizi sociali
b) Le aziende Ospedaliere e le aziende private accreditate che erogano servizi sanitari e specialistici e che fatturano all’ASL le proprie produzione.
Giova ricordare che nella prima fase la Regione Lombardia aveva riconosciuto in via sperimentale
1)  la Specificità della Provincia di Sondrio individuando nell’ASL l’unico ente di gestione dei servizi socio-sanitari ed ospedalieri.
2) Anche in Provincia di Sondrio si è optato per la separazione istituendo l’AOVV- Azienda Ospedaliera della Valtellina e Valchiavenna.
3) Solo la Valcamonica è rimasta a gestione unitaria.
4) Al momento di approvazione della Delibera della Giunta della Regione Lombardia “Evoluzione del Sistema Socio Sanitario Lombardo” da parte del Consiglio regionale si torna alla situazione quo-ante prevedendo l’ASSL (Azienda Socio Sanitaria Locale) poiché la Legge Del Rio ha riconosciuto la specificità montana della Provincia di Sondrio delegando alla Regione l’attuazione di questo passaggio.
5) Il Presidente della Regione Maroni ha confermato la sua intenzione di riconoscere alla provincia di Sondrio  lo statuto speciale di autonomia in essere a Trento- Bolzano e Canton Grigioni. Ciò, ovviamente avrà valore anche per la sanità.
6) In questo riconoscimento dovrà trovare attuazione della Sanità di Montagna.
7) Si prende positivamente atto della volontà del Presidente Luigi Grassi della Conferenza dei Sindaci sulla Sanità di presso l’ASL di indire consultazioni entro Gennaio con tutti gli organismi coinvolti, ivi comprese le organizzazioni sociali del Welfare e le associazioni di categoria imprenditoriale e sindacali.

8)   Quesiti da chiarire:
Gli ospedali della Valtellina, Valchiavenna e Valcamonica verranno gestiti dall'ASSL di Montagna ?
A Sondalo si potrà istituire un  Centro per la Medicina di montagna con finanziamenti U.E.?

Presidi di Morbegno e Chiavenna (POT)
Premesse:
Necessita che a livello locale venga elaborato un progetto sostenibile con il preciso intento di operare nell’interesse dei cittadini, dei pazienti e degli operatori.
Sia a Morbegno che a Chiavenna dovranno essere costituiti due tavoli di lavoro ai quali dovranno partecipare AOVV, ASL, Comuni, Comunità Montane, RSA/Case di Riposo, Rappresentanti del Terzo Settore (Welfare), Medici di base e Pediatri di famiglia, Rappresentanti dei Medici specialisti operanti nelle strutture ospedaliere e sul territorio e Rappresentanti delle Professioni sanitarie.
Morbegno:
Polo unico con Chiavenna, staccato da Sondrio per le funzioni di:
a). Medicina generale, Riabilitazione generale geriatrica, Cure palliative, Riabilitazione cardiologica in via sperimentale, fino a quando non si creeranno le condizioni in precedenza illustrate relative ai corsi di specializzazione e di gestione in capo ai Medici e Pediatri di Famiglia.
Da tenere presente che, dato l’innalzamento dell’indice di longevità, molti cittadini hanno necessità di prestazioni sul territorio, anche presso le rispettive famiglie, con tutti i problemi ad essi connessi. Ecco perché devono essere coinvolti in particolare i Comuni.
b). Pronto soccorso (vale quanto detto in precedenza), Anestesia e rianimazione, Laboratorio analisi, Radiologia, Servizio di Riabilitazione e recupero funzionale, Servizio trasfusionale, Odontostomatologia, Centro Dialisi ad Assistenza Limitata (CAL), NeuroPsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (NPIA), Ostetricia – Ginecologia, Ortopedia – Traumatologia, Cardiologia, Poliambulatori specialistici.
Si deve comunque tener presente che la gestione del POT dovrà  coinvolgere a pieno titolo l’ASL, in quanto ad essa fanno carico i medici di base e pediatri di famiglia.
Chiavenna
L’articolazione del POT di Chiavenna si differenzia da quella di Morbegno in quanto, pur creando un “polo unico e autonomo” con Morbegno, conserverebbe, per rispondere alle esigenze del territorio, le funzioni di :
a). Medicina generale (autonoma e staccata da Sondrio : polo unico con Morbegno), chirurgia generale, ostetricia ginecologia col punto nascite, ortopedia – traumatologia, riabilitazione geriatrica, cure palliative.
b). Anestesia e rianimazione, Laboratorio analisi, Anestesia e rianimazione, Neuropsichiatria infantile, Pronto soccorso (con alcuni letti di astanteria), Psichiatria, Radiologia, Servizio trasfusionale, Servizio di Riabilitazione e recupero funzionale, Neuro Psichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza (NPIA), Cardiologia, Poliambulatori specialistici, Centro Dialisi ad Assistenza Limitata (CAL) gestita direttamente dall’Azienda che dovrà farsi carico di tutto il personale oggi operante e specializzate dall’Azienda nel settore dialitico (ciò vale anche per Tirano).

Il “polo unico e autonomo” con Morbegno dovrebbe essere dotato di una struttura amministrativa e sanitaria autonoma e stabile sul posto, non più dipendente da Sondrio, compresi sia il Direttore Amministrativo che il Direttore Sanitario.

Anche per Chiavenna, valgono le prerogative territoriali da concordare con l’AOVV, l’ASL, i Comuni, la C. M. in quanto le esigenze del territorio impongono un’articolata presenza di servizi ai cittadini che hanno necessità di integrazione post acuzie, anche domiciliari, visto l’innalzamento dell’indice di longevità e i Comuni non possono non essere coinvolti, dal momento che attualmente molti servizi sono a carico loro.

Presidio Ospedaliero di Sondrio
Nuovo Ospedale e Adeguamento POA

La Direzione strategica dell’AOVV sta operando, per il Presidio di Sondrio, in diversi settori:
Antincendio  -  completamento del nuovo blocco operatorio  -  rifacimento del pronto soccorso
nuovi laboratori (in attesa di finanziamento)-nuova articolazione dell’area prelievi e dei poliambulatori
lavori vari di manutenzione  -  aggiornamenti nelle infrastrutture
nuove apparecchiature scientifico-tecnologiche e tecnico-economali

A questi si aggiungono ulteriori richieste per la facciata del padiglione Nord e per la messa in sicurezza dei pazienti e dei lavoratori.

Anche alla luce di quanto sopra, appare opportuno ampliare la gamma dei Servizi e delle Strutture Complesse e Semplici, in particolare, ad esempio, con la realizzazione di una Struttura Maxillo-facciale all’interno del presidio (insufficiente una consulenza mensile con Istituto milanese oggi in vigore), una più completa e armonica Struttura oncologica orientata in particolare alla prevenzione e maggiori servizi in Chirurgia generale ed in Medicina generale e in otorino-laringoterapia, oltre ad una più completa risposta per l’ostetricia-ginecologia e per la pediatria.

Le attuali strutture del Presidio di Sondrio non rispondono appieno alle esigenze di un ospedale provinciale anche dal punto di vista della staticità e della sicurezza, oltre a un non adeguato lay out interno, molto dispendioso sia in termini di spazi che di gestione per il personale e per i pazienti.

Si ritiene opportuno costruire un nuovo ospedale provinciale collegato con le vie di accesso a Sondrio e Valmalenco, + piazzola atterraggio e decollo eliambulanza h24, i cui costi potrebbero, almeno in parte, essere coperti dalle dismissioni delle proprietà dell’AOVV e dell’ASL  con la possibilità di operare anche in project financing..

I lavori in corso e quelli programmati dalla Direzione Strategica consentirebbero comunque di avere a disposizione un “ospedale” funzionante per almeno 10 anni.

Non si può, però, non guardare oltre, nell’interesse dei cittadini e dei dipendenti: occorre una struttura proiettata nel futuro, per almeno 15/20 anni e questo non può prescindere dalla realizzazione di un nuovo “ospedale provinciale”.

Si dovrà ottenere l’approvazione della Regione che dovrà garantire il suo finanziamento, anche con il concorso di altri soggetti, pubblici e privati.
Le ragioni di un nuovo ospedale erano già state esposte e approfondite dal D.G. Ing. Triaca anche se l'effettiva possibilità di realizzazione allora era rappresentata dalla difficoltà di accesso dell'area prescelta per il nuovo nosocomio. L'ex Ospedale Psichiatrico in località Moncucco, area prescelta, aveva il vantaggio della proprietà esclusiva ma lo svantaggio dell'accessibilità. L'unica soluzione allora ipotizzabile, e sia pure non ufficialmente ipotizzata, era il collegamento con galleria a spirale interne al Moncucco stesso, troppo costosa.
La localizzazione di una eventuale nuova struttura ospedaliera non può che essere nel fondovalle o nei pressi dell'aviosuperficie per disponibilità di superficie, accessibilità per collegamenti stradali e aerei, possibilità di pubblico trasporto, o nel fondovalle del capoluogo, zona “Agneda”, senza escludere altre ipotesi. Non è da escludere la vecchia destinazione del Moncucco, ovviamente con un diverso percorso: da non dimenticare che il Consiglio Comunale di Sondrio all’epoca si era espresso favorevolmente all’unanimità
La scelta migliore, quella di un ospedale moderno, pone il problema delle destinazioni, anche in termini di recupero economico, delle strutture edilizie AOVV già oggi in gran parte inutilizzate (ex OPP), di quelle che lo diventerebbero per via del trasloco.
Non è problema risolvibile soltanto dall'AOVV in quanto tale da richiedere la compartecipazione di attuale ospedale, ex OPP, ex Canossiane) sono infatti da aggiungere, temi di attualità per il Comune anche se di proprietà privata, l'area ex Fossati e l'ex Convento di San Lorenzo. Un unicum per uno sviluppo urbanistico unitario e di grande respiro.
Un intervento, per essere realisti, non alla portata di singoli interventi edilizi anche per la sovrabbondanza dell'offerta rispetto alla domanda locale.
L'attenzione ci sarebbe da parte di tutti i soggetti, pubblici o privati, interessati perché aprirebbe una possibilità concreta di sviluppo. Con i dovuti approfondimenti preliminari, compresa la verifica dell'accessibilità dei due punti collinari secondo una soluzione fattibile rispetto a quella della galleria, un documento di intenti potrebbe aprire la via alla realizzazione. Con quale destinazione?
Quelle che un bando internazionale indicherebbe in un contesto però che non sarebbe limitato al capoluogo, annessi Valmalenco ed hinterland, ma comprendente anche i punti-forza di una situazione già esistente, quali il Patronato UNESCO già concesso, quello in fieri, il progetto di Regione turistica europea comprendente Valtellina, Engadina, Alto Lario. Ipotesi ambiziosa, difficile ma non impossibile e tale da apportare un beneficio economico notevole con parziale finanziamento della struttura da realizzarsi ex novo.
Prescindendo dalla realizzazione di un “nuovo ospedale”, emerge comunque per il Presidio di Sondrio  la necessità di un rapido adeguamento del POA per le Strutture Complesse e Semplici e dei Servizi.

Presidio Ospedaliero di Sondalo e Adeguamento POA

Situazione dei padiglioni.

Necessita rivitalizzare tutto il complesso che ora è largamente inutilizzato (sono 4 i padiglioni chiusi da anni: VI – VII – VIII - IX).

Per questi motivi è indispensabile trovare altri sbocchi, in particolare con Enti e Istituzioni pubbliche  e private.

Si tenga conto che il Presidio Ospedaliero di Sondalo è  parte integrante dell’Azienda Ospedaliera della Valtellina e Valchiavenna.

Per potersi ulteriormente consolidare, dovrà necessariamente strutturarsi con maggiore autonomia, e con la presenza fissa di un Direttore Amministrativo, con tutte le strutture tecnico-economali di pertinenza e di un Direttore  Sanitario e con la prospettiva di maggiori Strutture Complesse (per esempio: Neurologia e Urologia laparoscopica avanzata).

Il presidio ospedaliero di Sondalo, oltre alle funzioni tipiche del territorio, ha svolto e svolge, per mezzo delle specialità superiori e rare, anche funzioni di alta riabilitazione per il territorio di competenza, per tutta la provincia di Sondrio, per la Lombardia e per l’Italia (essendo stato a suo tempo riconosciuto a livello ministeriale quale “ospedale di interesse nazionale”.

Si deve insistere sulle riabilitazioni concentrando a Sondalo ogni funzione, mentre per gli altri presidi gli spazi devono esse trovati all’interno delle discipline geriatriche e di lungodegenza.

A Sondalo, in presenza di spazi adeguati, sono strutturate riabilitazioni di alto livello che non possono in alcun modo essere ridimensionate o previste altrove.

L’AOVV dovrà farsene carico a pieno titolo.

Per l’Ospedale di Sondalo è necessario inquadrare le due linee sulle quali si è sviluppato il Presidio negli ultimi anni:
1). Funzioni di base ed integrative di base legate al territorio
2). Funzioni super specialistiche con qualifica EAS, essenziali per le riabilitazioni presenti in Sondalo.
Le funzioni super specialistiche furono all’epoca concesse dalla Regione proprio come parte integrante e sostanziale delle riabilitazioni.

Inoltre, sempre coordinati da Sondalo, vi sono, in Alta Valle, le Strutture sanitarie territoriali :
Bormio - Punto di primo intervento C.A.L. e ambulatori
Livigno - Punto di primo intervento Radiologia e ambulatori
Tirano - Struttura sanitaria C.A.L. – Radiologia - Ambulatori

I C.A.L. di Bormio e Tirano, nella primavera 2015, verranno trasferiti a Sondalo.

Per il C.A.L. di Tirano, al momento del suo trasferimento a Sondalo, dovrà a tutti gli effetti essere gestito dall’AOVV.

Per quanto riguarda i laboratori, si chiede che venga riconosciuta una Struttura Complessa, indispensabile per la varietà delle patologie presenti al Morelli, in particolare per  Microbiologia, Microbatteri, Biologia Molecolare e Trasfusionale.

Va respinto con decisione il tentativo di far sì che a Sondalo venga garantito solo un servizio per le urgenze.

Si devono creare delle sinergie con altre strutture ospedaliere per consolidare prestazioni, interfacciamenti tra laboratori e trasporti.

Per quanto riguarda la Neurologia di Sondalo, si tenga presente la necessità che si operi per:

- centro ricerca sulle malattie del sistema nervoso : prevenzione e
  approccio fisiopatologico, clinico e prognostico
- valutazione del danno, trattamento acuto e riabilitativo, percorso per il
  reinserimento del paziente nel suo abitat, con coscienza di utilità per se
  stesso, per i suoi familiari ed amici e per la società
- laboratori di ricerca e sperimentazione, medicina molecolare, sulle
  cellule staminali e sul midollo spinale

Sondalo dovrebbe prevedere un Centro per la Medicina di montagna con finanziamenti U.E.

Nuove opzioni per il Presidio di Sondalo:
Formazione: occorre investire sempre di più nella formazione-specializzazione e nella ricerca scientifica, sia nel campo medico che in quello infermieristico, quello tecnico e dei servizi.
Officine e Laboratori, con la realizzazione di :
* Officine meccaniche  -  Officine protesiche - Deambulazione robotizzata
* Laboratori di ingegneria biomedica, fisica, nucleare, meccanica
* Laboratori di elettromeccanica – modelli matematici - Laboratori di ricerche e sperimentazioni
* Laboratori di Medicina dello Sport - Laboratori di Medicina del Lavoro

Proposta finale per l’AOVV
Alla luce della specificità dei Presidi Ospedalieri provinciali si prevede che l’AOVV si attivi per la realizzazione di :
1). Centro per la Medicina di montagna a Sondalo
2). Integrazione con la Valcamonica (polo unico anche con l’ASL “AT e AIS che eroga prestazioni sanitarie di
      competenza dei Comuni e dell’ASL con strutture private accreditate, secondo le previsioni del Libro Bianco)
3). POT di Morbegno e Chiavenna, unico polo staccato da Sondrio (presa in carico, solo per Morbegno, da parte del
      Polo Territoriale delle patologie croniche con integrazione socio-sanitaria e domiciliarità – ADI / SAD / ADP, sempre
      secondo il Libro Bianco) – vedasi a pag. 40 e 41 del presente documento.
4). Presidio  Ospedaliero di Sondrio: possibilità della realizzazione di un nuovo ospedale e modifica del
      POA (+ S. C. e + S. S.)
5). Presidio Ospedaliero di Sondalo, più autonomo da Sondrio, modifica del POA (+ S. C. e + S. S.)

6). Sport invernali
Quanto sopra, ovviamente, dopo aver discusso con  Regione Lombardia,  AOVV,  ASL, Comuni di Sondrio, Sondalo, Chiavenna, Morbegno, Conferenza dei Sindaci e Provincia di Sondrio.

Sondrio, 05.01.2015  F.to   Luigi Mescia  Gerlando Marchica

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