PIOVE TANTO, I FIUMI SI INGROSSANO E SE ESCONO DALL'ALVEO LA COLPA é DELL'ACQUA CHE LASCIANO ANDARE DALLE DIGHE. IDIOZIA RICORRENTE. IN VALTELLINA LO SI E' CAPITO. ALTROVE NON ANCORA 11 10 30 35

Quando piove tanto i fiumi si ingrossano. Talvolta escono dall'alveo e invadono la golena. Qualche volta vanno oltre o perché la golena non c'é mai stata o perché la golena l'uomo se l'é mangiata.

Se a monte c'é una diga é diffusa la spiegazione: "hanno parto la diga e lasciata venir giù l'acqua".

E' pura idiozia. L'acqua negli invasi in quota é oro perché é destinata a fare fronte alle richieste di punta a prezzo elevato. Sarebbe un imbecille autolesionista che aprisse lo scarico di fondo lasciando defluire l'acqua, e poi non si sa per quale ragione dovrebbe farlo. Una ci sarebbe: esigenza di ricovero in qualche reparto psochiatrico.

Nel 1987, 18 luglio e giorni seguenti, un vortice di aspetti ciclonico sopra le teste dei valtellinesi portò giù l'ira di Dio con l'aggravante dello zero termico ad altezze mai viste. Per spiegare meglio sul Bernina, a 4050 metri di quota (!!!) pioveva col risultato che l'acqua si portava dietro grande quantità di materiale solido proveniente dalle morene.

In provincia di Sondrio ci sono una trentina di grandi dighe con una capacità di invaso tale da poter servire per gli usi idrici Milano per qualche anno. Un dato significativo della calamità: l'Adda alla sua immissione nel Lago di Como é arrivata sino a 1800 metri cubi al secondo. Le dighe valtellinesi hanno evitato una ulteriore scagura. In quei giorni i bacini erano mezzo vuoti per cui hanno potuto immagazzinare una grande quantità d'acqua. Senza le dighe, data la vastità dei bacini idrografici e l'intensità delle precipitazioni, ai 1800 mc se ne sarebbero aggiunti tanti altri rendendo la situazione catastrifica.

In Valtellina si é capito questo concetto. La diga consente di trattenere acqua. Quando il bacino é pieno l'acqua sfiora. Quanta ne va giù? Tutta e sola quella che viene dal cielo. Da quel momento in poi é come se la diga non ci fosse.

Nei giorni scorsi abbiamo sentito in TV gente che puntava il dito contro la diga di Teglia, frazione di Pontremoli - dove hanno lavorato per la Falck molti valtellinesi - e sempre col solito refrain 'dell'hanno aperto la diga'. Addirittura un magistrato che evidentemente ha del tempo libero, a stare ai giornali, ha aperto un fascicolo al riguardo.

Repetita juvant. Serve ripetere perché la gente bombardata da notizie fasulle può, in situazioni metereologiche nuove per manifestazione e intensità, preoccuparsi, specie in una zona come la nostra che sia sulle Alpi Retiche che sulle Prealpi Orobiche ha un ampio campionario, anche tecnologico, di queste dighe. L'acqua non la molla nessuno, basti pensare alla fatica delle Istituzioni, dell'Unione éPesca, degli ambientalisti per averne un pochettino onde assicurare i minimi deflussi...

a.f.

a.f.
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