09 09 10 SAGRA DEI CROTTI IN CHIAVENNA
Domenica 6 (pre), Venerdì 11, Sabato 12, Domenica 13 settembre a Chiavenna la 50a edizione della Sagra dei Crotti, organizzata dall'apposito Comitato sagra dei crotti per rinverdire la tradizione secondo la quale, come si legge nel crotto Giovanantoni, là "Si vende vino bono e si tiene scola de umanità".
Già presente negli itinerari romani, "Clavenna" fu importante nodo di transito e di commercio alla confluenza delle strade dello Spluga e del Maloggia. Il suo centro storico è tra i meglio conservati dei borghi dell'Italia settentrionale e presenta caratteristiche legate soprattutto alla sua pietra, detta ollare, già tornita in epoca romana per i "laveggi" o pentole, ideali per la cottura di cibi a fuoco lento. Ne dà testimonianza Plinio il Vecchio nella sua "Naturalis historia". Davanzali, portali con scritte religiose e fontane si snodano lungo le vie, delimitate da case a schiera rinascimentali, dove non è difficile trovare tracce medioevali. Molti i palazzi nobiliari e caratteristiche le case sul fiume Mera, sorte nel '500 sopra le mura di cinta sforzesche.Ai piedi della rocca, già fortificata, del Paradiso, oggi museo, sorge la collegiata di SanLorenzo, con pezzi romanici di eccezionale importanza, come il fonte battesimale con sculture del 1156, le croci astìli dello stesso secolo, e soprattutto la Pace, evangelario del XII secolo in oro e pietre preziose, una delle testimonianze più importanti dell'oreficeria medioevale europea.Chiavenna sorse su una grande frana, staccatasi in epoca remotissima dal versante sud. I massi fermatisi sul pendio e sul piano diedero origine ai crotti. Tra gli spiragli di tali massi ("sorei") soffia una corrente d'aria a temperatura costante, sia d'estate che d'inverno, intorno agli 8°C, risultando perciò tiepida d'inverno, fresca d'estate.Queste cavità, da non confondersi con le normali cantine, sono ottime per la conservazione e la maturazione del vino e di altri prodotti gastronomici tipici. Attorno ai "sorei" i chiavennaschi edificarono piccole costruzioni con saletta e camino dove, ancora oggi, ci si da convegno in allegre compagnie per degustare i prodotti locali. Oltre un'ottantina sono le località di crotti in Valchiavenna.
Quanto a Chiavenna, la località Pratogiano, dove ogni anno si svolge la Sagra dei Crotti, esisteva già fin dagli inizi del '200.
Nel crotto Giovanantoni di San Giovanni a Chiavenna, una scritta del 1781 dice: "Si vende vino bono e si tiene scola de umanità". E' centrato in pieno il motivo autentico della vita del crotto: l'humanitas dei romani, la cordialità, la serietà pur nell'allegria, il senso di se stessi, l'equilibrio interiore, il rispetto degli altri, in un mondo a misura d'uomo, dove, per dirla con il poeta chiavennasco Giovanni Bertacchi, "Se mangia e se beef in dialet".I piatti tipici della Valchiavenna, semplici e naturali, si sono mantenuti intatti nei secoli. Innanzitutto la brisaola, che a Chiavenna è nata e che mantiene il primato per le sue eccellenti qualità, dovute ai segreti di preparazione, alle favorevoli condizioni climatiche e alla scelta accurata delle carni di manzo. Ma, in valle Spluga, c'e anche la "spaleta de carna seca" (violino), spalla di capra messa in salamoia ed essiccata. Tipica la cottura di costine, salsicce, patate, cipolle "a la piota", nella pietra ollare o serpentine Tra i piatti vanno ricordati i pizzoccheri di Chiavenna con farina bianca. Poi i formaggi: dal pregiato e grasso "Val di Lei" alla magra "magnoca'. E tra i dolci la torta di fioretto e i "biscotin de Prost".
Andèm a Cròt è un percorso eno-gastronomico che vi accompagnerà alla scoperta di alcuni crotti di proprietà privata a Chiavenna e dintorni, nascosti nei percorsi più segreti del mondo del "sorel". E' un'iniziativa che si ispira al percorso del gusto delle città slow, movimento a cui Chiavenna appartiene grazie ad una politica di conservazione della città, di valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed ambientale e a tutta una serie di caratteristiche che le hanno valso il riconoscimento di città slow. Iscrivendovi riceverete un boccale tipico che vi servirà per degustare i vini Valtellina DOC e DOCG offerti nelle varie tappe che resterà a ricordo di una giornata speciale.