La 'guerra' ai cinghiali in provincia

La 'guerra' ai cinghiali, importati incoscientemente in Valtellina, è in atto.

Pubblichiamo in dettaglio le modalità di questa 'guerra' definite dalla Provincia:

A Il cinghiale è un animale selvatico alloctono che arreca danni, in forme sempre più consistenti, al
patrimonio agricolo, silvicolo e boschivo ed è in conflitto con gli animali selvatici presenti sul
territorio provinciale.
B. FINALITA’
C. La Provincia intende avvalersi anche della collaborazione dei cacciatori che praticano la caccia di
selezione agli ungulati.
D. NATURA DELLA COLLABORAZIONE RICHIESTA AI CACCIATORI
a) il controllo di questa specie non è un’azione di caccia e la collaborazione richiesta al singolo
cacciatore o alla squadra, rappresenta un intervento di pubblica utilità;
b) le norme comportamentali generali a cui il cacciatore si deve attenere sono quelle stabilite in
materia di caccia;
c) la collaborazione richiesta è a titolo sperimentale e si riferisce alla stagione venatoria 2015.
E. SOGGETTI INSERITI NEL CONTROLLO
Sono oggetto di controllo tutti i soggetti di cinghiale avvistati dai cacciatori durante l’esercizio
dell’attività venatoria: maschi, femmine, striati, rossi, subadulti e adulti.
F. CACCIATORI CHE POSSONO ADERIRE ALL’INVITO DELLA PROVINCIA
Aderire all’invito della Provincia non è un obbligo da parte del singolo cacciatore o della squadra;
possono aderire all’invito i cacciatori che:
a) praticano la caccia di selezione agli ungulati;
b) negli ultimi cinque anni non hanno subito sanzioni in materia di caccia;
c) non hanno in corso procedimenti relativi a infrazioni in materia venatoria.
G. PERIODO
Il controllo selettivo della specie cinghiale viene attuato:
a) con decorrenza dall’entrata in vigore della delibera di approvazione delle presenti disposizioni
e termina contestualmente alla chiusura della caccia di selezione agli ungulati nel settore o
per raggiunto piano di abbattimento assegnato al singolo cacciatore o alla squadra;
b) viene attuato solamente durante le giornate di caccia agli ungulati previste dal calendario
venatorio provinciale, limitatamente al settore di appartenenza e nelle giornate usufruibili dal
cacciatore;
c) si pratica utilizzando i calibri consentiti per la caccia di selezione agli ungulati.
H. MODALITA’
Il singolo cacciatore o la squadra che intende aderire all’invito, in possesso dei requisiti di cui al
precedente comma f), deve:
a) ritirare il permesso all’abbattimento del cinghiale, costituito da una cartolina, presso gli uffici
del servizio caccia e pesca della Provincia di Sondrio o presso il Comitato caccia ove è
iscritto;
b) il cacciatore può ritirare contemporaneamente n° due cartoline;
c) all’atto dell’abbattimento dovrà compilare la cartolina e consegnarla contestualmente al
cinghiale intero o con visceri inseriti in apposito contenitore al Centro di Lavorazione
Selvaggina autorizzato;
d) alla consegna del cinghiale e della relativa cartolina potrà richiedere al servizio caccia e pesca
o al comitato caccia un nuovo permesso finalizzato all’abbattimento di un altro cinghiale,
fermo restando il limite massimo di due cartoline contemporaneamente possedute;
e) alla chiusura della caccia per le altre specie di ungulati è tenuto alla consegna della cartolina
non utilizzata;
copia informatica per consultazione
f) la mancata compilazione della cartolina all’atto dell’abbattimento del capo comporta
l’applicazione di quanto previsto all’art. 9 comma c) del “Regolamento per la disciplina della
caccia di selezione gli ungulati” approvato con delibera del consiglio provinciale n° 135 del 2
settembre 2013.
I. PROPRIETA’ E DESTINAZIONE DELLE SPECIE ABBATTUTE
Tutti i cinghiali abbattuti sono di proprietà della Provincia e devono essere portati a cura del
cacciatore che ha effettuato l’abbattimento presso i centri di Lavorazione Selvaggina autorizzati ai
fini degli accertamenti sanitari da parte del Dipartimento di Prevenzione Veterinario ASL.
L’animale deve essere accompagnato dalla cartolina, debitamente compilata, di cui al precedente
comma.
Il cinghiale abbattuto, se giudicato commestibile da parte del personale ASL, viene alienato secondo
le procedure dell’asta pubblica.
A titolo di rimborso per la collaborazione prestata la Provincia cede gratuitamente, al cacciatore che
presenta richiesta, il cinghiale da esso stesso abbattuto. In caso di più abbattimenti da parte dello
stesso cacciatore non possono essere ceduti gratuitamente più di due capi nel corso della stagione
venatoria.
Qualora il cacciatore voglia acquistare altri cinghiali da esso stesso abbattuto, dovrà presentare
richiesta scritta prima del termine fissato per la presentazione delle offerte. In tal caso il Servizio
Caccia non procederà all’apertura delle offerte pervenute e il capo gli sarà ceduto ad un prezzo pari
al prezzo base d’asta fissato dalla Provincia.
J. DOVERI
Il cacciatore o la squadra che accettano l’invito della Provincia per il controllo sperimentale della
specie Cinghiale ha l’obbligo del rispetto delle regolamentazioni che disciplinano l’attività venatoria e
delle disposizioni comportamentali qui impartite, per cui eventuali infrazioni accertate, al pari di
quanto avviene per la caccia, verranno perseguite nei termini di legge.

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