Sondrio sopra e sotto la ferrovia. Storia di un progressivo cambiamento
Alla fine della guerra la città di Sondrio era praticamente costretta entro quella specie di “cinta murata” che era costituita dalle due linee ferroviarie, FS e FAV.
Al di sotto della ferrovia c'era qualche abitato isolato finchè arrivò “Italia '61” un piccolo quartiere circa a metà di Via Vanoni, allora Via Bonfadini, così chiamato avendo coinciso la sua realizzazione con il centenario dell'Unità d'Italia. In quel tempo questi i collegamenti tra sopra la ferrovia e sotto la ferrovia:
- due i sottopassi veicolari rispetto ai binari e di modesta larghezza, circa 3 metri. Quello di Via Macello c'è ancora, quello di Via Fiume era stato eliminato fine anni '70 e sostituito da quello nuovo tuttora in uso
- una serie di passaggi a raso, parte veicolari parte pedonali.
L'espansione urbana premeva per cui si rese necessario 'sfondare' la “cinta murata”, Ecco in successione temporale:
- Sottopasso veicolare Via Caimi, amministrazione Venosta
- Sottopasso veicolare Via Fiume, amministrazione Frizziero
- Sottopasso veicolare Via Maffei, amministrazione Buzzetti
- Sottopasso veicolare Via Macello, preesistente
e ora - Sottopasso veicolare Via Nani amministrazioni Molteni e Scaramellini
A questi vanno aggiunti i sottopassi pedonali
- Lungo Mallero Cadorna chiudendo PL amministrazione Molteni
- Via Bonfadini chiudendo il PL amministrazione Buzzetti
- Stazione ferroviaria 1 amministrazione Frizziero
Stazione ferroviaria 2 Campus amministrazione Molteni
Resta un solo passaggio a raso ed è quello di Via Germania risultante dalla eliminazione del PL di Via Bormio e concesso di Cà Bianca amministrazione Frizziero
A integrazione le chiusure definitive:
PL Castellina veicolare amministrazione Buzzetti
PL a ruota Lungo Mallero Cadorna pedonale amministrazione Molteni
PL Via Adda pedonale (non ci sono atti)