LA SCOMPARSA, A 104 ANNI, DEL DR. ANGELO ARNONE 12.1.3
E' scomparso a Sondrio, lucido fino alla fine come se l'anagrafe non dicesse '104 anni', il dr. Angelo Arnone. Lo ricorda il nostro collaboratore Nello Colombo esprimendo, come cita, la gratitudine a chi deve la vita dei familiari.
"Ciao, Angelo, te ne sei andato in silenzio, lontano dal clamore del mondo, con tutta la dignità dei forti, come un mitico eroe d'altri tempi, in un turbine di vento e di neve, tra l'affetto dei tuoi cari.
Ciao, Boss, come affettuosamente ti ho sempre chiamato, forse per quell'aria da uomo vissuto - alla veneranda età di 104 anni suonati da tempo, ovunque hai lasciato il tuo segno con quel fascino da irresistibile rubacuori che non deve chiedere mai, una fama che ti sei guadagnato negli anni per quel sorriso accattivante che conquistava al primo sguardo - o forse semplicemente perché eri il "padrino" dei miei figli che a te devono la vita.
Ciao allora, "Padrino" di mille battaglie, luminare degli occhi in un reparto agli albori in città, che fino in fondo hai vissuto, attento e presente alle umane vicende, ma mai di ricordi, proteso com'eri verso un futuro lontano, avido sempre di nuove, esaltanti conquiste.
Ciao, cantore di sogni ed affanni che hai narrato Valtellina e Sicilia nei carmi di giovinezza altera e sicura, ciao atleta di cento tenzoni che tanto hai amato e tanto hai avuto dalla sposa fedele ed affranta, la tua Ida preziosa, dal figlio adorato, Roberto, che di te con orgoglio ha seguito le orme, e dai nuovi virgulti, Isabella, Federico e Ludovica, che sino ad ieri sono stati la tua gioia degli occhi e del cuore.
Palma di Montechiaro e la Valtellina tutta ti piangono come uomo di scienza e di grandi ideali.
Oggi il sole è tornato e risplendere su tutta la Valle dopo che l'ultima tempesta ha schiantato la quercia più alta, robusta e frondosa, ma mi piace ricordarti ancora sulla tua bianca Karmann Ghia scorrazzare per le vie cittadine o da un capo all'altro d'Italia, col tuo papillon rosso vivo, gardenia all'occhiello e negli occhi la voglia di vivere il sole splendente del tempo dei sogni e delle umane speranze.
Null'altro per renderti grazie, ma almeno questo te lo dovevo! Per sempre. Col cuore!
Nello Colombo"