Museo. Nell'ex Caserma ricovero austro-ungarico

(LNews - Milano, 30 ott) Una nuova struttura museale atta ad
ospitare e valorizzare il ricovero austro-ungarico rinvenuto nei
pressi della cima del Monte Scorluzzo (Valdisotto/SO) insieme ai
relativi mobili, suppellettili, equipaggiamenti e oggetti di
vita quotidiana ritrovati in ottimo stato di conservazione.

Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su
proposta degli assessori Massimo Sertori (Montagna, Enti locali,
Piccoli Comuni e Programmazione negoziata) e Stefano Bruno Galli
(Cultura e Autonomia) che formalizza l'adesione di Regione
Lombardia all'Accordo di Programma con Parco Nazionale dello
Stelvio (ente capofila), Comunita' Montana Alta Valtellina,
Comuni di Bormio, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva.

SERTORI: TESTIMONIANZE CONCORRONO RILANCIO TERRITORIO - "Con
questo Accordo sara' possibile valorizzare il ricovero ritrovato
e la Valtellina - ha spiegato Sertori - arricchira' il suo
naturale museo a cielo aperto, costituito dalle tante
testimonianze della Grande Guerra sulle montagne, con un nuovo
anello di quel museo diffuso della Grande Guerra, sito in tante
altre realta' espositive presenti nel territorio dell'Alta
Valtellina, dal Museo civico di Bormio, al Museo vallivo di
Valfurva, dal Forte Venini di Oga al Museo storico Donegani del
Passo dello Stelvio; e nelle aree limitrofe, dal Forte
Montecchio Nord a Colico al Museo della Guerra Bianca in
Adamello a Temu', in Alta Valle Camonica".

GALLI: OGGETTI CONSERVATI UTILI A RICOSTRUIRE VITA AL FRONTE -
"Il rinvenimento del ricovero austro-ungarico in cima al Monte
Scorluzzo - ha commentato l'assessore Stefano Bruno Galli - e'
una scoperta di grandissima importanza per la ricostruzione
particolareggiata della vita al fronte lombardo nella Grande
Guerra. Il ghiaccio infatti ha conservato perfettamente gli
oggetti contenuti: fucili e pugnali, munizioni, vettovaglie,
bottiglie di grappa e di cognac e persino cartoline. E' rimasto
esattamente cosi' come l'ha lasciato l'ultimo soldato imperiale
nel novembre di cent'anni fa".

"Per tutto questo - ha sottolineato - il trasferimento della
costruzione nell'ex caserma Pedranzini di Bormio, dove sara'
visitabile dal grande pubblico, e' un'operazione di assoluto
rilievo. Testimonia l'attenzione di Regione Lombardia per la
valorizzazione dell'importante patrimonio materiale e
immateriale che la Grande Guerra ci ha lasciato. Una memoria che
va a beneficio delle nostre comunita' locali e della piu' vasta
comunita' lombarda".

UN FINANZIAMENTO DI 2,6 MILIONI COMPLESSIVI - L'AdP prevede uno
stanziamento complessivo di 2,6 milioni di euro, di cui 1,7
milioni di euro da parte di Regione Lombardia e il restante da
parte del Fondo Comuni di Confine e da risorse europee
2014-2016.

IL PROGETTO - Per ospitare il ricovero verra' adattata
l'ex-Caserma Pedranzini, collocata nel cuore di Bormio, di
proprieta' dei quattro comuni dell'Alta valle. Il recupero
costituisce un unicum di straordinario e inestimabile valore
culturale che, all'interno di un piu' ampio progetto di
valorizzazione delle vicende storiche occorse durante la grande
guerra sulle montagne del Gruppo Ortles-Cevedale, potra'
rappresentare un elemento di forte interesse e attrattivita'.

I lavori verranno condotti nel rispetto degli standard di
qualita' dei musei, sia in termini di progettazione
architettonica dell'allestimento, sia per la conservazione e
fruizione dei beni mobili, sia, infine, per la presentazione dei
contenuti tematici e culturali anche attraverso 'utilizzo di
strumenti innovativi. (LNews)
 

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