09 10 03 (aggiornamento) ANNOZERO CON LA D'ADDARIO: CHE PENA…
Tanto tuonò che piovve
Grande battage sui giornali sino a giovedì mattina e grandi polemiche per l'annuncio di Santoro che nella seconda puntata, sempre sullo stesso argomento, avrebbe avuto - che eccezionalità!!! - ospite nientepopodimeno che la 'escort' Patrizia D'Addario. Grande caos nella giornata di giovedì per via del monito della magistratura che cura l'inchiesta sulla sanità barese - sei filoni - a non toccare argomenti che potrebbero in qualche misura pregiudicare le indagini e dell'avviso dei legali della RAI che potrebbe venirne fuori una grossa multa all'azienda. Incertezza risolta, - ti pareva? - con la decisione di Santoro di procedere lo stesso. Ovviamente il battage ha prodotto il risultato di un alto numero di telespettatori, fra i quali non c'eravamo noi. Non che ne scriviamo al buio. Semplicemente la trasmissione ce la siamo vista l'indomani, a mente fredda, tornando indietro e risentendo qualche passaggio.
La montagna ha prodotto il topolino
La prima conclusione, di carattere generale, è che la montagna ha prodotto il topolino. Gli esponenti del centro-destra hanno dato forfait. C'era solo la responsabile nazionale dei giovani del PdL, una battagliera neo-laureata che quando è stato il suo turno non le ha mandate a dire. E c'era Belpietro, direttore di Libero, che con la D'Addario è stato incalzante ma in tutta la trasmissione ha avuto, furbescamente, da Santoro molto spazio che lui ha saputo utilizzare. Giù di tono anche Travaglio e vignette finali abbastanza loffie, tranne un paio incisive, con applausi molto timidi.
Il Premier
Parte notevole degli interventi ha ruotato intorno al Premier, le ragazze alle sue feste, 'il dopofesta' con i dico e non dico, le allusioni indirette, l'attenzione di Santoro a non far uscire dal seminato, memore dei monito di cui sopra. E le domande alla escort se lui sapeva che lei fosse una escort. "Sì, lo sapeva", la risposta ma all'incalzare di Belpietro lei ha girato sostanzialmente dicendo che lo sapevano le altre ragazze - tutte escort? - Non è venuto fuori e Santoro si è guardato bene dal chiederlo -.
Un'osservazione giusta che sottoscriviamo: ma possibile che non ci sia intorno al Presidente Berlusconi uno staff che filtra le cose fra cui anche le persone, e ragazze in particolare, che arrivano a casa sua? Come è possibile, dai racconti, che la prima venuta possa essere ammessa, addirittura riesca a filmare, senza che nessuno intervenga, nessuno dello staff ma anche dei servizi segreti quelli che ci sono a protezione delle alte cariche dello Stato?
La puntata
Forse il troppo stroppia, anche se in chiusura di trasmissione Santoro ha testualmente detto, riferendosi a giovedì prossimo e magari pensando alla quasi ex-moglie di Berlusconi in studio, "non c'è due senza tre".
Il topolino. In tantissimi si sono messi davanti al televisore. Molti però sono stati delusi, sia quelli che aspettavano che la escort si dilungasse sul 'dopofesta', su quelle ore passate a Palazzo Grazioli tra la fine della festa e la mattina, sia quelli ai quali invece non interessavano i pruriti ma qualche risultato politico, qualche botta a Berlusconi. Facendo un bilancio al termine qual'era stato in definitiva il punto centrale di tutta la trasmissione? L'interrogativo, non risolto nonostante il tentativo di accreditarlo, se Berlusconi sapesse o no che la D'Addario era una escort. Tanto pubblico dunque ma 'tanta pochezza', una contraddizione in termini che è l'abito del Santoro odierno
Santoro, che pena!
'Tanta pochezza' dunque per una trasmissione per cui la qualità appare inversamente proporzionale all'audience. Viene in mente il titolo di un film di Comencini di un quarto di secolo fa che si addice ad essa e al suo conduttore "Mio Dio come sono caduta in basso! E questo anche se nel film la nobile Eugenia avendo scoperto d'essere sorella del marito, l'arricchito e non nobile Raimondo, per ragioni di opportunità finge un vero e felice matrimonio, e quindi è votata alla castità (poi ci penserà D'Annunzio ma questo non ci interessa). Castità? E' più facile che chi scrive queste note venga scelto dalla NASA per una missione su Marte che i protagonisti di Annozero sappiano lontanamente cosa sia e da quali valori venga la castità…
Dal Santoro dei grandi temi politici, sociali e via dicendo di Samarcanda, Il Rosso e il Nero, Temporale, del Satyricon, Il raggio verde - citazioni a memoria, si correggano eventuali errori - al Santoro delle lenzuola, quelle usate non per dormire, del voyeurismo televisivo… Un solo commento: che pena!
D'Addario, che pena…
La stessa, in apparenza, valutazione per la D'Addario. La stessa per i due termini, 'che pena', ma non la stessa nella sostanza. Per Santoro un punto esclamativo, per la D'Addario tre puntini di sospensione.
Non si tratta di un esercizio grammaticale o di un giochino crittografico.
Si tratta di due riflessioni del tutto diverse.
1) Santoro. La pena per Santoro vale la commiserazione per un ex grande giornalista che rincorre l'audience, mescolando il suo personale anti-Berlusconismo, ricorrendo nella sostanza a quello che abbiamo definito voyeurismo televisivo. Il fine - l'audience e magari quel quid, o quod, di politico - che giustifica i mezzi. In fin dei conti Santoro si era ben laureato con 110 e lode - altri tempi! - in filosofia da cui forse ha tratto il suo essere per il consequenzialismo. E anche, magari, quegli atteggiamenti e quella natura da Super-Ego, da Super-Io. Non quello di Sigmund Freud bensì il figlio di un mix di narcisismo e presunzione
2) D'Addario. Pena con tre puntini di sospensione. Quasi - i lettori non saltino sulla sedia - detto quasi con tenerezza,sicuramente con indulgenza pensando che se Santoro è certamente irrecuperabile quand'anche, periodo ipotetico del terzo tipo, cambiasse radicalmente bandiera, questa D'Addario un giorno si potrà accorgere di cosa ha sbagliato, comunque di cosa deve cambiare. La vicenda di questi giorni può già metterla su questa strada.
Perché questa nostra 'strana' posizione? Non che questa Patrizia ci abbia stregato, meglio chiarirlo. Non che le diamo sic et simpliciter l'assoluzione e per due ragioni. La prima che non abbiamo alcun titolo per attribuire assoluzioni o condanne. La seconda è che, per un secondo entrando nella logica giudiziaria, questa Patrizia l'assoluzione non se la merita proprio. Né per quello che fa né per quello che ha fatto, in particolare poi con una ripresa filmata che pare non fosse poi come quelle che un po' di giorni fa noi abbiamo fatto in Costa Azzurra o quelle che un po' di sondriesi hanno fatto la settimana scorsa in Israele.
La pena per altre considerazioni.
Chi ha seguito la trasmissione l'avrà vista quasi immobile, il capo lievemente reclinato sulla destra, un angolo di 15 gradi. Lo sguardo proiettato in avanti, fisso, l'emozione controllata ma 'adrelinizzata' al massimo.
Due i momenti rilevatori.
- Uno nell'acceso uno-due con Belpietro, freddamente e ripetutamente incalzante (con Santoro silenzioso a lasciare nelle pettole la sua ospite): "che lavoro fa, come campa, da dove prende i soldi, come fa a mantenere la sua famiglia, come fa a realizzare il suo progetto, punto centrale della sua richiesta a Berlusconi" e lei a difendersi strenuamente: "I soldi per campare lavorando, e ripetendo a iosa ma senza dare, o riuscire a dare, risposta, in una situazione obiettivamente difficilissima, con il sottinteso largamente presente a tutti.
- L'altro quando sconsolatamente ha a più riprese detto "ma le altre ragazze…", in buona sostanza 'perché solo io?'. In fin dei conti là dal Premier erano andate tante ragazze. Lei non voleva fare la velina o cose del genere come le altre. Lei voleva questo suo progetto - insistenza quantomeno discutibile e non certo esaustiva - e aveva pensato al modo di ottenerlo.
Forse in quel momento un minimo di resipiscenza, l'improvvisa sensazione di essere stata usata su tutta la linea, e di essere usata di fronte a sette milioni di telespettatori, per essere poi sbattuta come una pelle di fico nel cantone dei sacchi a perdere.
Pagina fulgida?
Comunque sia non é stata una pagina fulgida per la TV pubblica, quella che al di sopra del valore dell'audience dovrebbe avere il valore dei valori.
frizziero