ART. MARTEDÌ SCORSO RIELETTO PER ACCLAMAZIONE ALLA GUIDA DI CONFARTIGIANATO GIORGIO GUERRINI
Giorgio Guerrini è stato confermato Presidente di Confartigianato per il quadriennio 2008-2012. Lo ha rieletto per acclamazione l'Assemblea dei Delegati della maggiore Confederazione italiana dell'artigianato e delle piccole imprese che rappresenta 520.000 imprenditori.
Guerrini sarà affiancato da 3 Vice Presidenti: Giorgio Merletti ( Presidente dell'Associazione Artigiani di Varese e di Confartigianato Lombardia) con l'incarico di Vice Presidente Vicario; Claudio Miotto (Presidente della Confartigianato del Veneto); Francesco Sgherza (Presidente di Confartigianato Puglia). Cesare Fumagalli è stato confermato Segretario Generale.
Giorgio Guerrini ha 50 anni ed è originario di Arezzo dove svolge l'attività imprenditoriale nel settore dell'alimentazione.
All'Assemblea dei delegati ha preso parte anche il Presidente dell'Unione di Sondrio Fabio Bresesti e il segretario provinciale Ornella Moroni.
"La conferma di Guerrini ed il nuovo assetto dei vertici di Confartigianato - ha affermato il presidente Bresesti - rappresentano un importante segnale di continuità, una scelta strategica pienamente condivisa dalla nostra associazione."
Bresesti ha inoltre espresso la propria soddisfazione per l'elezione alla vice presidenza di Giorgio Merletti, presidente di Confartigianato Lombardia, "un importante riconoscimento alla preziosa attività ed al fondamentale ruolo svolto dalla Confederazione regionale anche in ambito nazionale".
"Confartigianato - ha dichiarato Guerrini indicando le linee programmatiche del suo secondo mandato - prosegue il proprio cammino all'insegna del rinnovamento nella continuità dell'impegno al fianco degli artigiani e delle piccole imprese. La nostra Confederazione, che rappresenta la più grande rete europea di rappresentanza degli interessi e di erogazione di servizi reali alle piccole imprese, è unita e compatta per accompagnare gli imprenditori nelle sfide che li attendono in questa delicata fase congiunturale".
"Il nuovo Gruppo Dirigente di Confartigianato - ha aggiunto il Presidente Guerrini - intensificherà l'impegno per consentire alle piccole imprese di fronteggiare le ricadute della crisi finanziaria internazionale. Le misure annunciate ieri dal Governo - ha detto Guerrini - vanno nel senso da noi auspicato. Il Paese potrà uscire dalla crisi soltanto se verrà adeguatamente sostenuta l'economia reale del Paese, vale a dire quel sistema di 4.200.000 micro e piccole imprese che rappresenta il 98,2% del tessuto produttivo italiano".
«Da questo mio secondo mandato - ha proseguito Guerrini - vorrei ottenere un grande risultato: quello di riuscire a modificare insieme un pezzettino di storia. Non solo un pezzettino di storia della Confederazione, ma, visto che da toscano sono anche un po' presuntuoso, un pezzettino di storia di questo Paese. Credo che in questo momento l'Italia abbia più che mai bisogno dei valori espressi dall'artigianato e dal mondo di chi lavora.
Il Presidente del Consiglio, nel corso della nostra Assemblea di giugno, ha detto che "quello che va bene all'artigianato e alle piccole medie imprese va bene per il Paese". Dobbiamo impostare su questa linea la nostra azione, perché mai come ora il Paese ha bisogno di provvedimenti che vadano a favore di chi realmente produce ricchezza e di chi diffonde questa ricchezza nel territorio.»
"Sappiamo - ha detto ancora Guerrini - che le nostre imprese soffrono di mal di burocrazia, soffrono per la lentezza della macchina amministrativa e a causa del peso della pressione fiscale. Soffrono per le infrastrutture che non funzionano. Handicap pesanti che si ripercuotono in maniera diretta sulla vita delle imprese".
"Il nostro compito - ha concluso - sarà quindi anche quello di continuare a richiamare la Pubblica Amministrazione ai suoi doveri e a combattere gli sprechi di risorse.
Ieri sera a Palazzo Chigi, abbiamo ricevuto dal Governo ampie rassicurazioni che su buona parte delle nostre richieste giungerà un parere favorevole.
Sono pertanto felice che questo percorso per il rinnovo del vertice Confederale si sia concluso in questa maniera perché credo sia il presupposto per un'azione di Confartigianato ancora più incisiva".