IL LIONS SONDRIO HOST ALLA “GATTA” DI BIANZONE HA OSPITATO GLI STUDENTI CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGRAMMA INTERNAZIONALE DEGLI SCAMBI GIOVANILI, NELLA SCORSA ESTATE

Mercoledì sera, 27 settembre, nei prestigiosi locali delle cantine “La Gatta”, di Bianzone, il Lions club Sondrio Host ha ospitato gli studenti che hanno partecipato al programma internazionale degli scambi giovanili, nella scorsa estate.

Com’è ormai tradizione, il presidente, Simon Pietro Picceni, ha aperto la serata con la consegna del corrispettivo della cena al padrone di casa, Domenico Triacca, che ne ha, subito, comunicato la destinazione, in parte alla realizzazione di un ospedale in Sudan, promossa da volontari tiranesi, in parte alla Scuola Materna di Bianzone.

Massimo Moltoni, responsabile del club per gli scambi giovanili, ha illustrato le caratteristiche di quest’attività, nell’ambito della quale i sei club valtellinesi, con quello di Merate, organizzano anche il Campo “Valtellina” che, ogni anno, ospita a Bormio dieci ragazzi provenienti da ogni parte del mondo. Egli stesso ha poi presentato i cinque studenti sponsorizzati dal club nel 2006, prima di passare loro la parola per un racconto dell’esperienza vissuta, accompagnata dalla proiezione di alcune fotografie.

Alice Mevio ha raccontato le tre settimane passate in Honduras, ospite in famiglia, tra paesaggi meravigliosi e segni imponenti della storia degli antichi abitanti, in una realtà difficile, con grandi disparità sociali. Tra le attività dei Lions locali, conosciute direttamente, quella di supporto alle scuole delle periferie, destinate ai bambini maggiormente in difficoltà.

Nicolò Parravicini ha vissuto un mese con la stessa famiglia, ad Amarillo, in Texas, ospite del club locale, assieme ad un giovane finlandese. Ha raccontato dei selvaggi paesaggi dei grandi “canyon” e delle abitudini di vita e di lavoro dei cow boys locali, dediti all’attività di allevamento del bestiame, conosciuti nei loro tradizionali rodei.

Isabella Righi è passata dallo stato di Washington a quello dell’Oregon, tra i laghi dell’interno, il deserto e l’Oceano Pacifico, in una successione di paesaggi straordinari, con grandi contrasti tra le bellezze naturali ed i grandi parchi dei divertimenti.

Beatrice Frigerio, sempre in Texas, ha vissuto, invece, l’esperienza dello “Julien C. Hyer Youth Camp”, alternata all’ospitalità in famiglia. Il campo, itinerante, ospitava una trentina di giovani ed ha permesso loro di familiarizzare durante un giro, con una carovana di camper, attraverso le principali città del Paese.

Infine, Elisa Proh ha raccontato le sue sei settimane in California, dall’otto luglio al sedici agosto, nelle grandi città, S. Francisco, Los Angeles ed Hollywood, e con una settimana in uno dei più spartani ed avventurosi campi organizzati negli U.S.A., con la piscina circondata dall’alta rete, per tenere lontani gli orsi, in una gran foresta frequentata da lupi e serpenti a sonagli.

Attraverso questi ragazzi, i soci del club hanno avuto anche una serie di informazioni sulle abitudini e sui comportamenti dei Lions di questi lontani paesi, rendendosi sempre più consapevoli di appartenere ad un’associazione presente in tutti gli angoli del mondo. Non a caso, don Augusto Azzalini, ha potuto intervenire, per riferire del suo incontro, durante un pellegrinaggio, con alcuni soci di club polacchi, in un chiosco dove presentavano le loro attività, nella piazza principale di Cracovia.

E’ solo il caso di ricordare, in conclusione, che l’attività degli scambi giovanili realizza, in modo molto concreto, uno dei principali scopi dell’associazione, quello di creare e stimolare uno spirito di comprensione tra i popoli del mondo.

Flaminio Benetti

Flaminio Benetti
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